Lo guerra per il potere nel PDL campano
Perchè il caso-Cosentino (sottosegretario all'economia, coordinatore regionale del PDL campano e aspirante governatore della Campania) sta dilaniando così ferocemente il centro-destra campano con supporti, più o meno dichiarati, di leader nazionali?
Innanziutto ripristiniamo la verità per qualcuno che confonde le idee: la lotta a Cosentino è tutta interna al centro-destra, ovvero alla fazioni che si contendono la leadership e il futuro governo della Campania.
Il centro-sinistra è spettatore di questa faida, per nulla ispiratore nè manovratore, perchè ha le sue belle gatte da pelare e non ha titolo per ingaggiare questioni morali. Per di più non ha interesse ad approfondire il tema ben sapendo quanti inquisiti e sottoposti a indagini della magistratura siedono nei banchi del consiglio regionale e occupano poltrone eccellenti nel sottobosco del governo regionale.
Torniamo a Cosentino: un pentito di camorra lo accusa di collusioni con i Casalesi per affari legati ai rifiuti. Inoltre i suoi familiari sono accusati di intrattenere rapporti con i clan.
Cosentino è di Casal di Principe , ma non basta per suffragare ragionamenti che devono trovare riscontri oggettivi.
Nè si può fare di tutta un'erba un fascio (nessuno sceglie di nascere in un posto), anche se è chiaro che crescere, vivere e operare in una realtà comporta dei rischi, dei prezzi da pagare, dei problemi.
Ma non vale solo per quelli di Casal di Prinicipe!
A scanso di equivoci sicuramente non assumiamo il ruolo di difensori di Cosentino: piuttosto ragionando vogliamo concorrere a capire meglio quanto sta accadendo.
Nel PDL ci sono opposte fazioni che, in nome della politica, si contendono tutto, cioè il controllo del potere.
La stessa cosa avviene nel centro sinistra, ovviamente.
Per questo più che di correnti bisogna parlare di clan partitici.
L'ex On. Alfredo Vito e l'On. Cirino Pomicino, insieme ai fratelli Martusciello, rappresentano l'ala degli sconfitti della "prima guerra" del centro-destra per il controllo del partito che oggi sta nelle mani dei Cosentino, Cesaro, Paolo Russo e Mario Landolfi.
Sono loro che hanno sferrato un attacco frontale a Cosentino, con tutti i mezzi, coinvolgendo nella partita l'On. Italo Bocchino e addirittura l'On. Gianfranco Fini presidente della Camera dei Deputati. Ieri Fini ha dichiarato: "no a mafiosi nelle nostre liste".
Checcè ne pensino e ne dicano fans e sostenitori di Cosentino, la partita la si gioca tutta internamente al centro-destra campano e nazionale.
Per quanto ci riguarda devono valere per Cosentino le stesse regole imposte per Berlusconi: se il pentito che accusa Berlusconi di rapporti con la mafia non è credibile e non bisogna chiedere le dimissioni del Premier, allora e fino a prova contraria bisogna applicare il ragionamento a Cosentino.
Lo dicano chiaro e tondo i sostenitori di Cosentino come stanno le cose: quando il Sottosegretario parla di essere vittima di un "macello mediatico" ha perfettamente ragione: non è possibile che chiunque possa parlare e scrivere di manette pronte a saldarsi ai polsi di chicchessia senza che i Magistrati si siano espressi con atti formali.
Che succederà nel PDL campano e territoriale?
Fino a oggi il centro-destra ha avallato le politiche del centro-sinistra bassoliniano, con spartizioni di sottogoverno e qualcos altro.
Il centro-destra quando avrebbe potuto "commissariare" la Regione Campania con l'approvazione della mozione parlamentare ha fattovenir meno il numero legale salvando Bassolino da una crisi politica ingestibile.
Il Comune di Napoli, dopo arresti e inchieste a 360°, trova sempra la Sindaca Rosa Russo Jervolino saldamente in sella a gestire il palazzo e gli affari, nonostante un'intera classe politica sia stata decimata dalle inchieste della Magistratura.
Allora in Campania, diciamocelo senza peli sulla lingua, tra le due opposte fazioni ci sono accordi e collusioni sfacciate al punto da richidere un commissariamento pluriennale per ripulire la piazza da questo ceto politico globalmente inadeguato.
E così...ho detto tutto!
Etichette: politica e attualità
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