mercoledì 11 agosto 2010

Lotta agli evasori fiscali nell'estate 2010 in Costiera. I controlli dell'Agenzia delle Entrate...

Per contrastare l'evasione fiscale di stabilimenti balneari, ristoranti, albergatori, agriturismi, discoteche, l'Agenzia delle Entrate ha dato inizio a una massiccia campagna di controlli diretti a scovare gli evasori parziali o totali di redditi che non producono gettito fiscale. Un danno per le casse dell'erario e per la massa dei contribuenti che paga regolarmente le tasse che, a dispetto di quanto sostenuto dal Governo, restano tra le più elevate dei paesi d'Europa. Questo tipo di evasione è generalizzata perchè la stragrande maggioranza di stabilimenti balneari non emette scontrino fiscale, se non allorquando arriva la "soffiata" di controlli in corso. Lo stesso dicasi per discoteche e centri danzanti dove a fare la parte dei "grandi evasori" sono anche i PR che trattano ingressi e vendite di biglietti totalmente al di fuori di ogni controllo e di ogni imposizione fiscale. Per la GdF basterebbe controllare su FB i maggiori promoter di eventi e serate e risalire così a una categoria di evasori totali che da sempre peraltro gestisce le sorti di locali e centri di ritrovo imponendo le proprie regole. Un settore quindi da sottoporre a un puntuale controllo! Lo stesso dicasi per gli albergatori molti dei quali iniziano proprio in questo periodo la puntuale lamentela sulla crisi e i suoi effetti sui redditi delle loro imprese. Intanto non è così, perchè basta confrontare le presenze, peraltro denunciate all'autorità di polizia, per fare un po' di conti e magari controllare anche con più scrupolosità e competenza i programmi informatici di gestione delle presenze e affari connessi, alcuni dei quali consentono una doppia partita, cioè una completamente in nero, sottratta a qualsiasi controllo, in grado di generare redditi altissimi, tali da permettere la tenuta di barche di milioni di euro a imprenditori che, a fine stagione, magari non pagano neanche la liquidazione al personale dipendente.
Anzi, parecchi di essi la rinviano alla nuova stagione, una vergogna, compensando con l'indennità di disoccupazione che viene contabilizzata ai fini del reddito complessivo del lavoratore stagionale in fase di contrattazione pre-assunzione. Gran parte di ristoranti e bar, per non parlare di pseudo agriturismi, non emettono ricevuta fiscale e pagano in nero il personale ordinario e soprattutto straordinario. Senza considerare quegli scontrini emessi dalla stragrande maggioranza dei commercianti con un valore di 1/3 rispetto al prezzo effettivamente pagato dal consumatore. Ma non finisce qui perchè la lotta all'evasione in località turistiche richiede sofisticati meccanismi di controlli anche sui controllori...Qui però il discorso si fa più complesso e andrà approfondito con maggiori dettagli. Se non è tutto oro quello che luccica...recita l'adagio popolare, è pur anche vero che spesso chi piange.... fotte chi ride!

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