giovedì 20 maggio 2010

"SANITA' COSTIERA AL COLLASSO": APPELLO DEI SINDACI ALLA REGIONE

SORRENTO - Carenze di personale medico ed infermieristico, fatiscenza delle strutture, inadeguatezza del patrimonio tecnologico.
Sono alcuni dei punti che emergono dalla lettera-denuncia, relativa alla situazione della sanità costiera, inviata stamane dal coordinamento dei sindaci di Massa Lubrense, Sorrento, Sant’Agnello, Piano di Sorrento, Meta e Vico Equense, all'indirizzo del presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro e dei vertici sanitari regionali e della Asl Napoli 3 Sud.Nel chiedere un incontro urgente, i primi cittadini sottolineano nel documento le gravissime carenze di personale, tali da compromettere l’assistenza sanitaria ordinaria e di emergenza dei presidi di Sorrento e di Vico Equense.
Ai due ospedali, si spiega, servirebbero almeno 5 medici anestesisti rianimatori, 2 medici ortopedici, 2 radiologi, un chirurgo, 2 medici di laboratorio o biologi e 42 nuove unità infermieristiche. "Carenze - sottolineano i sindaci - che potrebbero determinare interruzione di pubblico servizio e comunque gravi disservizi per l'utenza. Fondamentale è sottolineare la carenza di medici anestesisti che determinerà, già da questo mese, la sospensione di una guardia anestesiologica prevista per legge".
A tutto ciò, proseguono le righe, si aggiunge una fatiscenza delle strutture sanitarie e delle attrezzature che "ha determinato nel tempo condizioni operative incompatibili con una soddisfacente erogazione dei servizi".
"Va sottolineato che affluiscono ai nostri ospedali e ai servizi territoriali distrettuali, non solo i residenti della penisola sorrentina ma anche della costiera amalfitana, oltre ai turisti che attendono una pronta e quantomeno dignitosa assistenza sanitaria - prosegue la lettera - Da considerare che la conformazione orografica della penisola sorrentina e la criticità dei collegamenti stradali assimilano il nostro territorio più ad una realtà insulare che continentale".
L'esposto si conclude con la richiesta garantire subito il supporto del personale necessario a colmare le attuali carenze "che rendono improbabile la copertura del servizio sia nell’attività ordinaria e a breve di urgenza, se non costringendo a turni impossibili ed illegittimi il personale sanitario, parasanitario e tecnico data l’imminenza della stagione estiva con l’incremento esponenziale di affluenza agli ospedali".

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