SORRENTO - Che cosa bolle in pentola della politica sorrentina sul fronte delle alleanze per le amministrative? Il neo-commissario cittadino del PDL, l'On. Paolo Russo, osserva un atteggiamento prudente su quello che può essere l'esito del suo mandato atto a verificare se sussistono le condizioni oggettive per una ricomposizione interna al centro-destra, oppure si proseguirà sulla strada dello "scontro fratricida" tra le due anime del partito, quella che fa capo a Giuseppe Stinga e quella del sindaco uscente Marco Fiorentino. La prospettiva di offrire al primo cittadino una candidatura regionale trova ragion d'essere esclusivamente nell'ambito di una ricomposizione della frattura interna: diversamente la candidatura regionale di Fiorentino nelle liste del PDL non solo sancirà il riconoscimento del partito all'uomo, ma ne rafforzerà le chance di successo anche sul piano amministrativo visto che sarebbe inspiegabile per il PDL candidare Fiorentino alle regionali e nello stesso tempo a ritrovarselo avversario di Stinga&Co alle amministrative sorrentine. Il nodo da sciogliere sta tutto qua e alla fine Paolo Russo dovrà costrignere Fiorentino a scoprire le carte se non vuole "bruciarsi" in questa "mission impossible" e mettere fuori gioco Stinga e l ostesso Sen. Raffaele Lauro sul cui ruolo nella partita si registrano diverse opinioni a Sorrento. Per Stinga, le cui ambizioni di indossare la casacca di candidato sindaco a questo punto sono più che legittime, si tratterebbe di veder consacrato il suo ruolo di leader politico, ancor prima che amministrativo; resta il problema che Fiorentino dovrebbe fare marcia in dietro su tutto il fronte, ritirare la candidatura di Giuseppe Cuomo, imporre un'alleanza che solo ipoteticamente lo sosterrebbe alle regionali, visto che l'eventuale elezione di Fiorentino in seno al consiglio regionale ne accrescerebbe soltanto il potere sulla futura amministrazione cittadina, chiunque ne sarà il sindaco. E' chiaro che a questo punto della partita per l'uno o per l'altro dei contendenti si prepara il "momento della verità". Se Stinga otterrà la candidatura a sindaco per un centro-destra unificato vorrà dire che Fiorentino non solo avrà ottenuto la candidatura alle regionali, ma posizionerà i suoi uomini candidati al Comune in modo da avere in pugno il prossimo consiglio comunale. Se invece permarranno le divisioni e Stinga e Cuomo dovessero confrontarsi in una lotta fratricida per la poltrona di primo cittadino, allora giocheranno un ruolo fondamentale gli altri leader locali: l'assessore Rosario Fiorentino e il leader della civica "Il Ponte" Mariano Pontecorvo. Sarebbero loro, al ballottaggio, a decidere la vittoria dell'uno o dell'altro contendente, ma solo se il centro-sinistra dovesse finire fuori gioco al primo turno. Il che non è assolutamente detto visto il livello dello scontro interno al centro-destra!
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