Antonetti (IdV): Libera fruizione delle spiagge a Sorrento
SORRENTO - L'esponente dell'Italia dei Valori segnala al Comune un'altra problematica scottante.
I cittadini sorrentini, ed i turisti, hanno la possibilità di andare in spiaggia scegliendo tra le alternative dell’ingresso agli stabilimenti balneari privati, gestiti in regime di concessione demaniale amministrativa, oppure l’utilizzo delle spiagge libere.
Nella prima ipotesi, come risulta testualmente dalla fonte, pubblica ed ufficiale, del sito web http://www.sorrentoplares.com/documenti/spiagge_sorrentoplares.pdf, il costo per la fruizione dei servizi di ingresso, spogliatoio, lettino ed ombrellone, ammonta mediamente ad euro 18,00 per i non residenti (quindi anche i turisti), ed euro 13,00 per i residenti sorrentini; optando invece per la seconda alternativa, non vi sono spese da sostenere. La scelta, apparentemente semplice, non è in realtà praticabile in ragione della bassissima percentuale di arenile libero rispetto a quello dato in concessione; a voler essere precisi e formali, all’interno del tratto di costa compreso nel Comune di Sorrento la percentuale di arenili liberi è elevata, ma solo se vi si includono le zone rocciose della “Pignatella”, del “Capo di Sorrento”, di “Caporiva” e della “Riviera Massa”, litorali sicuramente splendidi, ma totalmente inaccessibili per tutte le famiglie sorrentine con bambini a seguito.
Comunque esistono, pur nella loro esiguità, porzioni di arenili liberi presso “Marina di Puolo”, “Marina Grande” e “Spiaggia San Francesco”; il dato preoccupante, però, è lo stato qualitativo nel quale le stesse sono mantenute, con totale assenza di ogni tipo di servizio minimo essenziale quali bagni, docce, e quanto altro sia necessario a rendere decorosa la permanenza di coloro i quali, cittadini o turisti, utilizzano la spiaggia pubblica non avendo altre possibilità economiche.Le su esposte considerazioni non devono essere valutate quale critica all’operato dei titolari di stabilimenti balneari, la cui attività costituisce sicuramente risorsa turistica per la penisola sorrentina ed indotto di posti di lavoro, ma un tentativo nella direzione di una migliore regolamentazione dell’utilizzo e della fruizione pubblica della costa sorrentina; è a tutti noto che le concessioni demaniali marittime erano rilasciate, in antichità, a prezzo veramente modico perché la costa fosse tenuta pulita e tutelata dalle invasioni saracene, ma sono passati troppi anni perché non sia evidente a tutti, sorrentini e non, che qualcosa andrebbe rivisto in termini di libera concorrenza e competitività qualitativa in sede di rilascio e/o rinnovo di concessioni demaniali, temporaneità delle stesse, ammontare del canone di concessione, libero accesso alla battigia e realizzazione di opere edilizie sul demanio marittimo.
Tanto esposto, formalmente chiedo allo spettabile Comune di Sorrento ed agli assessorati competenti, di valutare le osservazioni al “Regolamento per la disciplina delle funzioni in materia di demanio marittimo”, approvato con delibera del Consiglio Comunale n. 6 del 6 febbraio 2008, da me redatte, con l’ausilio di tecnici, ed allegate alla presente sotto lettera “A”, che prego di rendere pubbliche, quale Ente istituzionalmente competente, a tutta la cittadinanza.
Giovanni Antonetti
1 Commenti:
Ma come mai i comunicati dell'attento Antonetti non sono pubblicati sul sito www.idvpenisolasorrentina.it ?
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