mercoledì 11 agosto 2010

Il Sen. Lauro con Scajola nella Fondazione "Cristoforo Colombo". A settembre il summit interno al PDL sorrentino annunciato da Stinga

Con la nascita della Fondazione "Cristoforo Colombo" ritorna in campo, a tre mesi dallo scandalo (la casa comprata con i soldi di Anemone) che lo ha costretto alle dimissioni da Ministro, l'On. Claudio Scajola che ha raggruppato attorno alla sua "creatura" una sessantina tra deputati e senatori del Pdl e una cospicua pattuglia di amministratori locali, proponendosi nelle vesti dell'ennesima corrente interna al partito di Berlusconi all'indomani della scissione con Fini. Praticamente nel PDL rinasce il correntismo di democristiana memoria in vista sia del sempre più probabile ricorso alle elezioni anticipate, sia della successione al Premier che, in un caso nell'altro, è comunque al termine della propria carriera politica, sia che dovesse vincere sia che dovesse perdere le prossime elezioni. Corsa aperta quindi per succedergli, anche se il PDL ex F.I. non è un partito come lo era la DC dove, morto un papa...se ne fa un altro. Nel PDL berlusconiano ciò è praticamente impossibile essendo il partito un non-partito e quindi inesorabilmente destinato a finire con Berlusconi. Lo sanno bene i maggiorenti del Pdl che si stanno organizzando anche per non lasciare campo libero ai finiani che, in fin dei conti, questo passo l'hanno consacrato con una scissione e con la nascita del FLI. In Campania tra gli aderenti alla Fondazione "Cristoforo Colombo" spicca il nome del Sen. Raffaele Lauro e dell'On. Paolo Russo, il primo nominato consigliere politico dell'ex-ministro (dopo esserene stato il consigliere economico al Ministero), il secondo referente politico-elettorale in Campania dove Russo gestisce un forte consenso elettorale, il fratello Ermanno è assessore regionale e lo stesso Paolo potrebbe addirittura correre per la carica di sindaco a Napoli l'anno venturo. La scelta di Lauro è coerente con il lavoro politico sin qui svolto dal parlamentare sorrentino ed è probabile che anche il suo più diretto referente territoriale, il vice sindaco Giuseppe Stinga, lo abbia seguito in questa scelta di campo.
E' chiaro che alla luce delle possibili elezioni anticipate e della riorganizzazione interna al PDL, anche la verifica interna al partito sorrentino annunciata per settembre alcune settimane fa proprio da Stinga quale coordinatore, finisce con l'assumere tutta un'altra valenza e potrebbe portare anche a qualche novità di non secondaria importanza sul piano locale.

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