NAPOLI - Parlando, sabato, a Napoli, Città del Scienza, alla Conferenza Programmatica del PdL della Campania “Cantiere Napoli”, in qualità di coordinatore della sessione su “Giustizia, Sicurezza e Legalità”, il Sen.
Raffaele Lauro, membro della Commissione Parlamentare Antimafia, ha sottolineato, in apertura, l’esigenza che il Governo e la maggioranza parlamentare affrontino, al più presto, il tema della riforma della giustizia, che non può più attendere. Ha richiamato, poi, nonostante i buoni risultati già conseguiti dal Governo Berlusconi e dalla maggioranza parlamentare (inasprimento delle norme sul 41 bis, sullo scioglimento dei consigli comunali inquinati, sulla confisca dei beni mafiosi e sulla immigrazione clandestina), la “timidezza” del PdL sulla questione criminalità organizzata, timidezza già denunziata, a Palazzo Reale, trattando della questione meridionale come questione nazionale, ed ha affermato che la “questione criminalità organizzata” è preliminare ad ogni discorso programmatico per la Regione Campania, perché condizionante qualunque politica regionale. “Una tale questione – ha precisato Lauro - impone ad un partito nazionale, come il PdL, scelte rigorose in materia di candidati alle elezioni regionale e comunali del 2010, perché è in agguato quella borghesia mafiosa o camorristica, l’estesa zona grigia, pronta, al coperto delle attività professionali, apparentemente lecite, ad intermediare e a fare da ponte tra le istituzioni e la società criminale, a fronte delle grandi risorse finanziarie, nazionale ed europee, a disposizione della Regione”. Interrogandosi anche sul “se esista ancora un’agibilità democratica nelle Regioni del Sud” e ricordando lo studio del CENSIS, all’esame della Commissione Antimafia, Lauro ha proposto un approfondimento del PdL Campania, prima delle elezioni regionali, sulla libertà di impresa in Campania e sulle modalità di riciclaggio del denaro sporco ai diversi livelli dimensionali delle imprese. Manifestando apprezzamento, infine, per come il coordinatore regionale, on. Nicola Cosentino, ha affrontato, nella relazione introduttiva, il tema cruciale della criminalità economica e finanziaria, ha suggerito al candidato, che sarà prescelto per la Presidenza della Regione Campania, di introdurre, nel programma, filtri di legalità, indipendenti dalla burocrazia regionale, per tutti gli appalti, grandi, medi e piccoli, e per tutte le forniture della Regione Campania.
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2 Commenti:
Gentile Blog volete sapere il perchè a Sorrento in PLD non trova pace? Perchè ha un responsabile, il signor Stinga, che non è un capo. Per comandare ci vuole altro, soldi o sponsorizzazioni non servono. Mi spiace che il senatore Lauro acconsente a questo andazzo da vecchia politica. Con osservanza Gino
Per pseudoGino, almeno Giuseppe Stinga caccia i soldi di tasca propria per le sponsorizzazioni, a differenza di un millantatore che si serve di una azienda per elargire contributi che vuole far passare come suoi. Sarebbe bello informarne l'amministratore delegato di quella azienda in che modo vengono comprese le strumentalizzazioni politiche che ne vengono fatte. E poi basta sei ormai diventato ridicolo a scrivere con falsi nomi cercando di crearti consensi a tuo favore, lo vuoi capire che oltre ad essere ignorante per la forma sgrammaticata da quinta elementare con la quale ti esponi, quanto poi prenderà in termini di preferenze prenderà più voti Ninotto il maresciallo che tu..... Povero illuso
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