lunedì 30 agosto 2010

Intervista a Flora Beneduce coordinatrice provinciale dei Club della Libertà

VICO EQUENSE - Le vacanze estive sono alle spalle, ma il caldo – sia quello atmosferico che quello della politica nazionale – non accenna a placarsi. È in questo contesto che si inserisce l’impegno sul territorio di Flora Beneduce, coordinatrice provinciale dei Club della Libertà.
Dottoressa Beneduce, in questo agosto rovente il suo nome è circolato in rete e sui quotidiani. Ha deciso di non concedersi vacanze?
Le idee e i valori non vanno in vacanza. Io continuo a svolgere le mie attività anche sotto l’ombrellone. Del resto, la tecnologia rende possibile un aggiornamento costante e un contatto quotidiano con le persone. Attraverso Facebook comunico con gli amici e cerco di divulgare i successi del governo Berlusconi.
Ha preso in parola l’appello del presidente ai Club?
Certo. Io sono un’attivista nell’accezione più autentica. I Club sono associazioni importanti per promuovere l’attività dell’esecutivo. Ogni occasione è quella giusta.
Anche la festa che ha organizzato nella sua villa a Capri?
Sì. I momenti di incontri, sia quelli mondani e modaioli, sia quelli prettamente politici, possono lanciare spunti di riflessione e offrire ai partecipanti nuove prospettive sugli eventi.
Per esempio sulla casa di Fini a Montecarlo…
Quella situazione non penso abbia bisogno di interpretazioni particolari. A me sembra abbastanza chiara…
Si andrà al voto?
Questo non lo so. Sono sicura, però, che in democrazia il volere del popolo è sovrano. E questo valore non è negoziabile. Se sarà necessario torneremo a votare e il Pdl mostrerà ancora una volta la sua forza. Non dimentichiamo che il governo ha traghettato l’Italia fuori dalla crisi, senza mettere le mani in tasca agli italiani. È stato necessario stringere la cinghia, ma i cittadini hanno dimostrato di aver letto bene la contingenza storica.
Lasciamo la politica nazionale. In primavera le è stato affidato l’incarico di responsabile nazionale ambiente e sanità di FareAmbiente. Di cosa si occupa questa associazione?
Si tratta di un enorme movimento di ambientalisti che perseguono il progresso senza arroccarsi su posizioni proibizionistiche. Gli associati ritengono che sia fondamentale per la società civile uno sviluppo sostenibile, che possa diventare un modus vivendi, non una bandiera ideologica issata contro il liberalismo e la democrazia.
Come si diffonde questa idea alternativa di salvaguardia dell’ambiente?
Sono convinta che bisogna sensibilizzare le coscienze e non spaventarle con il fantasma del “no”. È necessario entrare nelle famiglie, nelle scuole, nelle imprese. Con questi nuclei sociali bisogna entrare in comunicazione e fare sistema, per poter promuovere un progetto comune in cui l’uomo è il garante del creato. Dobbiamo dire ai nostri ragazzi che il rispetto dell’ambiente è rispetto di noi stessi. Dobbiamo insegnare che ciascuno è il costruttore di un mondo che può e deve essere più vivibile.
Ha accennato ai giovani. Cosa si può fare per renderli protagonisti della vita sociale e politica?
Io credo molto nei Forum che stanno nascendo e sono convinta che gli sportelli Informagiovani possano diventare centri propulsivi di cultura e partecipazione. Questi circuiti rappresentano un’apertura alla società civile. Io sono una mamma, per cui ho molto a cuore le possibilità che possono essere offerte ad adolescenti e universitari. Mi auguro che la riforma delle Università consenta finalmente di riconoscere il merito.
Progetti per l’immediato futuro?
Le preannuncio un convegno per il prossimo mese. Per il resto, continuerò a farmi portavoce delle esigenze dei cittadini presso i coordinatori regionali del partito e lavorerò con i Club per essere promotrice di libertà, così come vuole il premier.

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