martedì 17 marzo 2009

De Magistris alle Europee con l'IdV...Allora aveva ragione Dante!

Il magistrato Luigi De Magistris sarà candidato alle Europee con l'Italia dei Valori di Antonio Di Pietro perchè, ha dichiarato lui, "non gli lasciano fare più il suo lavoro", quello cioè del PM.
Così, fatti un po' di calcoli, ha pensato bene di passare armi e bagagli sull'altra sponda, quella della politica ovviamente, cui a suo tempo approdò con clamore, e senza mai darne una reale e convincente spiegazione, proprio l'attuale leader dell'IDV.

Ognuno è ovviamente libero di fare le scelte che ritiene più opportune e quindi anche De Magistris è libero di andare a indossare i panni dell'uomo politico: magari anche di ritrovarsi fianco a fianco in Parlamento con Mastella&C e scherzarci sopra su quanto è accaduto soltanto qualche tempo fa, quando "lavoravano", ma su versanti diversi, non opposti, al servizio del Paese!
Tutto ciò non fa assolutamente bene nè alla magistratura nè alla politica: aumentano soltanto i dubbi e le perplessità anche in chi ha comunque avuto sempre fede nell'azione della giustizia: si rischia di ingenerare un ulteriore disagio, una forte, fortissima diffidenza verso qualunque azione della magistratura.
E allora questo è un altro favore fatto a Berlusconi, proprio da Di Pietro che lo attacca per qualsiasi cosa! Insomma, siamo seri!
Prima di transitare dalla giustizia alla politica, un magistrato dovrebbe essere fuori dalle aule e aver tolto le mani da processi e indagini almeno da cinque anni , essersi occupato di altro, ricostruita un'identità professionale.
Perchè, come non sarebbe certamente gradito un politico che, smessi i panni di parlamentare, tornasse ad indossare la toga, altrettanto dicasi per il magistrato che passa armi e bagali in politica.
Allora è il momento che ognuno torni a fare il proprio lavoro, perchè milioni di italiani che pure incontrano difficoltà serie, che rischiano e perdono il posto di lavoro o che sono vittime di soprusi e di mobbing, quest'alternativa politica non ce l'hanno.
E non creiamo un partito dei Magistrati che già son troppi ad affollare le aule paralementari e non solo: loro devono garantire l'equilibrio dei poteri secondo Costituzione, così come i giornalisti devono garantire la libertà d'informazione, la conoscenza esercitando la critica.
Alla fine invece tutti vogliono fare il mestiere dei proprio avversari o concorrenti, rinunciando a giocare la partita seria della vita di ogni giorno fino a stufarci in tutto e per tutto di quest'Italia che già Dante la chiamava "puttanella".

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