domenica 28 giugno 2009

Provincia, Sagristani fuori dalla giunta...iniziano i problemi!

NAPOLI - Ormai è certo: Pietro Sagristani, super votato consigliere provinciale dell'Udc resta fuori dalla giunta provinciale. Il Presidente Luigi Cesaro (PDL) ha confermato la scelta di non nominare assessori i consiglieri che, almeno per quanto riguarda il PDL, saranno impegnati sui territori a sviluppare il partito.
Viene promossa in giunta invece Rosellina Russo, che non è stata eletta nonostante gli oltre 10000 voti ottenuti. Il partito ha scelto di tributare all'ex presidente della Provincia l'onore delle armi per i numerosi servizi resi al partito nel corso di questi anni e, grazie alla sue capacità, dare una rappresentanza forte alla costiera sorrentina dove il PDL non ha propri rappresentanti.
Succede così che i due eletti, Sagristani e Apreda, il primo UDC e il secondo Lista Consumatori, restino al palo nonostante abbiano centrato l'obiettivo di aggiudicarsi un seggio in consiglio.
Per loro inizia la stagione della verità, quella cioè di un impegno politico autentico, giocato nella commissioni e nel consiglio e soprattutto sul territorio, vicino agli elettori. Ma per fare che cosa? E' questo l'interrogativo visto che senza poteri decisionali la loro è poco meno che una presenza in un un consiglio dove la parte dei leoni la giocheranno presidente e assessori insieme ai leader di partito.
Per Sagristani diventa ancora più urgente, a questo punto, ricollocarsi sul territorio e secondo i soliti bene informati starebbe addirittura pensando a un suo ritorno nella giunta comunale di Gianmichele Orlando, a settembre quando ci sarà il rimpasto. Per lui si tratterebbe dell'unica opportunità di continuare a conservare un ruolo utile rispetto agli elettori, tanto più se coltiva il progetto di candidarsi alle regionali l'anno venturo.
Ma è altrettanto vero che potrebbe decidere di accelerare il tutto e di provocare la fine anticipata della legislatura santanellese con l'obiettivo di tornare alle urne per le comunali la prossima primavera e ricollocarsi saldamente alla guida del Municipio.
Ormai gli equivoci volgono al termine perchè bisogna fare i conti anche con le scadenze utili a realizzare i progetti.
A Sant'Agnello la situazione è "ballerina" e per Orlando si prepara la resa dei conti in casa propria. Per Apreda, invece, si tratta di capire come intende spendere sul piano sorrentino l'elezione a consigliere provinciale.
Potrebbe guidare una delle liste del centro-destra a sostegno di Fiorentino o, meglio, dell'uomo scelto da Fiorentino per succedergli. Oppure potrebbe correre per la carica di sindaco sostenuto dallo stesso Fiorentino che potrebbe andare a ricoprire la carica di vice sindaco lasciando praticamente tutto com'è, un potere saldo nelle proprie mani.
Insomma per tutti i protagonisti di questa competizione elettorale gli esiti sono stati una "fregatura". A salvarsi è stata la sola Rosellina che da oggi dovrà disegnare la nuova fisionomia del centro-destra sorrentino e peninsulare.

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Il "velinismo" minaccia Berlusconi...La Morvillo nel 2003 dedicava al fenomeno un libro: "La Repubblica delle Veline"!

"E' la primavera 2002, a Mediaset si cercano le due nuove veline di Striscia la notizia e può presentarsi chiunque, purché donna, purché maggiorenne. Senza esclusione di taglia e talento. Ci provano diecimila ragazze. Ciccione, rifatte, bassine, stangone, brune, bionde, tinte. Qualcuna persino carina. Molte, laureate. Eppure, tutte pronte a tutto per acchiappare la celebrità. Disposte a salire su un bancone in bikini, lasciarsi scrutare al centimetro da una telecamera, fare otto ore di coda per giocarsi tutto in 30 secondi di "stacchetto". La febbre da provino contagia l'Italia e la scelta delle veline si trasforma in un concorso Tv dai picchi d'ascolto imprevedibili.
In questo libro Candida Morvillo, giornalista, autrice di numerosi scoop nel mondo dello spettacolo, racconta storie, pettegolezzi, retroscena e segreti di un "mestiere" che per centinaia di migliaia di ragazze è un traguardo sempre più a portata di mano. Diventare veline, letterine, microfonine, biscardine, schedine, postine, prezzemoline, calcioline, soubrettine e "ine" in generale non è difficile. Non è richiesto saper cantare, ballare, recitare o parlare. Si guadagna tanto, si diventa vip dall'oggi al domani, si esce con un calciatore, si fa un calendario. Basta uno stacchetto e queste ragazze diventano il sogno di milioni di telespettatori maschi (che le desiderano) e femmine (che le invidiano).
Intellettuali, critici, commentatori di costume hanno parlato di questo fenomeno tanto e spesso a sproposito. Pochi hanno raccontato cosa succede dopo, quando le professioniste dell'ammiccamento finiscono ad arrabattarsi tra televendite, ospitate, tagli di nastri nei super-mercati di provincia, svallettate nelle televisioni locali.
La Morvillo descrive le ragazze della tivù e il loro mondo visti a distanza ravvicinata. Un mondo rutilante fatto di casting e agenti, fidanzati e amanti, chirurghi plastici e personal trainer, mamme rampanti e soldi a go go, un mondo di feste e vacanze sponsorizzate, di molte aspirazioni e molte delusioni. Il suo viaggio nel valletti-smo parte da lontano e racconta l'evoluzione di una specie dagli anni Cinquanta ai giorni nostri. Dalla timida Edy Campagnoli, la valletta di Mike a Lascia o raddoppiai fino a Elena, Giorgia, Ilary, Alessia e alle altre soubret-fine dei giorni nostri. Ragazze che a volte sfondano, più spesso ballano una stagione sola. Una storia dolceamara, divertente e grottesca, che si svolge, frenetica, al ritmo di uno stacchetto, nella cui breve durata ci si può giocare (o bruciare) una vita.

Questa è la presentazione del libro, il primo scritto della 35enne giornalista sorrentina, oggi direttrice di "Novella 2000", che anticipava quel fenomeno detto "velinismo" con cui sta facendo i conti l'attuale premier Silvio Berlusconi alle prese con quella che si potrebbe definire la "rivolta delle veline", cioè del frutto della visione berlusconiana che ha contaminato il Belpaese nei suoi gangli vitali.
E' vero che l'Italia non è assimilabile, quanto a sensibilità sui temi della morale e della moralità pubblica, ai paesi di cultura anglosassone dove anche il ruolo della stampa è riconosciuto essere prezioso nell'equilibrio dei poteri a garanzia dei cittadini. Si obietterà: ma quella contro Berlusconi è una campagna politica condotta da un giornale (La Repubblica) e dal suo "partito" con intenti politici destabilzizanti e ciò non compete a un giornale.
Questione di punti di vista: sta di fatto che lo scandalo veline e il seguito che ne è venuto e ne verrà ha preso il via dalle dichiarazioni di Veronica Lario, moglie del Premier, che ha denunciato il velinismo, la propensione verso le minorenni, la "malattia" di Silvio Berlusconi. Dal suo entourage sono uscite informazioni, immagini che stanno portando alla luce qualcosa che pur restando confinato nel privato dell'uomo-Berlusconi, ne disegnano un'immagine sicuramente non esaltante, all'insegna di un presunto machismo che sta degradando la donna a oggetto di puro sollazzo a pagamento e su cui si pretende assenso e consenso pubblico. Ma sono proprio le donne, anzi le veline, che stanno distruggendo il "mito di Berlusconi", più dei giudici e delle opposizioni.
Purtroppo "chi è causa del suo mal pianga sè stesso" e soprattutto si guardi intorno perchè spesso, molto spesso, i nemici veri, quelli più subdoli, minacciosi e pericolosi si annidano proprio in casa propria e nel proprio entourage!

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giovedì 25 giugno 2009

Sicurezza informatica, l'intervento del Sen. Lauro (pdl) al convegno Telecom

ROMA - 250 miliardi di dollari il costo di un futuro cyber attacco alle infrastrutture informatiche europee.
Parlando a Roma, a Palazzo Rospigliosi, al Convegno TELECOM sul tema: “Sicurezza delle informazioni e cybercrime. Dialogo fra imprese e istituzioni”, il Sen. Raffaele Lauro (PdL) ha illustrato le iniziative istituzionali e legislative per l’azione di contrasto all’abuso delle informazioni e ai crimini informatici. “Il tema della cyber security – ha esordito Lauro - e, più in generale, della tutela, della gestione e della protezione delle informazioni, è un elemento cruciale per le economie post-industrializzate, attorno al quale ruotano interessi, legittimi e criminali, di enorme importanza e rilevanza, in grado anche di stravolgere la dimensione globale dell’informazione. Clamorosi episodi di attacchi informatici a personalità politiche europee ed altri, non assurti alla notorietà delle cronache, hanno fatto sì che sia cresciuta l’attenzione sia dei Governi nazionali che degli operatori privati, sulla necessità di garantire che le risorse informatiche, il così detto cyber space, sia utilizzato in modo lecito, prevenendone, per quanto possibile, l’utilizzo illegale, illegittimo ed illecito e perseguendo, sia in ambito nazionale che internazionale, i comportamenti criminali. Questo tema è stato recentemente rilanciato, negli USA, dal Presidente Barack Obama, che ha nominato un’apposita commissione con l’incarico di effettuare una rivisitazione di tutta la normativa americana nel campo della cyber security e, più in generale, per quel che riguarda il fondamentale tema della protezione delle infrastrutture critiche informatizzate. Il risultato del lavoro della commissione statunitense, rilasciato alla fine di maggio, evidenzia, oltre alla necessità di dotare l’Amministrazione americana di strumenti di indagine e di coordinamento maggiormente efficaci, la necessità di migliorare la cooperazione pubblico-privata, oltre che una più stretta cooperazione internazionale ed una maggiore attenzione per quel che riguarda la formazione degli operatori, la ricerca scientifica e tecnologica”. “Su questa stessa lunghezza d’onda – ha aggiunto Lauro - si è mossa la Commissione Europea con la recente comunicazione COM(2009)149 proprio sulle Critical Information Infrastructure Protection. Tale comunicazione mette in evidenza i rischi, a livello europeo, di un massiccio cyber attacco, dando evidenza di un interessante studio del World Economic Forum che quantifica, fra il 10 e 20%, le probabilità che, nei prossimi 10 anni, vi sia un evento catastrofico, che coinvolga le infrastrutture informatizzate, con un impatto stimato di 250 miliardi di dollari”. “Il nostro quadro normativo – ha precisato Lauro - è sicuramente allineato a quello dei paesi più sviluppati e vede, come caposaldo fondamentale, la legge 48/2008, con la quale abbiamo recepito nel nostro ordinamento e, resa esecutiva, la convenzione di Budapest sui crimini informatici, oltre ad un più esteso corpo di norme che identifica e sanziona quelli che sono i comportamenti illeciti, perpetrati tramite e contro i sistemi informatici, nonché quelle che sono le tutele minimali che i singoli operatori devono mettere in atto per prevenire un uso illegittimo dei propri sistemi e delle informazioni, in esse contenute”. “In questa ottica – ha sottolineato Lauro – si impone una cooperazione pubblico-privato che consenta la co-costruzione, ovvero la realizzazione congiunzione pubblico - eccellenze del privato, di modelli e strumenti operativi. Questi strumenti rappresenterebbero validi ausili per tutti coloro che, tanto nelle amministrazioni pubbliche che nel privato, si trovano ad affrontare le problematiche connesse alla gestione della sicurezza dei propri patrimoni informativi, tenendo conto anche di altre due componenti strategiche: la formazione e l’innovazione tecnologica”. “Per quanto riguarda l’impegno del Ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola – Lauro ha concluso – la sicurezza è considerata un volano per lo sviluppo della ricerca tecnologica, capace di generare nuove prospettive di mercato e di fornire quegli strumenti metodologici ed operativi, necessari per l’implementazione di efficienti strategie di prevenzione, contrasto e repressione delle diverse azioni illecite e criminali, tanto cyber che tradizionali. La strada da seguire è un mix di attività, che devono essere portate avanti dai diversi soggetti pubblici e privati, in spirito di cooperazione. In modo che ciascuno, con la propria competenza e con le proprie conoscenze, oltre che con la propria visione degli obiettivi, possa contribuire, affinché l’Italia sia in grado di affrontare le sfide, poste dal cyber space, sfruttandone appieno le potenzialità e mitigandone i rischi”.

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mercoledì 24 giugno 2009

A Vico il Mediflorfestival dal 26 al 28 giugno

VICO EQUENSE - La manifestazione è inserita nell’ambito del più ampio progetto OceanoVerdeFaito e si svolge presso il “Centro sportivo Monte Faito”. Una tre giorni dedicata ai fiori che riunirà espositori provenienti da tutta Italia e dall’estero. Si tratta del Mediflorfestival, la mostra mercato internazionale di piante agrarie ornamentali, floro-vivaismo, sementi, attrezzature per giardinaggio che si svolgerà presso il “Centro sportivo Monte Faito”, dal 26 al 28 giugno. Rappresenta la prima delle quattro manifestazioni inserite nel progetto “OceanoVerdeFaito”, ideato e promosso dal Comune di Vico Equense con l’obiettivo di accendere i riflettori sulla più bella area verde di cui la Campania dispone, il Monte Faito. A luglio sarà, infatti, la volta di “Expo Faito”, con prodotti tipici, artigianato, agricoltura e mercatini biologici. Ad agosto a fare da protagonista sarà il cinema con il “Faito DOC Festival” mentre ad ottobre si terrà l’ormai consolidato appuntamento con la festa della castagna. Un calendario molto ricco che mira ad avvicinare le persone ad una montagna dall’immensurabile fascino ma ancora sconosciuta al grande pubblico. Se ne è parlato nel corso della conferenza stampa svoltasi in mattinata presso la sala consiliare del Comune di Vico Equense a cui sono intervenuti Luigi Salvato, segretario e direttore generale, Matteo De Simone, assessore al turismo, Tommaso Graziuso, direttore artistico dell’iniziativa, Nello Trapani.
Ventiquattro sono le aziende che parteciperanno al Mediflorfestival e che esporranno i loro prodotti negli stand allestiti nel centro sportivo. Tema di questa prima edizione è la Rosa che, dunque, rappresenterà il denominatore comune che unirà tutti i presenti. Venerdì 26, ore 16.00, verrà spalancato il cancello d’ingresso e sarà possibile visitare la mostra mercato fino alle 20.30. Nei giorni successivi l’esposizione continuerà dalle 10.30 alle 20.30. I visitatori meno stanchi potranno trattenersi per la serata, assistere agli spettacoli che si terranno nel “Parco OceanoVerdeFaito” e degustare piatti tipici. E’ previsto per venerdì 26, ore 21.00, lo show di “Angela ed Enza”, per sabato 27, ore 21.00, “Tony e The Winemarks”, per domenica 28, ore 21.00, “I cantori”.
Il Mediflorfestival include, inoltre: “Nuove idee per i bouquet da sposa”, concorso a cura dei più autorevoli maestri fiorai del territorio, la mostra di pittura floreale degli artisti Benito Ferraro, Raffaele Starace, Giuseppe Lione e il “Trenino delle meraviglie”. A disposizione di chiunque voglia visitare il Monte Faito ci sarà, infatti, un trenino che, durante i tre giorni della manifestazione, percorrerà i luoghi più caratteristici e suggestivi della montagna.

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martedì 23 giugno 2009

"Chi innova e ha successo suscita sempre feroci invidie"

Proponiamo ai nostri lettori un saggio di Francesco Alberoni, pubblicato sul Corriere della Sera del 22-06-09 con l'auspicio che stimoli una riflessione.
"Nell'immaginario popolare nessuno è tranquillo come un califfo. Invece tutti coloro che occupano una posizione di potere vengono continuamente minacciati, attaccati e si devono difendere. Il califfo è insidiato dai parenti, dai figli che mirano alla successione. La maggioranza degli imperatori romani sono morti assassinati. Le tragedie di Shakespeare sui re d'Inghilterra ci danno un lucido quadro della lotta spietata e sanguinosa che si svolge attorno al trono. I dittatori, pensiamo a Stalin, Hitler, hanno conservato il potere sterminando i potenziali oppositori. Ma ancora negli ultimi anni Stalin temeva di essere avvelenato dai suoi medici. La democrazia rende solo la lotta meno sanguinosa. Ma non appena uno è diventato ministro o presidente del Consiglio o ha raggiunto qualche altra carica ufficiale, incominciano gli intrighi per farlo fallire e prenderne il posto. Ogni volta che deve affrontare un problema i nemici lo attaccano e alcuni suoi collaboratori complottano nell'ipotesi che fallisca e arrivi qualcun altro. Chi si propone una grande meta sa che le vere difficoltà non sono mai oggettive, ma il prodotto di manovre che deve rintuzzare colpo su colpo, senza distrarsi un istante. Va meglio a chi non fa nulla, perchè non disturba i gruppi di potere che vogliono conservare i loro privilegi. Ma chi vuol innovare, costruire, cambiare disturba sempre qualcuno e se ha successo, suscita feroci invidie. E' stato Alessandro Magno a consentire all'arte, alla filosofia, alla lingua greca di dominare il mondo antico dal Mediterraneo all'India e alla Cina. Eppure la Grecia ha festeggiato la sua morte dicendo che era finalmente morto il tiranno. Eppure non l'aveva mai visto perchè era sempre rimasto a combattere lontano e l'aveva inondata di ricchezze e di gloria. Per questo molti politici, molti imprenditori, col passare degli anni, diventano cinici.
Perdono quella fiducia nell'essere umano che avevano agli inizi della carriera e che li portava ad incontrare nuove persone, a cercare nuovi partner, nuovi collaboratori, ad aprirsi a nuove idee, a esplorare strade nuove, a rischiare, ad inventare. E si inaridiscono, smarriscono la loro forza creativa. Perchè la creatività è spalancarsi, guardare il mondo con occhi sempre nuovi e sempre stupiti, non sospettosi. La persona creativa, lo vediamo nei grandissimi artisti, a qualunque età conserva qualcosa della ingenuità del bambino, dell'entusiasmo e dei sogni dell'adolescente. Quando la perde si spegne".

Francesco Alberoni
www.corriere.it/alberoni

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sabato 20 giugno 2009

Sant'Agnello, saltato l'accordo Orlando-Salvati?

SANT'AGNELLO - Ma c'è o non c'è l'accordo tra la maggioranza del sindaco Gianmichele Orlando e il gruppo di minoranza "Liberi Cittadini"? Stando ai documenti ufficiali che abbiamo pubblicato l'accordo c'è ed è stato sottoscritto il 3 giungo scorso, praticamente tre giorni prima delle elezioni provinciali. L'impegno, peraltro evidente nello stesso documento, era quello di decidere congiuntamente quando rendere noto l'intesa che dovrebbe aprire le porte della maggioranza ai due esponenti dell'opposizione, Giovanni Salvati e Mario Coppola. Al primo dovrebbe essere assegnata la poltrona di presidente del consiglio comunale, attualmente vacante. Per Salvati si tratterebbe di un ritorno visto che è stato presidente del consiglio comunale nell'ultima amministrazione-Sagristani. Ma le cose non sembrano filare nel verso giusto, cioè quello ipotizzato da Orlando e dal gruppo di minoranza. In effetti gli stessi esponenti della maggioranza, all'indomani dell'esito elettorale che ha visto rieletto Sagristani alla Provincia, sembrano rimangiarsi la validità dell'accordo per cui al momento non è dato sapere se nascerà la coalizione Orlando&Salvati. In effetti sembrerebbe che a bloccare l'accordo sia intervenuto proprio l'ex sindaco, Sagristani, dopo un faccia a faccia con l'attuale primo cittadino nel corso del quale sarebbe stato innanzitutto deciso il ritorno in giunta dell'assessore Giuseppe Coppola '71 rimosso dall'incarico da parte del sindaco in favore dell'omonimo ragioniere Giuseppe Coppola.
Coppola '71 è stato il coordinatore della campagna elettorale di Sagristani e il suo ritorno nell'esecutivo cittadino rientra in un più ampio progetto di riorganizzazione politica di Sagristani che, contrariamente alle previsioni, non sarà nominato assessore nella giunta provinciale dal presidente Luigi Cesaro. Sfumata anche l'ipotesi della presidenza del consiglio provinciale Sagristani dovrebbe accontentarsi della nomina a capogruppo dell'Udc in consiglio provinciale, carica che gli permetterebbe di avere un minimo di agibilità politica, ma che sicuramente non gli garantisce gestione e visibilità necessarie a conservare ed alimentare l'enorme mole di voti raccolti. E' evidente allora che Sagristani si trova innanzi a un bivio: proiettarsi anima e corpo sullo scenario politico provinciale per accrescere il proprio peso politico e costruire il proprio ruolo in prospettiva regionale e parlamentare; oppure concentrarsi sulla costiera sorrentina, ripartendo proprio da Sant'Agnello, per organizzare una resistenza in grado di supportarlo almeno fino alle prossile elezioni regionali del 2010.
In assenza di un partito e soprattutto di un'organizzazione politica, Sagristani non dispone di uomini e strumenti per gestire questa "resistenza", a meno di sostenere consistenti investimenti anche economici per dotarsi di un'organizzazione propria.
In effetti da sindaco, come tutti i primi cittadini del resto, ha potuto legittimamente avvalersi della macchina amministrativa, degli uffici, dei servizi e degli strumenti pubblici connessi all'esercizio della carica comunale e usarli anche per la propria azione politica.
Oggi, fuori dal Comune di Sant'Agnello, non ha spazi, nè uomini nè mezzi su cui poter contare. Da qui la necessità del chiarimento con il primo cittadino per rimettere in posizioni utili i suoi uomini e riservarsi spazi di manovra indiretti.
Orlando a questo punto si trova innanzi al bivio: o accetta i dictat di Sagristani e si rassegna ad esserne il burattino, ostaggio com'è di una maggioranza su cui non può contare, oppure decide di affrancarsi definitivamente da lui e intraprende un percorso autonomo con tutte le incognite e i rischi di non raggiungere la fine del mandato se Sagristani, a questo punto, dovesse decidere di accelerare il tutto e di far cadere l'amministrazione grazie agli uomini su cui può contare portando il Comune di Sant'Agnello al voto l'anno venturo.
L'obiettivo di Sagristani è chiaro, quello di Orlando meno.
In ballo ci sono programmi dell'amministrazione locale molto impegnativi e dal cui esito possono dipendere molte delle loro strategie.
Per questo l'accordo con il gruppo di Salvati è "a rischio aborto" in quanto andrebbe a consolidare il sindaco rispetto al consigliere provinciale.
E' probabile quindi che il tutto finisca congelato da qui a settembre quando si decideranno le sorti dell'amministrazione santanellese incalzando le elezioni regionali per le quali Sagristani certamente non può stare a guardare quello che faranno personaggi del calibro di Marco Fiorentino, Leone Gargiulo e Giovanni Ruggiero tutti pronti a contendersi gli spazi disponibili nel centro-destra viste anche le straordinarie difficoltà in cui versa il consigliere regionale Tiberio Insigne che dovrebbe uscire fuori dai prossimi giochi elettorali.
Orlando potrebbe essere il solo sindaco della penisola sorrentina a restare al palo e questo sicuramente non può permetterselo, tanto più se intende continuare a far politica peraltro nell'area del centro-destra che gli è più familiare.

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venerdì 19 giugno 2009

Sen. Lauro, le fonti di energia rinnovabile strategiche per lo sviluppo dell'Italia

ROMA - Parlando al PALANEV di Villa Borghese, al Convegno sul tema "Rinnovabili e territorio: dalle Linee Guida Nazionali alle buone pratiche", organizzato dalla Associazione Nazionale Energia del Vento, il sen. Raffaele Lauro (PdL), consigliere del Ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, ha tracciato un quadro, interno ed internazionale, dello sviluppo energetico. "L’attuale quadro mondiale, relativo allo sviluppo energetico - ha dichiarato Lauro - evidenzia la necessità di incrementare gli sforzi, in termini di riduzione delle emissioni e di incremento della produzione di fonti di energia rinnovabile. Tali impegni, ormai ineludibili, volti a definire le politiche del post-Kyoto, sono stati rafforzati, di recente, dalla modifica sostanziale di approccio di grandi paesi, precedentemente scettici e che, oggi, stanno ridefinendo le politiche di sviluppo delle fonti di energia rinnovabile, sulla scorta della rivoluzione, inaugurata dal Presidente degli Stati Uniti, Barack Obama. Anche gli impegni dell’Unione Europea sono diretti ad imprimere un ulteriore impulso per conseguire risultati, concreti ed immediati, che riescano a coniugare sviluppo industriale, occupazione e salvaguardia ambientale, specie nel Mezzogiorno. Tali impegni prenderanno definitivamente forma, nel prossimo futuro, a Copenaghen, dove il pacchetto ‘Clima e Energia’ sarà reso operativo". "A dicembre - ha aggiunto Lauro - i Paesi membri dell'Unione sanciranno gli obiettivi fino 2020, non più solo indicativi, ma vincolanti, con la previsione di sanzioni per gli inadempienti. L’Italia, in questo scenario, dovrà confermare un obiettivo, già previsto dalla Direttiva Comunitaria del 2001, pari al 25% del consumo interno lordo entro il 2010, obiettivo che, ragionevolmente, sarà ulteriormente adeguato, alla luce delle prossime decisioni comunitarie, per il successivo decennio 2010-2020, tenendo conto delle potenzialità delle singole fonti e del quadro industriale nazionale, nello specifico settore energetico". "L’Italia, analizzando l’attuale situazione del settore elettrico e la nostra dipendenza dall'estero - ha aggiunto Lauro - potrà trarre, quindi, dallo sviluppo delle fonti di energia rinnovabile, benefici importanti, sia in termini elettrici sia in termini occupazionali, garantendo maggiore sicurezza degli approvvigionamenti, maggiore sicurezza energetica complessiva e maggiore stabilità economica delle fonti di energia rinnovabile". "Tra le fonti rinnovabili - ha aggiunto Lauro - quelle che hanno ancora tecnicamente un potenziale significativo, per l’Italia, sono l'eolico, le biomasse, il fotovoltaico e miniidroelettrico, maggiormente sfruttabili, con efficienza ed economicità. Certamente l’eolico risulta, tra tutte le rinnovabili, la fonte che darà, nel decennio 20010-2020, il maggior apporto nel raggiungimento degli obiettivi comunitari, come sancito dall’ultimo 'Position Paper' del Governo Berlusconi, presentato a Bruxelles". "Per queste ragioni - ha concluso il Sen. Lauro - l’impegno che questo Governo e, in particolare, il Ministro dello Sviluppo Economico stanno mettendo nel supportare lo sviluppo delle nuove fonti di energia rinnovabile, viene universalmente riconosciuto come un intervento, equilibrato e coerente, con gli obiettivi programmati, con la necessaria cautela che il riassetto complessivo del mercato elettrico impone e, infine, con il rilancio della produzione”.

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giovedì 18 giugno 2009

Provincia, l'ex questore Malvano sarà assessore alla legalità

NAPOLI - L'ex questore di Napoli e parlamentare di Forza Italia Franco Malvano sarà assessore della giunta provinciale guidata dall'On. Luigi Cesaro. L'annuncio l'ha datto lo stesso Cesaro come anticipazione sulla composizione del nuovo esecutivo dove il Presidente punta ad affidare ad autorevoli esponenti delcentro-destra responsabilità rilevanti e incarichi di prestigio. Così Malvano si occuperà di legalità e sicurezza potendo vantare una lunga esperienza sul campo ed un'approfondita conoscenza del territorio.
Entro una decina di giorni sarà composta la nuova giunta dove si dovrà sciogliere il dubbio sulla nomina del vice presidente tra l'On. Testa dell'Udc e il prof. Ferrara. Anche l'ex sanatore di AN Luigi Bobbio dovrebbe ottenere una nomina assessoriale, mentre per la presidenza del consiglio provinciale sarà scelto Luigi Rispoli che vanta una lunga esperienza assembleare.
Il gruppo consiliare dell'Udc, composto dai quattro ex componenti del PD passati al centro-destra, dovrebbe eleggere Sagristani alla carica di capogruppo.
Infatti la decisione di Cesaro di non nominare i consiglieri nella giunta ha spiazzato un po' tutti lasciando un po' d'amaro in bocca a chi puntava a ricoprire un incarico assessoriale. Per Sagristani, se dovesse essere confermata la nomina a capogruppo dell'Udc, si apre una stagione di impegno più politico che potrebbe portarlo a una candidatura alle elezioni regionali dell'anno venturo.

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lunedì 15 giugno 2009

Turismo ed ex detenuti in Campania...come volevasi dimostrare!

Pubblichiamo la nota dell'Associazione "NapoliPuntoaCapo" diretta da Sergio Fedele sul progetto di accompagnamento turistico varato dall'assessore regionale Corrado Gabriele.
Gli ex detenuti arrivano sul Guardian:
«Gli albergatori perplessi per l’iniziativa»Il Padano.com attacca a muso duro il progetto regionale:
«A Bassolino piacciono solo le ronde di pregiudicati»
NAPOLI - La notizia dei turisti scortati dagli ex detenuti per le vie di Napoli attraversa la Manica e arriva fino in Inghilterra. Il quotidiano inglese «The Guardian» ne ha dato conto domenica ai suoi lettori, con un articolo della sua inviata in Italia Fiona Winward. «I turisti a Napoli sono accolti da ex carcerati che li aiutano ad attraversare la strada e li scortano attraverso i posti più pericolosi della città», scrive la giornalista. Viene inoltre citata la giustificazione data dall’assessore Corrado Gabriele all’iniziativa: «Chi conosce i rischi e i pericoli della città meglio di loro?». Sul fatto, il Guardian non esprime alcun giudizio di merito, ma dà a voce alle perplessità dei napoletani: «Albergatori e operatori turistici non sono convinti che il progetto promuova un’immagine adatta per Napoli, la cui reputazione è stata duramente colpita dal successo internazionale del film Gomorra».
«NAPOLI GARANTITA DAI CRIMINALI» - Decisamente polemica la reazione del Padano.com. L’attacco è diretto alla giunta Bassolino: «I democratici incoraggiano e organizzano le pattuglie di volontari, purchè non siano composte da onesti cittadini ma da pregiudicati per reati comuni». Il giornale on line, prosegue con un affondo anche alla città, cavalcando i più logori luoghi comuni: «Come è noto, a Napoli ci sono zone dove la polizia fatica a farsi rispettare, mentre i criminali dettano legge: quale “garanzia” migliore, dunque, di quella offerta dagli ex detenuti?».
LA PRECISAZIONE DI D’ANTONIO - Dopo l’interrogazione parlamentare sulla vicenda, annunciata da Gasparri, interviene anche l’assessore regionale al bilancio, Mariano D’antonio, con una lettera inviata al sito Napolipuntoeacapo.it. «Non hanno alcun potere (e non potrebbero averne) di sostituirsi ad agenti di pubblica sicurezza, carabinieri, guardie di finanza, vigili urbani, che tutti e soltanto hanno il compito di garantire l’ordine pubblico e quindi l’incolumità dei cittadini», precisa. L’esponente della giunta Bassolino ci tiene, inoltre, a limitare le proprie responsabilità rispetto all’attuazione del progetto: «La Giunta regionale della Campania, che io sappia, non è mai stata impegnata ad approvare questo progetto. E non poteva o non doveva occuparsene. Il progetto “Esco dentro” traduce, infatti, in termini operativi un obiettivo del programma del Fondo Sociale Europeo della Campania per gli anni 2007/2013». DAL CORRIERE DEL MEZZOGIORNO.
Rigraziamo il Corriere del Mezzogiorno it per aver ripreso le notizie riportate sul nostro sito e il Roma per ever oggi pubblicato interamente un nostro comunicato.
Rimane l’amarezza che un’altra frittata e’ stata fatta a livello internazionale con gravi ripercussioni sul turismo
Rilanciamo le nostre richieste.
- DIMISSIONI IMMEDIATE DELL’ASSESSORE GABRIELE
- RITIRO IMMEDIATO DELL’INIZIATIVA VALUTANDO ALTRE ATTIVITA’ PER L’INSERIMENTO DEGLI EX-DETENUTI
-VALUTAZIONE DI COINVOLGERE STUDENTI IN TALI INIZIATIVE.
Sergio Fedele

domenica 14 giugno 2009

Non solo intercettazioni, ma anche stampa e internet nel mirino del Governo

Il decreto intercettazioni, blindato dal governo qualche giorno fa con la “questione di fiducia”, non è solo un attentato alla libertà di informazione ed al potere d’indagine dei magistrati ma contiene anche il primo vero attacco ad internet ed alla rete. Riportiamo di seguito il nuovo testo dell’art. 8 della Legge 8 febbraio 1948 n. 47
Art. 8 - (Risposte e rettifiche)Il direttore o, comunque, il responsabile è tenuto a fare inserire gratuitamente nel quotidiano o nel periodico o nell'agenzia di stampa le dichiarazioni o le rettifiche dei soggetti di cui siano state pubblicate immagini od ai quali siano stati attribuiti atti o pensieri o affermazioni da essi ritenuti lesivi della loro dignità o contrari a verità, purché le dichiarazioni o le rettifiche non abbiano contenuto suscettibile di incriminazione penale.
Per i quotidiani, le dichiarazioni o le rettifiche di cui al comma precedente sono pubblicate, non oltre due giorni da quello in cui è avvenuta la richiesta, in testa di pagina e collocate nella stessa pagina del giornale che ha riportato la notizia cui si riferiscono.
Per le trasmissioni radiofoniche o televisive, le dichiarazioni o le rettifiche sono effettuate ai sensi dell'articolo 32 del testo unico della radiotelevisione, di cui al decreto legislativo 31 luglio 2005, n. 177. Per i siti informatici, le dichiarazioni o le rettifiche sono pubblicate, entro quarantotto ore dalla richiesta, con le stesse caratteristiche grafiche, la stessa metodologia di accesso al sito e la stessa visibilità della notizia cui si riferiscono
Per i periodici, le dichiarazioni o le rettifiche sono pubblicate, non oltre il secondo numero successivo alla settimana in cui è pervenuta la richiesta, nella stessa pagina che ha riportato la notizia cui si riferisce. Le rettifiche o dichiarazioni devono fare riferimento allo scritto che le ha determinate e devono essere pubblicate, senza commento, nella loro interezza, purché contenute entro il limite di trenta righe, con le medesime caratteristiche tipografiche, per la parte che si riferisce direttamente alle affermazioni contestate.
Per la stampa non periodica l'autore dello scritto, ovvero i soggetti di cui all'articolo 57-bis del codice penale, provvedono, su richiesta della persona offesa, alla pubblicazione, a proprie cura e spese su non più di due quotidiani a tiratura nazionale indicati dalla stessa, delle dichiarazioni o delle rettifiche dei soggetti di cui siano state pubblicate immagini o ai quali siano stati attribuiti atti o pensieri o affermazioni da essi ritenuti lesivi della loro reputazione o contrari a verità, purché le dichiarazioni o le rettifiche non abbiano contenuto di rilievo penale. La pubblicazione in rettifica deve essere effettuata, entro sette giorni dalla richiesta, con idonea collocazione e caratteristica grafica e deve inoltre fare chiaro riferimento allo scritto che l'ha determinata
Qualora, trascorso il termine di cui al secondo, terzo, quarto, per quanto riguarda i siti informatici, e sesto comma, la rettifica o dichiarazione non sia stata pubblicata o lo sia stata in violazione di quanto disposto dal secondo, terzo, quarto, per quanto riguarda i siti informatici, quinto e sesto comma, l'autore della richiesta di rettifica, se non intende procedere a norma del decimo comma dell'articolo 21, può chiedere al pretore, ai sensi dell'articolo 700 del codice di procedura civile, che sia ordinata la pubblicazione.
Della stessa procedura può avvalersi l'autore dell'offesa, qualora il direttore responsabile del giornale o del periodico, il responsabile della trasmissione radiofonica, televisiva o delle trasmissioni informatiche o telematiche non pubblichino la smentita o la rettifica richiesta.
La mancata o incompleta ottemperanza all'obbligo di cui al presente articolo è punita con la sanzione amministrativa da lire 15.000.000 a lire 25.000.000.
La sentenza di condanna deve essere pubblicata per estratto nel quotidiano o nel periodico o nell'agenzia. Essa, ove ne sia il caso, ordina che la pubblicazione omessa sia effettuata.

"Elezioni e polemiche"...Gaetano Maresca del movimento civico pianese "In città" sul suo blog commenta il risultato elettorale

NESSUNO E’ PREFETTO
10/06/2009 by incitta
No. Non è un refuso. Volevo proprio dire Prefetto. E mi riferisco alla catastrofe elettorale del Prefetto Lauro nella sua Sorrento. Per carità, è una degnissima persona che ha speso la sua vita al servizio dello Stato, ma da quando ha smesso i panni del grand commis della Repubblica per dedicarsi alla rifondazione del Partito a Sorrento, ha messo in serio imbarazzo gli elettori, guidando un attacco furioso e suicida contro il Sindaco Fiorentino.
Marco non sarà uno stinco di Santo, avrà i suoi problemi, ma ha un seguito di Cittadini, anche fuori Sorrento, che innanzitutto va rispettato e che apprezza la parte pubblica dell’accoglienza a Sorrento, per non parlare del livello di efficienza dei servizi ai Cittadini, rispetto agli altri Comuni del Collegio. Prima delle elezioni ho inviato questo commento sul blog di Gaetano Mastellone quando mi sono accorto che lo scontro stava degenerando. Mai mi sarei aspettato che la contesa avesse un esito così mortificante per la Città. La strategia del Prefetto, così scollegata dalla gente, è stata disegnata male insieme a pochi colonnelli e dispiegata peggio, senza tener conto della sfaccettata realtà economica, sociale e politica che andava coinvolta dal primo momento.
Con i suoi capelli bianchi e il suo ruolo istituzionale avrebbe dovuto ricercare nella discussione e nella mediazione le legittime aspirazioni dei contendenti , piuttosto che alimentare dannosi personalismi e candidature, quelle sì, forzate. Piuttosto che compattare le forze e valorizzare le risorse disponibili, si è preferita la sfida al posto del ragionamento, riversando sui Cittadini la responsabilità del voto utile diverso da quello inutile, il voto vero da quello forzato, la distribuzione di pagelle ai buoni e cattivi, alimentando un odio mai visto prima. Il clima di scontro ha favorito l’astensionismo che nel nostro Collegio ha lasciato a casa la ragguardevole cifra di ventitremila elettori, più quattromila tra schede bianche e nulle.
Eppure le proposte del Prefetto erano e sono condivisibili: 1) Logistica e mobilità; 2) Turismo & Italia; 3) Contaminazione criminale in Penisola. Ciò dimostra che il Signor Prefetto quando affronta i problemi del Collegio, mantiene la lucidità del tecnico. La regia politica ha bisogno di una messa a punto, ma sopratutto, di confronto e vita vissuta nel territorio. Si faccia vedere dalla gente, Senatore. Ne ascolti gli umori. Questi temi, su cui tutti i Cittadini vorrebbero confrontarsi, compreso il Movimento IN CITTA’ , sono stati affossati sotto il peso di una maldestra guerra personale. Recuperiamoli.
Al tavolo comune, tanto sbandierato nei comizi, adesso siederanno i due nanetti Piergiorgio Sagristani e Raffaele Apreda? O azzeriamo tutto, a partire da lei, Senatore? I Cittadini, alla fine, si rivelano i veri protagonisti delle vicende politiche. Non perdiamoci di vista. Gaetano Maresca

venerdì 12 giugno 2009

Esclusivo, il documento dell'accordo politico-amministrativo a Sant'Agnello

SANT'AGNELLO - Ci sarebbe stato un incontro a quattr'occhi tra il sindaco Gianmichele Orlando e il neo-consigliere provinciale Pietro Sagristani per definire le prossime scelte dell'amministrazione all'indomani della decisione del Sindaco di estromettere Giuseppe Coppola ('71) dalla giunta per intraprendere un percorso nuovo. Sagristani ha atteso, paziente, il responso delle urne e questa mattina ha fatto sfoggio di sorrisi, strette di mano ed abbracci in Piazza Matteotti con al fianco il fedelissimo vice sindaco Pasquale Esposito.
Ma la novità che terrà banco nei prossimi giorni è la formalizzazione dell'accordo politico sottoscritto dalla maggioranza "Libertà e Progresso" e il gruppo "Liberi Cittadini", a firma dei rispettivi capigruppo, Rocco d'Esposito e Mario Coppola, col sugello del sindaco Orlando.
Ecco il testo integrale dell'accordo datato 3 giugno 2009:
"Il Gruppo consiliare Liberi Cittadini, dopo una seria ed attenta valutazione politica sui tredici mesi di governo cittadino da parte dell'attuale Amministrazione Comunale, in uno spirito di costruttiva collaborazione, visti anche i numerosi colloqui intercorsi con il Sindaco Orlando e con i componenti del gruppo consiliare Libertà e Progresso, riguardanti l'amministrazione del Paese, valuta opportuno stringere un accordo politico con tale gruppo, nell'ottica di una più incisiva azione di governo tendente ad amministrare Sant'Agnello per il resto della consiliatura che dovrebbe concludersi, nella naturale scadenza del mandato, nell'anno 2013. Tale motivazione condivisa anche dal gruppo consiliare Libertà e Progresso, sarà per il prossimo futuro, la direttrice di governo alla quale entrambi i gruppi politici si ispireranno.
Tale impegno politico prevede l'accordo tra i due gruppi consiliari (e non una fusione in un unico gruppo) legati da una visione comune delle tematiche da risolvere per una rapida risoluzione di dette tematiche, nell'interesse del Paese e la volontà di incrementare fortemente lo sviluppo di alcuni punti, già nel programma elettorale del gruppo Libertà e Progresso, che vengono condivisi e fatti propri anche dal gruppo consiliare Liberi Cittadini.
In particolare detti punti riguarderanno problematiche di ampio interesse pubblico come la realizzazione della nuova Scuola Media, l'accelerazione dell'iter burocratico per la realizzazione delle case popolari e tutte quelle opere pubbliche già individuate dalla precedente Amministrazione Comunale come la riqualificazione della scogliera della spiaggia di Caterina, la realizzazione della nuova piazza S. Agnello, più altri punti programmatici che verranno definiti di comune accordo. Anche alcune problematiche di piccola vivibilità quali la lotta ai rumori, un maggior controllo dell'attività edilizia privata, l'invasione sistematica del suolo pubblico da aprte degli esercenti comemrciali, un più rigoroso controllo della viabilità e della sosta dei veicoli in tutto il Paese, sono tra i temi che si vorrebbero venissero intensificati e risolti e per i quali i due gruppi consiliari si riuniranno nell'intento di una rapida risoluzione.
I due gruppi conteranno pari dignità politica e verificheranno, sin dal giorno dell'accordo, annualmente, il perdurare delle condizioni che hanno determinato l'accordo politico. tale impegno dovrà avvenire nel pieno rispetto della legalità politica ed amministrativa da parte di entrambi i gruppi stipulanti l'accordo stesso. Il Sindaco Orlando, nell'intento di una più ampia e razionale delega di funzioni politiche ed amministrativa, unitamente al gruppo Libertà e Progresso ritiene che la funzione di Presidente del Consiglio Comunale possa essere rivestita da un componente del gruppo Liberi Cittadini. Ciò sia come riconoscimento implicito di un corretto operato politico tenuto durante il primo anno di consiliatura dal gruppo Liberi Cittadini, sia perchè unitamente al gruppo Libertà e Progresso ritiene che entrambi i componenti del gruppo Liberi Cittadini rivestano quelle caratteristiche di assoluta garanzia ed imaprzialità, oltre che di equilibrio, valori necessari ed indispensabili per svolgere un ruolo politico così delicato.
Il gruppo consiliare Liberi Cittadini nel ringraziare per il riconoscimento, dichiara al momento di ritenersi soddisfatto e di essere pronto all'impegno politico da affrontare garantendo massima lealtà politica ed affidabilità nell'interesse principale della cittadinanza. Il ruolo di presidente del consiglio comunale verrà svolto nella massima imparzialità e correttezza, oltre che nel rispetto dell'autonomia che il ruolo e la funzione rpevede, in sintonia con gli indirizzi politici espressi dal Sindaco Orlando e dalgruppo politico di maggioranza Libertà e Progresso.
Il suddetto accordo politico, per volontà delle parti, viene condiviso e sottoscritto e verrà portato a conoscenza della cittadinanza e dell'opinione pubblica, quando entrambe le parti, di comune accordo, lo riterranno".

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Mastellone...a proposito dell'esito elettorale a Sorrento

Dal dott. Gaetano Mastellone, riceviamo e pubblichiamo:
Gentile direttore del Blog,
nella sua nota all'articolo che evidenziava il buon risultato del neo consigliere Provinciale geom. Raffaele Apreda, al quale ho già fatto i miei complimenti, lei scrive "SMACCO AL PDL". Mi permetta di dissentire da quest'affermazione giornalistica perchè il PDL, di cui faccio parte, non si sente affatto secondario a nessuno, nè tantomeno sconfitto.
Il PDL, recentemente costituito, di Rosa Russo ha preso, nel collegio della penisola sorrentina, ben 10.226 voti che rappresentano il 26,62% ed è il "primo partito". Caro direttore dopo questa doverosa puntualizazzione desidero significare a lei, anche nella sua qualità di attento osservatore del "teatro politico sorrentino", che certamente non le sarà sfuggito il fatto che per Raffaele Apreda sono "scesi in campo", in un serrato "porta a porta" di mobilitazione generale, sia il sindaco di Sorrento che il 70% della giunta del Comune di Sorrento, oltre ad essere stati mobilitati tutti "i fans" e diverse categorie professionali. Sin qui nulla di male, hanno fatto, sindaco in testa, delle precise scelte politiche di schieramento ed hanno attuato una loro azione che dovrebbe avere alla base una strategia che mi augurano abbiano. La competizione sana e costruttiva per il paese è sempre valida, il problema è quando la competizione avviene solo per la tutela di "posizioni di poche persone", mi auguro che non sia questo il caso! Questo gruppo ha sempre sostenuto e pubblicamente dichiarato, l'ho anche scritto, che "volevano contarsi" attraverso Raffaele Apreda. Ebbene si sono contati!! A Sorrento valgono 2.081 voti su 9.212 votanti, cioè rappresentano il 22,59% che a mio modesto parere, da neofito politico ma da analista che analizza i dati, non sono numeri tali da "far paura a nessuno". Ora vedremo cosa saprà fare il geom. Apreda, che sicuramente si impegnerà perchè è suo costume farlo in quanto persona attiva, e questa "Lista dei Consumatori" che in provincia rappresenta solo il 2,2% dei voti contro il PDL che, oltre ad avere un Presidente, rappresenta il 24,9%. Visto che ci siamo posso dire che il "vincitore vero" è stato il dott. Sagristani in quanto ha raccolto 8.157 voti pur non avendo una struttura consolidata di partito alle spalle, sono veramente "voti suoi". Per tornate all'analisi dello "smacco o meno" del PDL faccio notare che Rosa Russo nei comuni della penisola sorrentina, esclusi i voti di Sorrento, ha preso ben 8.306 voti contro 858 di Raffaele Apreda che quindi resta un "fatto esclusivamente sorrentino" in una circoscrizione peninsulare. Il nuovo PDL sorrentino che ha accompagnato Rosa Russo nell'intera campagna peninsulare ha un progetto ed un programma dettato, a grandi linee dal Senatore Raffaele Lauro, e continueremo la nostra opera di costruzione e ricostruzione anche aspettando "chi" vuole lavorare insieme, ma sempre con il rispetto delle regole e delle persone, per costruire una grande Sorrento (Città nuova) ed una grande Penisola Sorrentina. Da semplice militante del PDL desidero ringraziare pubblicamente due sindaci coerenti con gli impegni assunti, quello di Massalubrense e quello di Piano di Sorrento: grazie di cuore del Vostro aiuto.
Gaetano Mastellone


Egregio dott. Mastellone,
innanzitutto la ringrazio per il prezioso contributo che ha inviato e che arricchisce la riflessione post elettorale e ne approfitto per fare alcune precisazioni che il suo intervento mi suggerisce. A partire da quel termine "smacco" usato senza alcun intento irriguardoso nei confronti del PDL, ma per rappresentare in modo immediato ed efficace al lettore quello che è stato il sentimento più immediato e spontaneo degli avversari del PDL col quale, sindaco Fiorentino in testa, hanno accolto la mancata elezione della signora Russo e il loro successo con l'assessore Apreda.
Per loro, mi creda, il risultato elettorale è stato considerato alla stregua di uno smacco inflitto al PDL ufficiale e che non ho mancato di evidenziare possa invece risolversi nella classica "vittoria di Pirro" che, storia insegna, ha fatto pagare un pezzo troppo alto al presunto vincitore (Pirro alias Fiorentino) e in definitiva al centro-destra (l'esercito di supporter ed elettori d'area restando nell'ambito della metafora).
Tanto di più dopo l'annuncio del Sen. Lauro sull'impegno a candidare Fiorentino, l'anno venturo, alle regionali.
Lì forse è stato commesso un errore da parte del PDL, mi creda, perchè Fiorentino ha incassato, senza richiederlo, un riconoscimento da chi l'aveva "politicamente decapitato" e ha letto il gesto come una prova di "debolezza". Perciò ha deciso di usare i muscoli e non il cervello nei riguardi del PDL, fino a prova contrario il suo partito, e di chi legittimamente lo rappresenta.
E' stata una vittoria di Pirro, quella del clan-Apreda: pochi i voti rispetto alle forze e ai poteri scesi in campo. Ma si sa, le amministrative sono un'altra cosa, a cominciare dalla molteplicità dei candidati in lizza...
Il problema, a mio avviso, resta oggi quello della gestione da parte di Fiorentino del geom. Apreda che, a torto o a ragione, si sente investito di una rappresentanza e di un potere politico che in fondo non ha e che non gli è riconosciuto. Figurarsi a livello napoletano dove i giochi si fanno tutti in un altro modo e in altri contesti!
Per il centro-destra sorrentino e peninsualre ora si tratta di trovare un punto d'incontro politico, una convergenza di programmi di cui allo stato avete parlato soltanto voi del PDL (Sen. Lauro, Stinga, Russo e Lei), una strategia condivisa e gli uomini giusti per interpretarla ai diversi livelli istituzionali.
Onore al merito del PDL per aver ingaggiato una battaglia molto ideale che certamente testimonia una nuova, importante sensibilità politica emergente nel partito a livello locale. Ora però si tratta di acquisirla a patrimonio comune e questo, mi creda, è la cosa più difficile visti i personaggi in campo!
Per quanto concerne i Sindaci ha ragione in tutto e per tutto il Sen. Lauro che a Massa come a Piano in campagna elettorale ne ha evidenziato i forti limiti e i condizionamenti, ma anche gli opportunismi e le tattiche grazie alle quali si permettono di avere i piedi in più scarpe contemporaneamente.
Il merito del PDL sarà quello di vincere le resistenze di questi Sindaci, di farli dichiarare e schierare impegnandoli nella costruzione di un progetto che, per le tre direttrici individuate, costituisce un punto di riferimento importante per tutti, oltre che per la penisola sorrentina.
by Derty

giovedì 11 giugno 2009

Cesaro, in Giunta provinciale nessun consigliere!

E Cesaro, neo Presidente della Provincia di Napoli, presenta la novità: i consiglieri eletti non saranno nominati assessori, dovranno svolgere il mandato di consigliere per l'intera legislatura coerenti con il voto che hanno chiesto agli elettori. In giunta saranno nominate figure di alto profilo tecnico, politico e istituzionale per cui il nuovo esecutivo di Piazza Matteotti si presenta, a 48 ore dalla chiusura delle urne, come una novità assoluta.
Un progetto "benedetto" dal premier Silvio Berlusconi col quale Cesaro si è incontrato a Roma e che avrà il via libera stamattina anche dal presidente della Camera Gianfranco Fini col quale Cesaro si incontra oggi.
Per i Consiglieri provinciali, dei quali alcuni super votati, una battuta d'arresto alle proprie ambizioni, ma con questa scelta Cesaro si sottrae a un gioco politico perverso stante anche l'incompatibilità tra il ruolo di assessore e quello di consigliere provinciale che avrebbe innescato una serie di impegni vincolanti per l'intera legislatura nei confronti di quei consiglieri che si sarebbero dovuti dimettere per ricoprire la carica di assessore. E poi? Se si fosse presentata l'esigenza di sostituirli, per una qualsiasi ragione, questi si sarebbero evidentemente opposti perchè avrebbero perso anche il seggio in consiglio.
Quindi un condizionamento che Cesaro non ha voluto mettere in conto dopo lo straordinario successo che ha ottenuto ed ha applicato in modo eccellente le prerogative presidenziali che la legge gli conferisce, evitato i giri di giostra e le pressioni locali dei componenti del consiglio oltre a una costante fibrillazione; nello stesso tempo esaltando anche il ruolo del Consiglio provinciale che potrà esercitare le proprie prerogative di indirizzo e di controllo sugli atti impegnandosi nelle commissioni e lavorando sul territorio per rappresentare a un esecutivo sottratto alle logiche clientelari istanze e problematiche locali.
Insomma una bella novità, anche coraggiosa, una decisione da sottoscrivere in pieno e che rappresenta un ottimo avvio della presidenza.
All'incontrario di quelle del centro-sinistra ,che in questi anni si sono caratterizzate per garantire posti e potere a "disoccupati o inoccupati" di partito, "servili" nei confronti delle loro autorità politiche, presuntuosi nell'esercizio delle proprie attribuzioni istituzionali, spesso inefficaci nell'azione perchè interessati a coltivare i propri orticelli, politici e personali.
Chi ben comincia è alla metà dell'opera...Si verificherà sul campo come andrà avanti Cesaro con la sua giunta e con il suo consiglio per rilanciare la provincia e restituirle un ruolo di cerniera tra il livello comunale e quello regionale.

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martedì 9 giugno 2009

Voti e carriere politiche...riflettiamoci su per capire!

E’ il momento di una riflessione su questo voto europeo-provinciale, con riferimento alla penisola sorrentina, visto che di opinioni prima e dopo il voto su persone e programmi (dove ci sono) non se ne leggono, ma soprattutto non se ne fanno perché non se ne hanno o fa comodo non averne.
Le elezioni provinciali hanno messo a nudo le contraddizioni interne al centro-destra della penisola sorrentina dove esistono tre anime e un centro-sinistra in crisi, ma che si è avviato a muovere i primi nuovi passi dopo la crisi che l’ha investito.
La prima anima è quella del PDL ufficiale, cioè rappresentato dal Sen. Raffaele Lauro e dal coordinatore del partito a Sorrento Giuseppe Stinga con una serie di riferimenti, più o meno affidabili, sparsi nei diversi comuni della costiera da Vico Equense a Massalubrense.
La seconda anima è quella del centro-destra di Marco Fiorentino, sindaco di Sorrento, dei suoi assessori e consiglieri, dei suoi riferimenti sorrentini ed extra sorrentini insieme ai quali è riuscita a far eleggere un proprio esponente, Raffaele Apreda, alla Provincia, con un partito inventato.
La terza anima è quella di Pietro Sagristani approdato all’Udc, dopo la stagione vissuta nel centro-sinistra ex margherita e Pd, e che è riuscito mettere a segno il colpaccio di un’elezione da primo della classe.
Ma procediamo con ordine. Il PDL ha candidato Rosa Russo dopo il duro scontro Stinga-Fiorentino che da oltre un anno “vivacizza” la politica sorrentina e che ha finito col mettere fuori gioco i due contendenti a vantaggio di una soluzione di compromesso, di profilo istituzionale, ma condizionata dall’età anagrafica della candidata ma soprattutto politicamente “debole” per contrastare a Sorrento la controffensiva del Sindaco Fiorentino che ha subito la scelta fatta dal Senatore (o la mortificazione inflittagli). L’intento dichiarato di Lauro è stato quello di “non privilegiare alcuno degli ambiziosi e numerosi concorrenti del PDL peninsulare (non solo Fiorentino e Stinga) e riposizionarli su un simbolico nastro di partenza, senza favoritismi, in vista delle prossime prospettive”. Intento sicuramente pregevole sul piano dell’intuizione e tattica politica, ma che nella volgarità corrente si è tradotto in un vero e proprio boomerang per Lauro e Stinga rispetto agli agguerriti dissidenti “assetati di sangue…”.
I quali invece e forse contro le loro stesse previsioni, sono riusciti a centrare due obiettivi con un sol colpo: non far eleggere la Russo e promuovere alla Provincia il proprio candidato Apreda, più noto all’opinione pubblica col soprannome di Rafele ‘o gnurante. E’ stato uno schiaffo in faccia a chi ha scelto Rosellina Russo e a chi l’ha sostenuta nell’eroico tentativo di riportarla in provincia nella squadra del Presidente Cesaro. Un insuccesso che porta anche la firma di alcuni sindaci e amministratori della costiera che, quasi forzati, timidamente e solo all’ultimo minuto, hanno partecipato a qualche manifestazione elettorale in locali al chiuso, con buone dichiarazioni d’intenti che evidentemente non hanno avuto grande seguito o eco nel corpo elettorale.
E’ pur vero che il confronto tra le forze in campo tra PDL e la parte avversa, cioè Fiorentino&Co, è stato tutto a vantaggio dei secondi che sul piatto della bilancia hanno fatto pesare ruoli, responsabilità e poteri di governo che certamente hanno avuto la meglio sulla politica e sulla cultura della nuova politica professata dai primi.
Quindi alla Russo sono mancati deliberatamente i voti di un centro-destra sorrentino che ha inteso regolare i conti interni alla maggioranza amministrativa in chiave elettorale e con una lotta fratricida. (nella foto: Rosa Russo e Paola Di Leva, amiche-nemiche)
Forse sarebbe stato il caso di far prevalere il buon senso sui muscoli…Soprattutto quando sullo scenario della politica peninsulare si muove un “pescecane” del calibro di Sagristani cui non fa specie il colore politico della maglietta che indossa visto che è capace di gestire i voti a livello squisitamente personale meglio di chiunque altro: al punto da ricordare “mister centomila preferenze”, cioè l’ex On. Alfredo Vito, che vantava indiscusse capacità di governo del consenso.
Invece così non è stato: per il PDL sorrentino e peninsulare si apre allora una stagione difficile e che richiede l’adozione di scelte, oltre che di una linea politica, in grado di non portare Sorrento e Massalubrense alle amministrative del prossimo anno con un centro-destra spaccato e lacerato da lotte intestine.
A questo punto toccherà al Senatore sbrogliare l’intricata matassa? E come potrà Raffaele Lauro, e a quale prezzo, recuperare un ruolo super partes rispetto a tutto il centro-destra peninsulare? Il Partito, che dovrà darsi nuovi assetti politico-organizzativi in vista delle comunali napoletane e delle regionali campane, quali scelte opererà? Riuscirà a condividerle con un territorio dove i protagonismi individuali – e su questo ha ragione il Senatore – celano interessi egoistici a volte poco funzionali all’attuazione di un progetto politico più ambizioso?
Insomma c’è davvero di che interrogarsi…C’è di che ragionare e soprattutto di quali soluzioni escogitare per salvare capra e cavoli e non lasciar campo libero all’azione del pescecane!
La politica la si fa con testa, non con i muscoli…E anche Fiorentino sa che la sua potrebbe essere stata la più classica delle vittorie di Pirro se non terrà nelle debite considerazioni le implicazioni conseguenti alle sue scelte e che ne hanno, al momento, pregiudicato l’investitura a candidato del PDL peninsulare alle prossime elezioni regionali.
Il Sindaco è alle prese con il più atroce dei dilemmi, lo stesso che si è trovato davanti Sagristani dopo i dieci anni di sindaco ma con in tasca una carica di assessore provinciale che gli ha consentito di conservare un ruolo politico e pubblico esercitato con la massima disinvoltura e spregiudicatezza. Fiorentino giungerà alla scadenza del suo mandato con una sola carta in mano, capitalizzare questo decennio da primo cittadino per tentare il passaggio nella serie A della politica, la Regione, per la quale si sta scaldando i muscoli l’On. Nicola Cosentino candidato da Berlusconi per succedere al governatore Bassolino. Ma la Regione non è la Provincia! Alla Regione ci si va con migliaia e migliaia di voti e tanti soldi da investire oltre che con un’organizzazione perfetta della macchina elettorale. Tanto più in un partito come il PDL che schiererà pezzi da novanta per aggiudicarsi i preziosi seggi dell’assemblea regionale. Fiorentino questo lo sa, bene, e sa pure che un eventuale insuccesso unito alla perdita del Comune di Sorrento se dovesse diventare Sindaco una persona di non sua stretta e diretta osservanza lo metterebbe completamente fuori da ogni gioco. Ecco perché per Fiorentino la prima partita è quella di individuare la candidatura a sindaco di un fedelissimo o di un personaggio autorevole che gli lascerebbe il compito della “guida illuminata” nelle vesti di vicesindaco in caso non avesse altre poltrone istituzionali da occupare. Per di più col rischio di ritrovarsi sulla strada ancora una volta l’odiato (politicamente) Sagristani che da reuccio dell’Udc potrebbe aggiudicarsi alle prossime elezioni politiche una candidatura di vertice in lista e quindi l’agognata promozione a Roma. Politica e scacchi sono un esercizio vicendevolmente surrogante…consentono di guardare oltre, studiare, prevedere e realizzare mosse da cui ne dipendono o ne scaturiscono altre fino a mettere a segno il…matto! E Sagristani, con lo straordinario successo di cui è stato artefice, sta giocando sullo scacchiere peninsulare una partita che lo vede in netto vantaggio su tutti i concorrenti. Ecco allora che l’elezione di Apreda, oltre alla soddisfazione del momento, non ha peso né prospettive rispetto al futuro politico di Fiorentino: è semplicemente ininfluente se non addirittura pregiudicante eventuali accordi che dovessero maturare nella grande famiglia del centro-destra. Per questo Fiorentino ha confidato a qualche amico che da oggi c’è qualche problema in più con cui fare i conti da qui all’anno venturo…
E veniamo a Sagristani, il pescecane politico della costiera che ha letteralmente mortificato col suo successo il centro-sinistra dimostrandogli che esisteva soltanto grazie alla sua persona, ha spiazzato e intimorito un’UDC che l’ha visto prorompere sulla scena provinciale con una prepotenza elettorale incredibile che ne fa l’uomo nuovo e forte del partito col quale tutti, Cesaro incluso, dovranno vedersela da subito.
Sagristani potrebbe rivendicare legittimamente la poltrona di numero due, di vice presidente della Giunta provinciale, in base ad accordi politici siglati tra l’Udc e il PDL di Cesaro a sugello dell’anomala alleanza campana fatta dal partito di Casini con quello di Berlusconi, alleanza giustificata dal solo intento di sbaragliare il centro-sinistra bassoliniano da Provincia, Comune di Napoli e Regione Campania.
Sagristani è diventato il grimaldello di questo progetto targato Udc-Pdl e farà certamente pesare, oltre ai voti, le sue esigenze, quelle del suo collegio, le sue ambizioni parlamentari a coronamento di un’invidiabile carriera politica giocata, nello spazio di meno di vent’anni, su fronti opposti e sempre da protagonista indiscusso.
Questo è oggi Sagristani, un politico che sa il fatto suo, sa usare abilmente tutti gli strumenti del potere per aggiudicarsi il consenso e vincolarlo, sa essere spregiudicato al punto giusto e soprattutto cinico verso chiunque!
Ecco perché è un politico temuto…E ne sanno qualcosa nella sua cittadina, Sant’Agnello, incapace di affrancarsi dalla sua gestione e dove anzi si sta preparando una resa dei conti con il sindaco Gianmichele Orlando che da un anno gli è succeduto alla guida del municipio. Non per sua volontà, ma per obblighi di legge…Anche su questo cambieranno molte cose…Oltre a un ritorno sulla poltrona di primo cittadino a Sant’Agnello, cui Sagristani tiene più di ogni altra cosa come da sempre ha dichiarato ed è pronto a confermare in nome dello sviscerato amore che nutre per il suo Paese, Egli si adopererà perché nell’ambito della riforma elettorale che riguarderà enti locali, province e comunità montane incluse, venga abolito il vincolo del doppio mandato, così da poter assicurare a Sant’Agnello un’eterna governabilità doc: la sua!
Non si tratta di fantasie, ma di saper leggere nei fatti, nei comportamenti e nelle parole oltre che nelle menti e nei cuori della gente, anche di quella politica…
Infine il centro-sinistra, orfano del suo ex leader Sagristani che, dopo aver incassato il trauma del tradimento, ha dovuto fare i conti con una difficile competizione elettorale dove soltanto la disponibilità e in parte l’incoscienza politica di un assessore comunale santanellese, Pietro Gnarra, ha consentito al PD di salvare la faccia. Gli oltre 4500 voti raccolti da Gnarra nel collegio rappresentano la soglia di sopravvivenza, ma anche di reattività, di quest’area che ha un bisogno straordinario di rivitalizzazione se intende arginare l’espansione del centro-destra e il totale asservimento della Penisola al suo ceto politico. Se però ancora esiste un residuo spazio di manovra per il PD peninsulare, la riorganizzazione politica non può passare attraverso l’impegno di Gnarra che resta un ottimo cavallo da corsa quando in ballo c’è da aggiudicarsi i voti, ma non è assolutamente in grado di porsi come punto di riferimento politico-organizzativo del PD peninsulare.
Anche su questo fronte si possono giocare partite interessanti non solo in chiave elettorale ma in una logica di riequilibrio democratico dei poteri senza il quale non c’è un corretto esercizio di governo della politica e della cosa pubblica.
Per questo il PD dovrà promuovere un progetto nuovo e competitivo per la Penisola Sorrentina sul quale confrontarsi con le forze del centro-destra, oltre che con la società civile, culturale ed economica di questo territorio, per rianimare la dialettica politica fra le parti che è quello che veramente manca e che impedisce il corretto e generale esercizio della democrazia.

PROVINCIALI NAPOLI, RISULTATI FINALI E CONSIGLIERI ELETTI

Cesaro Luigi Voti 809.349 - 58,28% ELETTO PRESIDENTE

IL POPOLO DELLA LIBERTA': 334.696 voti 24,85% seggi 14
UNIONE DI CENTRO: 96.963 voti 7,20% seggi 4
LISTA LOCALE - CESARO PRESIDENTE: 68.644 voti 5,09% seggi 3
MPA MOVIMENTO PER LE AUTONOMIE: 60.644 voti 4,50% seggi 2
NUOVO PSI: 35.574 voti 2,64% seggi 1
U.D.EUR POPOLARI: 33.639 voti 2,49% seggi 1
CENTRO PER LA LIBERTA': 30.158 voti 2,23% seggi 1
ALLEANZA DI CENTRO PER LA LIBERTA': 28.272voti 2,09% seggi 1
DE GREGORIO ITALIANI NEL MONDO: 23.093 voti 1,71% seggi 1
LIBERTAS DEMOCRAZIA CRISTIANA: 22.750 voti 1,68%
LA DESTRA: 21.349 voti 1,58%
ALLEANZA DEMOCRATICA: 16.629% 1,23%
PRI: 11.110 voti 0,82%
PARTITO PENSIONATI: 8.257 voti 0,61%

Luigi "Gino" Nicolais Voti 488.616 - 35,18%

PARTITO DEMOCRATICO: 258.065 voti 19,16% seggi 9
DI PIETRO ITALIA DEI VALORI: 100.361 voti 7,45% seggi 3
SINISTRA E LIBERTA': 58.113 voti 4,31% seggi 2
LISTA NICOLAIS PRESIDENTE: 34.588 voti 2,56% seggi 1
REPUBBLICANNI DEMOCRATICI: 14.818 voti 1,10%
LISTA LOCALE - L'ALTRO SUD: 4.160 voti 0,30%

Tutti gli eletti:
Pdl (14): Manlio Luigi Marano (Napoli II), Maurizio Moschetti (Napoli III), Luigi Rispoli (Napoli VI), Enrico Flauto (Napoli VII), Dario Cigliano (Napoli VIII), Giovanni Bellerè (Napoli IX), Ottavio Delfino (Napoli X), Serena Albano (Napoli XI), Francesca Pascale (Napoli XIV), Gennaro Carbone (Napoli XV), Francesco Di Giovanni Di Santa Severina (Napoli XVI), Domenico De Siano (Ischia), Ermanno Schiano (Quarto), Salvatore Ricci (Volla)
Udc (4): Pietro Langella (Boscoreale), Biagio Iacolare (Marano), Pietro Sagristani (Sorrento), Alfonso Ascione (Torre Annunziata)
Cesaro Presidente (3): Antonio Di Guida (Marano), Tommaso Scotto di Minico (Pozzuoli), Giuseppe Antonio Fuschino (Arzano)
Mpa (2): Antonio Durazzo (Gragnano), GIovanni Giugliano (Somma Vesuviana)
Centro per la libertà (1): Raffaele Apreda (Sorrento)
Alleanza di Centro (1): Simone Monopoli (Caivano)
Inm (1): Luigi Sorianiello (Napoli V)
Nuovo Psi (1): Angelo Della Cava (Acerra)
Udeur (1): Donato Capone (Torre del Greco)

Pd (9): Patrizia Sannino (Napoli IV), Massimo Cilenti (Napoli V), Massimo Costa (Napoli XI), Peppe Balzamo (Napoli XII), Livio Falcone (Napoli XIII), Vincenzo Del Prete (Frattamaggiore), Giosi
Ferrandino (Ischia), Arturo Fomez (Portici), Giuseppe Capasso (Volla)
Idv (3): Maria Caterina Pace (Napoli XI), Massimo Filoia (Napoli XII), Giovanni Palomba (Torre del Greco)
Sinistra e libertà (2): Vincenzo Carfora (Casoria), Carlo Morra (Pozzuoli)
Nicolais Presidente (1): Carlo Vaiano (Boscoreale)

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Gli auguri del Sen. Raffaele Lauro ai Consiglieri eletti

Il Sen. Raffaele Lauro (PdL) ha indirizzato un messaggio di ringraziamento agli elettori e alle elettrici della Penisola Sorrentina e dell’Isola di Capri: “Ringrazio, di cuore, tutti gli elettori e le elettrici della Penisola Sorrentina e dell’Isola di Capri, che hanno votato, con forza, “Il Popolo della Libertà”, il Presidente Silvio Berlusconi, il neo-eletto Presidente della Provincia di Napoli, Luigi Cesaro, ed hanno sostenuto, con convinzione, la candidata del PdL alla Provincia, Rosa Russo (26,62%). Formulo ai neo-eletti Consiglieri Provinciali della Penisola Sorrentina, Pietro Sagristani (21,23%) e Raffaele Apreda (7,63%), le più vive felicitazioni e gli auguri di buon lavoro alla Provincia di Napoli, sotto la guida del Presidente Cesaro”.

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lunedì 8 giugno 2009

Meta, è Paolo Trapani il nuovo sindaco

META - E' Paolo Trapani, medico e presidente uscente del consiglio comunale, il nuovo sindaco di Meta eletto dopo un testa a testa con Bruno Antonelli, sindaco uscente. La lista di Trapani "Metesi per Meta" ha ottenuto 1813 voti pari al 35,23% dei consensi e 11 seggi. Ad Antonelli, "Leali per Meta", vanno invece 1747 seggi (33,95%) e 3 seggi. A Gianfranco D'Alessio, "La nostra Meta", 1231 voti (23,92%) e 2 seggi. Fuori dal consiglio comunale Carlo Sassi che con "Uniti per Meta" ottiene solo 354 voti (6,88%).

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Europee, gli eletti a Strasburgo

NAPOLI - Ecco gli eletti al Parlamento Europeo per la IV circoscrizione (Sud).

PDL: Silvio Berlusconi con 708.783 voti; Barbara Matera (129.994 nella foto); Erminia Mazzoni (113.540); Aldo Patriciello (112.349); Clemente Mastella (111.648); Enzo Rivellini(106.033); Raffaele Baldassarre (103.140), Sergio Paolo Dilvestris (102.589). Primi non eletti Salvatore Tatarella (92.223); Peppino Gargani (79.060) e Maria Elena Stasi (79.676).

PD - Quattro i seggi: l’assessore regionale campano Andrea Cozzolino (136.859 nella foto); l’uscente Gianni Pittella, (136.455); l’ex ministro Paolo De Castro (111.882) e il consigliere regionale calabrese Mario Pirillo (110.313).
Quinto in graduatoria il consigliere regionale campano Pasquale Sommese (95.049).
Non ce la fa la giornalista anti-camorra Rosaria Capacchione (73029).


UDC e IDV - Nell’Udc Ciriaco De Mita (56.442); mentre nell’Italia dei valori Luigi De Magistris (135.963) e Sonia Alfano (29.626) che entra al posto di Di Pietro.

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domenica 7 giugno 2009

Non sprechiamo il voto scegliendo liste fiancheggiatrici che non possono raggiungere il quorum!

Stasera alle 22 si chiudono i seggi e inizierà subito dopo lo spoglio per le Europee.
In nottata si conoscerà il responso degli italiani e quello sarà il risultato utile per comprendere l'orientamento degli elettori.
Le altre competizioni, comunali e provinciali, hanno certamente altrettanto valore, ma sono condizionate da fattori locali che alterano il risultato e quindi anche la valutazione che ne consegue.
E' chiaro, per esempio, che se il centro-destra a Sorrento è diviso perchè è in atto un braccio di ferro tra i due gruppi (Stinga e Fiorentino), il risultato del PDL può essere pregiudicato visto che il Sindaco, l'assessora Paola Di Leva&Co sostengono un non-partito, quello dei consumatori, che ha candidato l'assessore Raffaele Apreda.
Ma è solo un esempio... Ormai questi amministratori sono contro il PDL e ne sono fuori, come ha evidenziato il Sen. Lauro al comizio di chiusura della campagna elettorale.
Ora dobbiamo capire infatti qual è il giudizio degli italiani sull'attuale panorama politico, su Berlusconi e su Franceschini.

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sabato 6 giugno 2009

Tutti alle urne...dalle 15 aperti i seggi elettorali

Sono iniziate le operazioni di voto da circa due ore, l'affluenza è bassa, quasi inconsistente...La gente non è abituata a votare di sabato e la novità inciderà sull'esito delle urne. Domani ci sarà più ressa ai seggi, ma dipenderà anche dalle condizioni metereologiche. Qui in costiera non promette niente di buono: quindi ci dovrebbe essere minore astensionismo. In queste ore in tanti si interrogano per chi andare a votare: per che cosa quasi nessuno perchè se ne è parlato davvero poco, presi tutti dai pettegolezzi e da un confronto che ormai da tempo è degenerato. Ognuno, alla fine, leggerà ed utilizzerà il voto a proprio uso e consumo. Mi ha colpito leggere sul Corriere della Sera di oggi che l'On. Massimo D'Alema è in grado di far eleggere tra i probabili 20 deputati europei del PD almeno 15 parlamentari a lui strettamente legati. Gli altri 5 dovrebbero essere appannaggio della ex-Margherita.
Una specie di "regolamento dei conti" interni al PD con un forte riposizionamento a sinistra guidato proprio da D'Alema. E Franceschini? Se manterrà le posizioni potrebbe restare...diversamente a casa, ma sostituito da chi?
E' evidente che si continueràa discutere di risultati fino alla fine di giugno, poi una breve pausa estiva e quindi di nuovo a capofitto per preparare la grande sfida delle regionali e amministrative dell'anno venturo.
Ma si può andare avanti così, con continui bracci di ferro e chiamate alle urne o, meglio, alle armi visto il tenore su cui si misurano gli scontri tra le parti?
In questa notte matureranno le decisioni e si trasformeranno in voti...o in protesta!

venerdì 5 giugno 2009

Stinga, la politica e i progetti del PDL per Sorrento e per la Costiera

SORRENTO - L'intervento conclusivo della campagna elettorale del coordinatore del PDL di Sorrento Giuseppe Stinga a Piazza Lauro.

"Cari Concittadini, stasera concludiamo la campagna del Partito della Libertà per questa tornata elettorale provinciale ed europea che per la prima volta propone agli elettori il nuovo partito dell’Italia libera e moderna, un partito nato alcuni mesi fa dall’unione di Forza Italia e Alleanza Nazionale grazie allo straordinario intuito del nostro Presidente Silvio Berlusconi e di cui siamo stati protagonisti nella fase costituente.
E’ stata un’esperienza esaltante perché è stato il naturale approdo di un percorso politico coerente e lungimirante che anche noi a Sorrento abbiamo iniziato qualche anno fa, in un momento che difficile per le scelte che hanno fatto altri personaggi investiti di responsabilità pubbliche.
L’arma vincente che ci ha permesso di smentire le previsioni e di animare un partito nuovo è stato il nostro modo di intendere e di fare politica in modo nuovo per la nostra area politica.
Tutti ricorderete le iniziative che abbiamo promosso su temi importanti e vitali, sulla sanità pubblica, sul turismo e sullo sviluppo locale tanto per ricordare le più significative. Un impegno all’insegna della partecipazione e della condivisione, dell’analisi e del confronto sui temi dell’attualità politica, sociale, economica e culturale a livello locale e nazionale.
Un impegno che abbiamo assolto con umiltà e abnegazione e che ci ha visti, contrariamente a quanto si è tentato di insinuare con le polemiche di questi giorni, sempre e in costante rapporto con la dirigenza del Partito ai massimi livelli, scandendo passo dopo passo questo nuovo percorso. A muoverci non è mai stato alcun interesse personale, ma solo la voglia di garantire piena agibilità politica a tutti coloro che credono nel PDL e che quindi hanno diritto di cittadinanza per promuovere la nostra comunità e i suoi interessi.
Questa è stata ed è la nostra arma vincente e come coordinatore del Partito, di Forza Italia prima e poi del PDL, respingo tutte le accuse strumentali e vigliacche con le quali si è inteso soltanto danneggiare il PDL, il nostro Partito.
Ribadisco che mi sono sempre premurato di assicurare a tutti gli amici un contesto nel quale si respirasse una novità, dove ci fosse in primo luogo la libertà di confronto tra diverse opinioni, dove fosse garantita la separazione delle responsabilità fra chi ha ruoli di indirizzo politico e chi invece ha funzioni di governo locale.
Questa è stata una scelta precisa, fondamentale, fatta per assicurare al Partito e a tutti coloro che hanno liberamente scelto di rappresentarlo la crescita e il successo, contro chi invece ha una mentalità egoistica della politica e non favorisce la partecipazione sottraendosi al confronto.
Questo non può essere il PDL…Questo non è il partito di Silvio Berlusconi e Noi contrastaremo sul campo chiunque voglia fare il bello e il cattivo tempo per utilizzare il Partito piuttosto che per fare politica con la P maiuscola.
E’ questa la rottura col passato, con un altro modo di intendere e di interpretare la politica.
E’ questo ha creato disagio, sofferenza e insofferenze… Addirittura interferenze che danneggiano gli interessi del PDL.
Diciamo basta a questo suicidio politico e a questo modo di ragionare e abbiamo fiducia negli elettori perchè sapranno comprendere le nostre ragioni e certamente risponderanno con la loro fiducia e con i loro voti sabato e domenica a questo nostro appello.
Con queste forze e con questi consensi andremo avanti lungo questa strada perché sappiamo di stare nel giusto e di essere i veri e soli interpreti di questa visione politica coerente con la mission del PDL in Italia e in Europa.
Non abbiamo lavorato per noi…E lo avete sotto i vostri occhi.
Abbiamo candidato alla Provincia una figura super partes, la signora Rosa Russo, che a nome di tutti ringrazio ancora una volta per aver accettato questa sfida per rappresentare il cambiamento, la novità con la forza della sua storia di donna e di donna impegnata in politica sempre coerente, onesta e competente.
Si…proprio così: Rosellina rappresenta questo nuovo modo di fare politica.
E’ una donna forte e ricca di un’esperienza istituzionale importante e qualificante perché è stata la prima e l’unica donna a ricoprire la carica di presidente dell’amministrazione provinciale di Napoli.
Ha assolto benissimo a questo incarico e ha lasciato un rimpianto in quanti ne hanno potuto apprezzare le doti umane ancor prima che politiche.
Perciò oggi rappresenta a pieno titolo il Partito della Libertà ed è per tutti noi una garanzia di impegno immediato, serio e concreto al fianco del prossimo presidente l’On. Luigi Cesaro al quale vanno i nostri auguri per una straordinaria ed inequivocabile vittoria.
La candidatura di Rosellina, come ha spiegato il Sen. Lauro, ci permette oggi di guardare al presente e al futuro del Partito in modo aperto, sereno, dove c’è spazio per tutti, per un impegno serio e per confrontarsi senza pregiudizi, senza rendite di posizione pregresse o da creare.
Insomma è con Rosellina che proponiamo a tutti Voi e agli elettori di questo collegio provinciale di affermare la politica del PDL.
Noi difenderemo questo modo di pensare e di essere esponenti del PDL contro coloro che intendono proporre modelli diversi, superati, inconciliabili con la cultura della partecipazione e dell’essere parte integrante di un progetto più ambizioso che stiamo costruendo insieme alla nostra gente.
Il nostro progetto politico per Sorrento e per la Penisola Sorrentina ha bisogno, per realizzarsi, di essere proposto come un programma di respiro nazionale.
In questo senso l’impegno del Sen. Raffaele Lauro è determinante e strategico come sta dimostrando, sin dal primo giorno della sua elezione al Senato, col proprio operato su temi di grande e generale interesse per la Costiera.
Questo progetto individua almeno tre assi strategici.
La logistica e la mobilità nell’area della Penisola perché solo così possiamo acquisire una nuova e moderna competitività.
Ciò significa proporre e realizzare, per noi che siamo persone concrete e abituate a confrontarci con i problemi reali e a trovare le soluzioni adatte, un progetto di ampio respiro, moderno, utile a tutta la penisola sorrentina.
E vi posso assicurare che siamo in una fase avanzata non solo di studio, ma di progettazione e pronti a passare alla fase di attuazione dando così finalmente quelle risposte che attendiamo da anni.
Nelle prossime settimane presenteremo i nostri piani e ci confronteremo con le amministrazioni locali e con tutti i soggetti interessati potendo garantire che essi tutelano anche la vivibilità e la qualità della vita del nostro territorio per il quale la mobilità è strategica per tutti.
Il secondo progetto cui stiamo lavorando insieme a tecnici del settore è quello di un vero rilancio del turismo peninsulare che passa attraverso la creazione di una sistema e soprattutto l’adesione al grande progetto “Turismo&Italia” che è stato voluto dal Presidente Silvio Berlusconi e approvato dal Consiglio dei Ministri.
Un piano che impegna 1miliardo e 600milioni di euro e attiva una rete di migliaia di sportelli di istituti bancari che dovranno supportare le nostre imprese e i nostri operatori che si impegnano a rilanciare il made in Italy e per qualificare l’offerta turistica a livello internazionale all’insegna della qualità, delle eccellenze e dell’innovazione. E’ fondamentale ragionare in modo nuovo e soprattutto insieme tra gli operatori economici e le istituzioni: è quello che stiamo facendo e intendiamo continuare a fare già all’indomani delle elezioni con la Provincia di Cesaro e Rosellina e con la Regione che l’anno prossimo conquisteremo al PDL insieme a tanti altri Comuni.
Per questo dobbiamo avere i nostri rappresentanti nelle diverse istituzioni e fare insieme sistema.
Terzo tema su cui intendiamo proporre un impegno straordinario è quello della tutela della penisola sorrentina contro ogni forma di contaminazione e penetrazione criminale. Solo così possiamo salvaguardare la nostra identità, la nostra economia e realizzare tutti questi progetti con investimenti appropriati in grado di sviluppare nuova ricchezza.
In questo modo creiamo una sorte di zona franca che deve essere in grado di aiutare anche il resto della nostra provincia a recuperare spazi alla legalità perché solo in questo modo è possibile crescere e competere su scala globale.
L’impegno del Sen. Lauro su questo fronte non conosce soste e in tutti i suoi interventi registriamo questa tensione e intendiamo sostenerne l’azione perché sappiamo tutti bene che è l’unica strada da percorrere per guardare al futuro con quella speranza e quella fiducia che il Presidente Berlusconi ci invita ad avere con ottimismo. Su questi temi noi del PDL non temiamo confronti con nessuno, né con chi si improvvisa candidato né chi passa da una parte all’altra della politica dimostrando di avere scarsi legami con la propria storia e la propria cultura politica.
Inoltre organizzeremo al più presto un coordinamento sovraccomunale del PDL perché è quanto ci è stato chiesto da parte dei sindaci e degli amministratori del PDL che con ansia attendono di sedersi attorno a un tavolo comune per lavorare insieme sui grandi temi di interesse peninsulare.
Per tutte queste ragioni, miei cari Concittadini, è fondamentale conseguire un grande successo elettorale con l’elezione di Rosa Russo alla Provincia e prepararci ai prossimi appuntamenti elettorali con le amministrative e con le regionali dell’anno venturo per voltare definitivamente pagina rispetto al passato e al malgoverno del centro-sinistra che tanti e devastanti danni ha prodotto al nostro territorio e all’immagine di Napoli e della Campania in Italia, in Europa e nel Mondo. Vogliamo una nuova programmazione regionale che consenta alla Provincia di fare la parte che gli compete e ai Comuni di fare altrettanto.
Solo così possiamo essere realmente protagonisti tutti, costruendo questa “filiera” che parte dal nostro Comune, passa per la Provincia con Rosellina, arriverà alla Regione per approdare fino al Parlamento e al Governo nazionale con l’autorevole presenza del Sen. Raffaele Lauro e alla stessa Comunità Europea dove i nostri rappresentanti potranno tradurre in politiche coerenti le nostre aspettative supportandole con adeguati investimenti destinati allo sviluppo e alla modernizzazione del Paese.
Questo è indispensabile per competere nel mondo a testa alta, forti della nostra identità e del nostro straordinario patrimonio.

Cari Concittadini,
questo è il nostro modo di intendere la politica nel partito nuovo di Silvio Berlusconi, un partito fatto da donne e uomini che non vivono della politica perché sono imprenditori, sono professionisti, sono tutti attori dello sviluppo e intendono partecipare ciascuno con le proprie idee, con le proprie forze e con i propri progetti alla costruzione di questa Italia nuova.
Non siamo i professionisti della politica che tanti danni hanno prodotto e continuano a produrre al nostro Paese…
Ma sappiamo fare la politica con professionalità come lo dimostra il nostro Presidente Berlusconi e come lo dimostra il nostro operato quotidiano che è sotto gli occhi di tutti voi. Perciò sappiamo infondere fiducia ai giovani e rassicurare gli anziani che è grazie a questo modo di lavorare che si può costruire un’Italia moderna, che non mortifichi nessuno se non coloro che scelgono di restare ai margini di questo processo innescato dal nostro grande partito.
Per questo sono certo che il 5 e 6 giugno sosterrete col vostro voto il PDL e quindi la nostra candidata alla Provincia, Rosa Russo, che sin dall’inizio è stata al nostro fianco e ci garantisce col suo impegno che questo percorso proseguirà coerente come lo sono il suo entusiasmo e la sua esperienza.
Grazie a tutti voi…Viva l’Italia….Viva il Partito della Libertà".

Sorrento 5 giugno 2009 Giuseppe Stinga

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