mercoledì 25 agosto 2010

WWF al sindaco Cuomo: Tuteliamo le querce secolari nel Vallone dei Mulini


SORRENTO - Nel Comune di Sorrento sulla sponda del Vallone dei Mulini si è paventata l’ipotesi di procedere ad operazioni di taglio e/o potatura su alcuni importanti e secolari esemplari arborei della specie Leccio (Quercus ilex) e Roverella (Quercus pubescens).  “Nonostante gli uffici comunali personalmente contattati abbiano negato di essere a conoscenza di qualsiasi intervento e/o progetto a riguardo – dichiara Claudio d’Esposito Presidente del WWF Penisola Sorrentina – abbiamo poi appreso dell’esistenza di un Procedimento Amministrativo (attivato nel giugno scorso proprio dall’Ufficio Ambiente!!!) nei confronti dei proprietari delle alberature che ne intima “la potatura” per paventati motivi di pubblica e privata incolumità”
“…abbiamo quindi fatto richiesta di accesso agli atti dell’intero fascicolo poiché tale procedimento, a prima vista, ci appare generico e semplificativo in quanto farebbe risalire la “situazione di pericolo nell’alveo del Vallone” (già classificato ad alto rischio dall’Autorità di Bacino del Sarno) alla “mancata potatura degli alberi”. Tra l’altro, nel chiedere di intervenire sui Lecci, si farebbe invece riferimento esplicito a piante di Conifere che non sono presenti sul ciglio del vallone ma sono ubicate sufficientemente all’interno, saldamente ancorate nella parte pianeggiante di una proprietà privata e, quindi, non appaiono costituire pericolo per la sponda e l’alveo del Vallone!!!” Il WWF Penisola Sorrentina ha scritto al primo cittadino di Sorrento avv. Giuseppe Cuomo, e per conoscenza alla Soprintendenza di Napoli e Provincia, allo scopo di evitare un ulteriore grave e inutile danneggiamento al patrimonio arboreo e al paesaggio della città di Sorrento, diffidando dall’intervenire sugli esemplari arborei presenti sulla sponda del vallone con modalità e tempi che non diano garanzie scientifiche e certe a riguardo della salute delle piante, dell’impatto paesistico-ambientale e delle condizioni di fragile equilibrio geodinamico del sito.
Il WWF nella nota ha fatto presente che:
“…gli esemplari arborei in questione vegetano da sempre saldamente ancorati con le loro radici fittonanti nel costone tufaceo del Vallone;
- gli alberi proprio per la loro collocazione, sulle sponde delle falesie tufacee a strapiombo, sono cresciuti slanciati verso l’alto a “cercare la luce” e, in una sorta di compensazione meccanica, hanno sviluppato lunghi tronchi robusti ma sufficientemente “elastici” per contrastare eventuali oscillazioni;
- essi appaiono in perfetto stato vegetazionale e non sono presenti e/o visibili fattori di degrado naturali di alcun tipo;
- oltre a costituire un elemento indiscutibile del paesaggio e della geografia dei luoghi, con le loro folte chiome offrono riparo e siti per la nidificazione a numerosi uccelli e contribuiscono a schermare ed ombreggiare le sponde, creando le condizioni più favorevoli al microclima umido ideale per l’habitat di preziose e rare felci;
- inoltre, aldilà dell'indubbio valore estetico paesaggistico, le piante in questione investono un ruolo fondamentale anche nella purificazione dell'aria dall'inquinamento atmosferico da gas di scarico e particelle dannose alla salute (causa di allergie, patologie asmatiche,tumori,etc.) proprio in un punto vicino alla principale arteria stradale d’accesso all’intera cittadina e nei pressi di un frequentatissimo parcheggio auto.
Considerato che nell’aprile del 2006 uno scriteriato ed inutile intervento ai danni degli alberi posti sulla sponda del Vallone dei Mulini, sotto l’Hotel Antiche Mura, già portò alla violenta capitozzatura di diversi alberi e all’eliminazione di altri. Successivamente ai tagli, e a seguito di alcuni giorni di pioggia, si verificò un pericoloso crollo del costone tufaceo proprio sotto l’area dell’intervento. Il deflusso meteorico delle acque “infiltratesi” nelle fessure tufacee fu tra le concause certe del rovinoso distacco della parete tufacea. Per secoli, e fino al momento della loro eliminazione, i grossi lecci avevano provveduto, per “osmosi”, ad assorbire le acque dal terreno ed a rimetterle nell’atmosfera per evaporazione.Giova ricordare che un solo grosso albero riesce ad assorbire oltre 600 litri di acqua al giorno!!!
Inoltre il WWF ha segnalato che:
- l’area in oggetto ricade in zona sottoposta a vincoli paesistici ed idrogeologici;
- il taglio e lo sradicamento di alberi nelle zone paesisticamente vincolate, determinando un'alterazione del territorio, devono essere preventivamente autorizzati dall'autorità competente alla gestione del vincolo;
- il Regolamento per la Tutela del Patrimonio Arboreo in vigore nel Comune di Sorrento vieta le capitozzature;
- violenti tagli di capitozzo hanno di recente interessato i Lecci situati al Porto di Sorrento e nella Villa Comunale, i cui effetti deleteri sono sotto gli occhi di tutti (gli alberi ad estate inoltrata ancora stentano a riformare la chioma!!!);
- oltre al danno estetico/paesaggistico è scientificamente appurato che le vaste ferite delle superfici di taglio degli alberi comporteranno un possibile rischio per attecchimenti di agenti fungini e/o carie, come pure per insetti parassiti;
- un gran numero di Lecci in tutta la Penisola sono gravemente danneggiati per le lesioni provocate dai micidiali insetti “Cerambicidi”, che proprio dalle ferite degli alberi trovano una via facilitata alla deposizione delle uova nel tessuto ligneo!!!
- l’eventuale capitozzatura delle piante oltre ad essere decisamente antiestetica può risultare dannosa per lo stesso sviluppo della pianta;
- abusare della potatura è certamente un errore: essa va effettuata in armonia con le fasi di sviluppo dell'albero, per evitare di devastare o uccidere una pianta con conseguente pericolo per la sua futura stabilità;
- in tutte le piante, radici, fusti e rami sono parti imprescindibili, costituite essenzialmente da tessuti di sostegno, di riserva e di trasporto, qualsiasi evento che danneggi una di queste si ripercuote sulle altre;
…per questi motivi, il WWF ritiene che nessun intervento cesorio sia da operare sulle piante in questione.

Etichette:

0 Commenti:

Posta un commento

Iscriviti a Commenti sul post [Atom]

<< Home page