sabato 11 settembre 2010

Turismo...Prima di contestare la stampa passiamoci la mano sulla coscienza!

Articolo pubblicato sul settimanale "La Mia Penisola"
La pubblicazione della nota di protesta inviata al Sindaco di Sorrento da parte della Thomson per denunciare il "degrado turistico" in cui sembra finita la Città del Tasso, ha provocato una serie di stizzate reazioni da parte di addetti ai lavori, amministratori locali e osservatori sempre refrattari a comprendere le ragioni di un evento o di una denuncia e invece solerti ad accusare la stampa e i giornalisti di aver divulgato la notizia negativa e quindi di essere i responsabili del danno d'immagine che ne deriva alla "Costiera e alla sua perla".
Siamo praticamente alle solite...Col risultato e con l'aggravante che non si fanno seri passi avanti per cambiare, e magari per migliorare, la situazione. Si finisce per alimentare il "pettegolezzo" per il quale nessuno si assume le proprie responsabilità e si pretende l'accondiscendeza da chi, per cultura e per mentalità, è abituato a chiamare le cose per nome e cognome...In fondo trattandosi di business, gli operatori turistici internazionali chiedono conto della scadente qualità che oggi sembrano offrire Sorrento e la Penisola Sorrentina, non solo al turismo inglese.
Praticamente le critiche finiscono col mettere sul banco degli imputati gli operatori, politici e imprenditori ma non solo! Tutti quindi pronti a ribellarsi e a chidere conto non alla fonte critica, ma a chi a quella fonte ha dato voce.
E pure qui siamo alle solite, quelle di un malcostume generalizzato per il quale è il giornalista il principale imputato, non altri. Così non funziona e purtroppo non sembrano rendersene conto politici e imprenditori che continuano ad andare avanti su una strada sbagliata.
Per esempio cominciamo col dare una qualche risposta sull'allarme cosidetto "unabomber" alle spiegge di Meta con qualche caso verificatosi in città o presso qualches struttura alberghiera o ristorativa. Ebbene, a meno che non siamo di fronte ad Al Qaeda, a tutt'oggi gli inquirenti non sembrano ancora venuti a capo di una vicenda che sicuramente ha creato allarme e preoccupazione non solo nei turisti, ma che ha gravemente leso l'immagine di Meta e dell'intera Penisola Sorrentina agli occhi del mondo.
A nostro avviso e stando alle testimonianze e alle opinioni che si raccolgono l'episodio principale dovrebbe essere inquadrato nel contesto dell'area marina metese, nei numerosi interessi che si incontrano e che si scontrano in quest'area dove sicuramente c'è qualcuno che ha cominciato a giocare sporco e duro per assecondare un progetto dai contorni ancora indefiniti. Tutto il resto appartiene allo spirito di emulazione sempre possibile in circostanza del genere, ma è anche funzionale a distrarre gli inquirenti e la pubblica opinione da quella che potrebbe essere la pista vera da seguire.
In secondo luogo ha colpito lo sciopero dei tassisti, con l'aggressione al leader del sindacato locale: cioè altra violenza oltre che rivendicazioni!
Senza parlare di tutto il resto, a cominciare dalla viabilità con fondi stradali dissestati che somigliano a un campo di battaglia piuttosto che a strade della Sorrento-Costiera turistica. Traffico impazzito e pericoloso? E' vero, perchè orami quasi nessun vigile urbano si occupa più di dirigere il traffico in strada e prevalgono gli assassini al volante che sfrecciano anche in pieno centro, mica solo sulle strade periferiche e di collegamento. Mezzi pubblici con autisti costantemente intenti a parlare al telefonino cellulare, o a messaggiare e aggiornare facebook...Queste cose stanno sotto gli occhi di tutti, non solo dei turisti o dei loro agenti e siamo solo alle cose più eclatanti. Se scendiamo nei dettagli il quadro si aggrava e...non di poco!
Si deve perciò rispondere con le azioni, con i provvedimenti e con gli interventi visibili, concreti, risolutivi, percepiti e quindi apprezzati. E' questo il marketing moderno di un territorio attento alle valutazioni dei propri ospiti... altro che spot e manifestazioni di promozione...La promozione la fanno i luoghi e la percezione della loro qualità d'accoglienza, sotto tutti i punti di vista.
Smettiamola una volta per tutte con le markette giornalistico-pubblicitarie che ci leggiamo in casa per deliziarci, mentre all'estero ci va solo il peggio, non solo sulla stampa...Quello riferito dai turisti stessi, abitudine sempre più diffusa e praticamente incontrollabile nell'era dei social network e dei commenti di gradimento sui siti web specializzati. E' lì che prende forma l'immagine della Sorrento reale, quella che vivono e percepiscono gli ospiti, italiani e stranieri, cui nessuno può mettere "bavagli" o la classica "pezza a colore" tanto per esser chiari! Da qui la necessità di un cambio di passo e di strategie nuove e coerenti di cui forse si comincia ad avvertire una presa di coscienza! Se il nuovo Assessore al turismo della Provincia di Napoli alle pregevoli dichiarazioni d'intenti, farà seguire i fatti, allora saremo sulla strada giusta che, ricordiamolo, è lunga e complessa. Per il momento vediamo che cosa siamo in grado di esprimere per controbattere, fatti alla mano, alle critiche, consapevoli del fatto che chi critica e comunque qualcuno che ama e con la critica invoca una risposta...Grazie allora a chi ha espresso un'opinione, anche se dura da digerire, ma diciamoci la verità almeno fra di noi se vogliamo imparare e saper rispondere senza retorica e senza luoghi comuni che nessuno più è disponibile a digerire!

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