Massalubrense: in località Crapolla rinvenuta la salamandrina dagli occhiali. Il WWF denuncia il disboscamento in atto.

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Ma la scoperta recente più interessante, e senza ombra di dubbio emblematica dell’enorme e forse irreversibile danno creato con la sparizione del bosco ripariale, è stata l’individuazione di diverse larve della specie Salamandrina tergiditata (salamandrina dagli occhiali) specie tutelata dalla Direttiva Habitat 92/43/CEE in quanto rara ed in via d’estinzione. Tale specie è stata osservata e filmata in stadio larvale nelle residue pozze d’acqua del rivo…le stesse pozze immediatamente prosciugatesi a seguito dell’eliminazione della fascia arborea ripariale. Il taglio degli alberi ha di sicuro alterato le condizioni microclimatiche preesistenti riducendo l’umidità e favorendo il riscaldamento dell’acqua con danno delle specie viventi in esse presenti. Inoltre per consentire l’accesso e le operazioni di taglio sulle sponde del rivo, si è provveduto alla realizzazione di un tracciato sterrato tramite sbancamento di parte della scarpata a monte con colmata del sentiero a valle, con graticciate in legno e pali poggiati sui tronchi degli alberi recisi.
L’enorme quantità di legna ricavata dai tagli è stata rovinosamente gettata nell’alveo del rivo e, a tutt’oggi, grosse cataste di tronchi residui giacciono abbandonate nell’alveo del rivo Iarito assieme a cumuli di ramaglie secche. Tale materiale costituisce di fatto un grave pericolo per il deflusso naturale delle acque. Inoltre i cumuli di rami secchi, fogliame e ramaglie, costituiscono anche un pericolo in caso di incendi, considerando la stagione estiva avanzata e le alte temperature di questi giorni proprio in un’area fortemente soleggiata, esposta a sud e circondata da una importante macchia mediterranea.
“I grossi alberi sono stati tagliati per ricavarne legna ed avere in tal modo un immediato vantaggio economico - dichiara Claudio d’Esposito Presidente del WWF Penisola Sorrentina – senza comprenderne o considerarne l’enorme valore che tali esemplari hanno da vivi…e mi riferisco a quelli che avevano raggiunto o abbondantemente superato il secolo di vita: veri e propri patriarchi arborei, giganti cresciuti in situazioni estreme (su un terreno esposto a sud, soggetto a venti caldi, siccità e incendi). I più grossi incorniciavano l’esile sentiero sterrato, fornendo preziosa ombra e frescura nelle calde giornate assolate; essi erano cresciuti forti e slanciati grazie alla vicinanza delle radici all’acqua del rivo sottostante. Gli alberi facevano parte di una formazione boschiva naturale ed offrivano riparo e cibo ad una moltitudine di animali. Ora al posto degli alberi (di quelli tagliati l’anno scorso) una giungla incolta e impenetrabile di rovi e smilax ha coperto il soprassuolo, un tempo ombreggiato dalle chiome, rendendolo inaccessibile.”
Considerato che l’area in oggetto rientra in area S.I.C. e in territorio sottoposto a vincolo paesistico, l’alveo e le sponde del Rivo Iarito sono soggetti a vincolo idrogeologico, l’Agenzia del Demanio è competente per ogni intervento all’interno dell’alveo del rivo, le disposizioni in materia di taglio boschivo prevedono precise modalità di intervento, il WWF Penisola Sorrentina con nota inviata alla Soprintendenza di Napoli e Provincia, al Corpo Forestale dello Stato di Castellammare, all’Autorità di Bacino Regionale, all’Agenzia del Demanio e all’Assessore all’Ambiente della Regione Campania, ha chiesto di verificare la legittimità dei tagli e delle opere effettuate e di provvedere all’immediato ripristino dello status quo ante dell’alveo del rivo onde scongiurare il protrarsi nel tempo di una situazione di procurato pericolo.
Etichette: politica e ambiente
1 Commenti:
Ben vengano le potature per rinfoltire e incrementare la vegetazione.
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