Sant'Agnello, che "casini" con questi gruppi consiliari!
SANT'AGNELLO - Quanti sono i gruppi consiliari a Sant'Agnello all'indomani della soluzione della crisi amministrativa? L'interrogativo è legittimo per tutta una serie di considerazioni e di implicazioni che proveremo a spiegare. I gruppi consiliari sono frutto del risultato delle urne che, nel caso specifico, ha visto in competizione due liste civiche - Libertà e Progresso del sindaco Gianmichele Orlando e Impegno Nascente dello sfidante Antonio Coppola - costituitesi nei rispettivi gruppi consiliari secondo le procedure di legge e di regolamento comunale.
Orlando&Co se hanno dovuto fare un accordo con la minoranza di Antonio Coppola è evidente che non erano del tutto all'altezza del loro compito, per cui hanno sacrificato risorse politico-amministrative interne, anche di forte consistenza elettorale, per ampliare la partecipazione al governo della città all'esponente dell'ex-opposizione che per circa due anni ha brigato tenacemente pur di mettere spalle al muro il Sindaco. E alla fine la montagna ha partorito il topolino con l'assegnazione al neo assessore Udc Antonio Coppola delle deleghe alle pari opportunità e ai servizi demografici...Ma qui davvero rasentiamo il ridicolo! Questo è l'apporto vitale che il neo assessore deve dare all'agonizzante Orlando? A nostro avviso, ma non solo, se qualcosa deve fare l'assessore Coppola, nel rispetto delle deleghe ricevute, è quella di invididuare una donna da far nominare in un esecutivo che non rispetta le legge sulle pari opportunità e quindi si può considerare fuori legge! Sarebbe il massimo del risultato per l'assessore A. Coppola lavorare in tempi stretti per individuare la donna che fa al caso e dimettersi per darle il posto in giunta attuando in pieno la delega e facendole affidare competenze più consistenti e meritevoli di essere gestite per incidere veramente sull'operato dell'amministrazione e far percepire al Paese il significato di una presenza e di un impegno!
E' vero che la politica è ormai una sceneggiata, ma non rendiamola ridicola: il Sindaco indirizzi l'operato dei suoi collaboratori in coerenza con le deleghe affidategli, altrimenti non si capisce perchè uno debba fare l'assessore a dispetto di chi magari ha molti più voti e voglia di lavorare e di incidere realmente sull'amministrazione della cosa pubblica, che poi è il senso della politica che non privilegia l'interesse personale!
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