Pausa pasquale per Cuomo, poi comizio di ringraziamento e la nomina della giunta

"Illustrissimo Senatore della Repubblica, Carissimo Raffaele,
Ti ringrazio del tuo messaggio. E’ la prima lettera che ricevo come Sindaco della Nostra Città. Sono grato di avermi definito una “forza tranquilla”.
E con questa forza governeremo, in totale trasparenza e nell’interesse di tutti i cittadini. Gli impegni presi in campagna elettorale sono sacrosanti. E pertanto vi sarà un lavoro quotidiano, con l’ascolto di tutti, iniziando ad ascoltare i tuoi suggerimenti e quelli del singolo cittadino.
L’impegno a realizzare il programma dovrà essere la forza della giunta e della maggioranza consiliare che, sono convinto, mi sosterrà lealmente.
Certamente ci sarà con le opposizioni un confronto sereno e costruttivo.
Spero di averti al comizio di ringraziamento che organizzeremo dopo Pasqua, nel rispetto della Settimana di Passione.
Peppino
Per i consiglieri che dovessero essere nominati assessori scatta automaticamente l'incompatibilità a restare in consiglio per cui si potrebbero registrare novità nella composizione dell'assemblea con qualche "ripescaggio eccellente" tra i non eletti. Il problema è più serio di quanto si pensi a prima vista per due ordini di motivi: primo perchè il sindaco ha la necessità di nominare la squadra di assessori che ritiene più funzionale alle sue esigenze e a quelle dell'amministrazione e in questo senso potrebbe avere la necessità anche di sperimentare alcuni assessori o di cambiarli in corso d'opera. Ciò comporta una certa libertà di nomina che non può essere oggettivamente vincolata per l'intero arco dei 5 anni. In secondo luogo un consigliere eletto che si dimette per fare l'assessore intende restarlo per l'intera durata della legislatura: altrimenti corre il rischio di restare fuori dall'assemblea se, per qualsiasi evenienza, dovesse rinunciare o perdere la carica di assessore. Insomma si tratta di una bella grana per tutti, anche perchè è impensabile che un sindaco neo eletto e forte di una solida maggioranza debba vincolarsi da subito e per tutta la legislatura con un esecutivo bloccato. Del resto ci sono anche da soddisfare esigenze di competenze tecnico-professionali che allo stato non sembrano tutte presenti nella compagine consiliare.
Si presume quindi che le forze politiche della maggioranza accompagnino in modo intelligente questo avvio di legislatura consentendo al Sindaco di scegliersi un esecutivo confacente al fabbisogno e supportandolo in consiglio per verificarne l'operatività e l'efficacia d'azione. Diversamente devono mettere in conto il rischio di un turnover cui il Sindaco non può aprioristicamente rinunciare se non al prezzo di mortificare gli interessi propri e della città. Le esperienze della gestione-Fiorentino insegnano e dimostrano come tanti amministratori promossi in giunta dopo essersi dimessi dal consiglio alla fine sono stati mandati a casa dal Sindaco.

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