Emergenza Scuola, l'intervento del Sen. Raffaele Lauro
Dal Sen. Raffaele Lauro riceviamo e volentieri pubblichiamo quest'intervento che fa il punto sull'emergenza-scuola delineata in un nostro post che, a onor del vero, scaturisce da una serie di riflessioni condivise in questi giorni con operatori del mondo della scuola che hanno chiesto di rivolgere per tramite il nostro blog un "accorato appello" a un esponente politico dell'attuale maggioranza di governo. Pertanto ci siamo permessi di sintetizzare il ragionamento che condividiamo e di rivolgerlo al Sen. Lauro che, a nostro avviso, meglio di chiunque è conoscitore della materia e può farsi interprete di un crescente disagio dell'universo scolastico territoriale e italiano e dargli voce, con autorevolezza, nelle sedi istituzionale per cercare di porre rimedio a guasti oggettivi cui, come nel caso del ridimensionamento dei privilegi della "casta", il Sen. Lauro è non solo attento, ma concretamente impegnato.
Solo per un involontario disguido non abbiamo siglato il post che quindi non è assolutamente anonimo. Perciò un ringraziamento ulteriore al Sen. Lauro per il puntuale intervento.
ToDerty
Caro Direttore,
rispondo, in breve, alla lettera aperta di un anonimo lettore, a me rivolta, sulla crisi della scuola italiana e sul taglio "ingiustificato" delle risorse alle istituzioni scolastiche.Una premessa: sarebbe preferibile che queste lettere fossero firmate, affinchè il dialogo possa assumere una funzione propositiva, non di mera denunzia o, addirittura (ma, credo non sia questo il caso!), di provocazione. Per cui, risponderò, in futuro, solo a missive firmate. La lettera, degna della massima attenzione, per il problema che solleva,mescola riflessioni di merito, totalmente condivisibili, ad argomentazioni polemiche, non condivisibili. La scuola merita la massima attenzione da parte dei governi, nazionale e regionali, perchè rappresenta il futuro del Paese: la formazione adeguata della nuova classe dirigente, specie nel Mezzogiorno,condiziona la possibilità di competere sullo scenario globale e di trasformare il Sud da problema nazionale a risorsa nazionale. E' il capitale umano il punto di svolta per vincere le sfide del cambiamento!Questo significa, certamente, risorse adeguate! Ma le risorse vanno rapportate alla qualità e al merito! Altrimenti una crisi permanente della scuola, maturata, da anni, all'insegna dell'appiattimento, del falso egalitarismo e della mancanza di rigore, vanificherebbe l'impiego delle stesse risorse e creerebbe una massa dequalificata di soggetti, condannati ad una disoccupazione permanente. Su questa strategia posso pienamente concordare! Non voglio far mancare un mio giudizio politico. Non ho condiviso e non condivido la marcia indietro sul taglio, prima varato, poi rinnegato, alle oligarchie degli enti locali! Ma, come è noto ai lettori del blog, la mia posizione è ancora più radicale. Se privilegi, benefici e superfetazioni, oramai scandalosi per il sentire comune e per una democrazia, reale e non formale, devono essere eliminati, in un periodo di ristrettezze economiche e finanziarie, che colpiscono indiscriminatamente anche le istituzioni scolastiche, ebbene il taglio deve essere generale, a partire dai vertici dello Stato e delle Istituzioni, non solo politiche, ma anche amministrative. Senza eccezione alcuna! In Italia, sopravvivono caste parassitarie, privilegi postcarica ingiustificati, doppi incarichi e astuzie normative di ogni genere, che sottraggono risorse alla comunità nazionale, a beneficio di pochi. Anche a me viene il voltastomaco a pensare che manchi la carta igienica in una scuola pubblica e che ex-parlamentari godano di benefici costosi anche dopo la fine del loro mandato o che consiglieri di Stato, attraverso la pratica degli arbitrati, aggiungano, al loro già lauto stipendio, altri favolosi compensi (per citare solo due aspetti)!! Potrei fare un elenco interminabile, ma lo spazio non lo consente.Il mio disegno di legge sull'abolizione di tutti i privilegi e di tutti i benefici (per me ormai medioevali!) che ancora permangono, a vantaggio di chi abbia ricoperto una carica pubblica o un incarico amministrativo, costituisce solo un primo atto, ma altri ne seguiranno. Molti, anche in Parlamento, mi considerano un utopista illuso! Può darsi che non lasceranno passare mai questa o altre mie proposte.
Ne prenderò atto e ne trarrò le conseguenze! Se la classe politica, di maggioranza e di opposizione, non porrà rimedio a queste storture, si autodistruggerà e, con essa, metterà a rischio anche la democrazia italiana!
Raffaele Lauro
Senatore della Repubblica
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