venerdì 13 marzo 2009

PD Collegio elettorale Sorrento-Capri: sabato il momento della verità

PIANO DI SORRENTO - Si tiene domani mattina - sabato 14 marzo alle ore 10 - presso il Centro Culturale di Piano di Sorrento l'assemblea pubblica del PD con il commissario provinciale del Partito On. Morando per le elezioni primarie del Partito deputate a scegliere il candidato alla Presidenza della Provincia di Napoli tra i tre concorrenti in lizza - On. Nicolais, il Sindaco Vozza e l'assessore provinciale Allodi - ma soprattutto a decidere i criteri di scelta del candidato del PD nel collegio costiero.

Domani si saprà quindi ufficialmente se Pietro Sagristani, già consigliere provinciale eletto nel collegio 5 anni fa e da due anni assessore provinciale alla solidarietà sociale in quota PD, sarà o meno della partita.
Nel senso senso cioè si saprà se resterà nel PD di Franceschini o formalizzerà l'uscita dal partito e il probabile - per molti è dato per certo - passaggio all'Udc con relativa candidatura alla Provincia.
Se ci atteniamo letteralmente all'ordine del giorno dell'assemblea, la decisione di individuare i criteri di scelta del candidato lasciano presagire che Sagristani non sarà il candidato del PD alla provincia.

Diversamente si sarebbe dovuto parlare della riconferma dell'assessore uscente in qualità di candidato di collegio. Infatti sarebbe impensabile, oltre che ridicolo, proporre una specie di primarie per la scelta del candidato avendo in corsa lo stesso Sagristani!
Quindi basta con le tattiche e gli opportunismi: questo week end pre-primaverile farà luce sull'arcano e si conoscerà oltre al candidato anche su quali forze e su quali persone potrà contare questo PD alla ricerca di una nuova identità e di un nuovo rapporto con gli elettori dopo i disastri sin qui incassati e l'emorragia di voti di cui è vittima.
Sagristani, qualche mese fa, avevo fatto abilmente trapelare la notizia del suo "disagio politico" a rinnovare l'impegno militante ed elettorale nelle file del PD senza una forte discontinuità: evidentemente si riferiva alla stessa Provincia (una critica alla gestione del Presidente Di Palma?) e al Partito dove da tempo è ormai in atto una vera e propria guerra tra bande per la successione agli inossidabili: Bassolino e Jervolino.
Alla fine appare chiaro che, nella negoziazione non ufficiale tra gli opposti schieramenti, la Provincia passerà tra pochi mesi e dopo la formale consultazione elettorale, nelle mani del centro-destra e del nuovo Presidente l'On. Luigi Cesaro che da tempo è al lavoro sul campo a incassare consensie voti...
Quindi la corsa nel centro-sinistra diventa ardua, forse senza speranza, sicuramente senza prospettive di incarichi di governo.
In questa ottica il passaggio all'Udc, cioè a una forza politica di centro pronta, a livello territoriale, a stringere alleanze specifiche con chi più gli fa comodo, potrebbe rivelarsi "manna dal cielo": una forza politica comunemente apprezzata e che è in grado di raccogliere consensi facili dall'una e dall'altra parte dei due schieramenti maggiori; una competizione meno agguerrita perchè il quoziente interno utile per un'elezione in casa Udc è certamente più accessibile che non nel PD; una prospettiva di potersi ritrovare, se non in sella a un assessorato, in qualche buon posto di sottogoverno tra quelli spettanti ai vincitori della competizione elettorale.
Insomma, una collocazione ideale per l'Assessore Sagristani per continuare a ricoprire un incarico politico prestigioso e di potere, agire sull'amministrazione di Sant'Agnello e quindi continuare il suo marcamento a uomo di Orlando&C e nel frattempo pensare alle elezioni Regionali del prossimo anno per le quali, evidentemente, avrebbe trattato con i vertici del PD una candidatura blindata.
L'epilogo, anche alla luce della nuova legge elettorale, ha chiarito la situazione e per la Regione potranno correre con chances di successo solo i candidati che hanno voti veri e soprattutto abbondanti.
Anche qui per Sagristani un'eventuale candidatura nell'Udc potrebbe essere vincente per cui potrebbe raggiungere ugualmente il proprio obiettivo di approdare alla Regione.
Il tutto però senza considerare che in Penisola dovrà comunque vedersela con l'On. Tiberio Insigne, approdato al PDL, che sicuramente non gli lascerà campo libero e stavolta potrebbe addirittura trionfare al primo turno senza dover aspettare i soliti turnover interni per sedere in consiglio regionale.
Insomma i giochi si stanno facendo seri e resta da capire se gli elettori si decideranno a giocare anche loro la propria partita o seguiranno acriticamente tutti questi personaggi nelle loro spericolate performance politico-elettorali che ne fanno, almeno dal punto di vista della coerenza e dell'etica, degli inaffidabili!
Ma di opportunisti, si dirà, ne è pieno il mondo per cui c'è poco da scandalizzarsi. Chi lo vuole usi bene il voto che, in questi casi, è peggio di una clava!
Certamente chi teme di più una rielezione di Sagristani è la maggioranza che governa Sant'Agnello e in particolare Orlando e la sua Giunta: il successo dell'ex sindaco potrebbe accelerare la fine della loro esperienza amministrativa con un ritorno anticipato alle urne l'anno venturo, esattamente due anni dopo e legge permettendo.
Insomma per far politica bisogna anche saper far di calcolo e quindi anche Orlando e i suoi fedelissimi imparino a farli i loro, di calcoli se non vogliono restare al palo e...impalati!

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