domenica 14 marzo 2010

Comunali a Sorrento, il programma dell'Italia dei Valori con Giovanni Antonetti sindaco

Pubblichiamo il programma per Sorrento della lista dell'Italia dei Valori che candida alla carica di sindaco l'avv. Giovanni Antonetti.

1) Circolazione veicolare.Il traffico urbano nel periodo estivo, causato dall’afflusso degli autobus turistici e dall’assenza, nella maggior parte delle strutture alberghiere, di apposite aree di manovra e sosta per automezzi, nel momento di carico e scarico merci e passeggeri;
una soluzione politica compatta e condivisa, potrebbe portare all’adozione di contromisure quali l’inserzione, in sede di rinnovo delle licenze autorizzative alberghiere in scadenza, e nell’ambito del rilascio a ciascuna struttura turistica del marchio “Ospitalità Italiana”, di nuovi requisiti inerenti gli standards metrici obbligatori per sosta autobus, mediante l’utilizzo di volumetrie altrimenti destinate alla edificazione di ulteriori camere e posti letto, in una direzione programmatica meno quantitativa, ma di certo maggiormente qualitativa, per gli stessi turisti, oltre che per i cittadini.

2) Il parcheggio di auto e motoveicoli.
Il problema dell’ottimizzazione degli spazi adibiti a parcheggio, con la conseguenza della caoticità della viabilità cittadina.
La formula vincente non è di certo quella della creazione di nuovi e mastodontici parcheggi interrati, stridenti con le ristrette superfici della nostra terra e maggiormente congrui a ben altre realtà cittadine, ma quella della:
a) valorizzazione delle aree già esistenti, pubbliche (Parcheggio Correale) e private, già abbondantemente sufficienti,
b) profusione di maggiori sforzi per lo scioglimento dei nodi burocratici e degli aspetti problematici di carattere tecnico-legale inerenti le opere edilizie in corso di realizzazione;
c) concretizzazione di ipotesi collaborazione con i comuni limitrofi, quali, ad esempio, un servizio navetta nei giorni festivi e nei mesi estivi più "caldi" con partenza da Meta o Piano di Sorrento, sino a Sorrento, a partire dalle 19.00 fino alle 3.00.
I primi ci guadagnerebbero in termini economici, Sorrento risolverebbe o quantomeno attenuerebbe il problema del traffico;
d) fondamentale è la sensibilizzazione dei cittadini sorrentini ad una “cultura di area pedonale” che oltre ad interessare il centro storico dovrebbe estendersi sino ai luoghi di intercettazione e parcheggio delle auto, quali via degli Aranci e via Rota

3) La zona balneare.
La “questione spiaggia”, luogo di scontri a volte pretestuosi da ambo le parti politiche contrapposte; risoluzione equa, e volta sia alla tutela del diritto alla pubblica balneazione che alla promozione di nuove realtà imprenditoriali, è rappresentata dall’adozione di un Piano Spiaggia, in cui, a fronte di una esatta individuazione delle “aree destinate alla libera fruizione”, adeguatamente attrezzate ed opportunamente aumentate, siano previsti una serie di incentivi e progetti per il potenziamento qualitativo degli stabilimenti balneari privati già esistenti, in libera concorrenza con eventuali nuove proposte alternativamente produttive.
Il tutto affinché il “mare” a Sorrento non sia appannaggio solo di chi può permettersi l'ingresso ad uno stabilimento a pagamento............

4) La cultura.
La valorizzazione di aree archeologiche di proprietà pubblica (e quindi di gestione comunale), oggi in totale abbandono, quali le ville romane del Capo di Sorrento e di Agrippa Postumo (Spiaggia San Francesco);
l’obiettivo è perseguibile attraverso la ideazione di progetti condivisi con i privati proprietari dei numerosi edifici storici sorrentini (Hotel Tramontano, Hotel Vittoria, Palazzo Marziale, ed Hotel Syrene, per citarne alcuni), tesi alla realizzazione di percorsi culturali che sulla fortunata scia del collaudato modello “Pompei Scavi”, potrebbero creare un filone turistico di interesse unico in Italia, al fine di
- ottenere risultati in termini di immagine, vivacità intellettuale, monitoraggio continuo del territorio,
- creare un ulteriore indotto produttivo e nuovi posti di lavoro,
- continuare in un costante percorso di innalzamento del livello culturale del soggiorno sorrentino, di provenienza nazionale ed internazionale, reso attualmente troppo transitorio, solo di pernottamento e smistamento verso altre località limitrofe, quali Capri, Postano ed Amalfi.
Ed inoltre l’impegno a restituire alla cittadinanza ed alla pubblica fruizione le proprietà immobiliari (villa “Il Sorito” ed il fondo agricolo attualmente adibito a villaggio turistico denominato “Santa Fortunata”, entrambi in via Capo, nonché palazzo “Tasso”, sito nell’omonima piazza) delle “Duchesse di Serracapriola” così come le stesse avevano disposto con testamento.

5) La tutela del marchio di ospitalità alberghiera.
La problematica della mancanza di consorzialità tra gli operatori dei vari settori produttivi locali; tanti giovani imprenditori, singolarmente, già utilizzano in maniera intelligente la rete di comunicazione internet, e presenziano ad i più grandi stands fieristici nazionali, ma consorziati in una reale organizzazione collaborativa, che vada oltre un mero accordo di facciata, li renderebbe molto più competitivi di quanto non lo siano già attualmente.
Tale situazione di empasse può essere superata mediante
- la creazione di sinergie collaborative (sinora mai concretamente realizzate) tra le varie realtà imprenditoriali di punta della Penisola, quali il turismo, l’artigianato, e le attività di servizi ad esse collegate,
- la scoperta ed intrapresa di altre forme di lavoro compatibili con il territorio, quali la pesca turismo, l’escursionismo paesistico-archeologico, la cantieristica,
attività grazie alle quali poter pubblicizzare l’immagine di Sorrento, in Italia ed all’estero, con forza unica ed unitaria, concordando una linea compatta, in luogo di una inutile dispersione di risorse in mille rivoli fiacchi e confliggenti.

6) Lo smaltimento rifiuti.
Il rafforzamento di una politica di sensibilizzazione della comunità alla raccolta differenziata, alla raccolta porta a porta, che ha già raggiunto ottimi livelli, ma soprattutto la concentrazione degli sforzi nella risoluzione del grave problema ecologico sorrentino, quale è il malfunzionamento del depuratore in località Marina Grande.

7) Il Chiostro di San Francesco.
Ritengo non confacente alla originaria destinazione di culto del nostro splendido "Chiostro di San Francesco", l'uso che di esso viene fatto dall'Amministrazione Comunale durante il periodo primaverile, estivo ed in parte anche autunnale.
Quantità "industriali" di matrimoni inglesi, americani e comunque stranieri, con conseguente parcheggio e sosta di autovetture di lusso e di notevoli dimensioni nell'area immediatamente antistante l'ingresso della Chiesa, disturbo della quotidiana quiete spritituale dei "Francescani" ivi dimoranti, sono le cause dell’attuale divergenza di vedute tra il detto Ordine Francescano e l'attuale Amministrazione politica locale per il menzionato "uso marcatamente laico" che del chiostro viene fatto.
Una soluzione proponibile, per far cessare il disaccordo tra i due Enti, ed utile per la cittadinanza intera, potrebbe consistere nella restituzione della gestione del chiostro al Convento, che di contro, lascerebbe al Comune l'organizzazione dei soli eventi artistici (mostre, musica, etc.); suppongo che nessuno rimarrebbe insoddisfatto di fronte ad una simile soluzione, se non coloro i quali sono appagati da questa situazione di monopolio immobilista.

8) La gestione delle nuove risorse della penisola.
Alcune attività socio-economiche quali la struttura adibita a bar all'interno della villa Comunale, l’intero arenile sorrentino, il trenino lillipuziano, il giardino di Parco Ibsen, sono opere invero meritorie per l’immagine della penisola, la cui gestione, però, è stata affidata con poca trasparenza sempre ai “soliti noti”; l’impegno è che nelle prossime sfide (tra le quali spiccano le opere della rinnovata Piazza Veniero, del Parcheggio Correale, la regolamentazione ed aumento dei posti barca all’interno del Porto) le modalità di affidamento gestionale siano a totale "evidenza pubblica", con pari opportunità per tutti coloro i quali, imprenditori o associazione, presentino progetti solidi economicamente, validi da un punto di vista culturale e soprattutto innovativi.

9) No a Sorrento quale luogo di reinvestimento di danaro.
E’ un punto fermo e risoluto, che parte da un appello che proviene da larga parte dei commercianti sorrentini, affinchè la nostra amata cittadina non diventi una vera e propria "lavatrice commerciale" nella quale ripulire i soldi della camorra o di qualsiasi altra organizzazione mafiosa; contro questa “mascherata illegalità” tutti noi dobbiamo fare quadrato, ed anche da questo scaturisce la mia forte diffidenza verso l’idea dei Casinò a Sorrento.
Ed inoltre,
- la questione del controllo in alcune aree, malamente sorvegliate e quindi oggetto di atti vandalici e di microcriminalità (piazza Lauro, piazza della Vittoria, discesa dalla villa Comunale alla Spiaggia di San Francesco),
- la regolamentazione degli esercizi commerciali e della occupazione di suolo pubblico nel centro storico,
- la progettazione di opere pubbliche connotate di reale utilità.

Quelle enunciate sono solo alcune proposte, di certo migliorabili grazie ad un dialogo costruttivo, e non pretestuoso, con chiunque sia interessato al superamento delle nostre problematiche locali, unico e prevalente risultato cui mira quell’insieme di “onesti cittadini” (siano essi orientati, in occasione delle elezioni politiche nazionali, verso lo schieramento di centrodestra o centrosinistra) cui intendo rivolgermi.

Una svolta alla nostra cittadina, cari sorrentini, che dovremmo dare insieme, ascoltando sia le istanze turistico-alberghiere che le esigenza di tutela delle classi socialmente più deboli, in un contesto di promozione e valorizzazione delle bellezze storico paesistiche e dell’immagine della nostra amata terra, affinché essa continui a splendere negli anni a venire, per noi e per i nostri figli, in un progetto di più lunga durata.

Le paure dinanzi ad un progetto così ambizioso, ci sono, ma la tentazione di provarci è forte, spinto dall’entusiasmo dei tanti che mi chiedono di fare politica per un rinnovamento dell’attuale classe dirigente….......da chi, come me, è convinto che a Sorrento, non abbiamo più bisogno di recinti in cui rinchiudere i nostri piccoli egoismi, ma di scelte condivise e pubblicamente espresse!


Per qualsiasi contatto e/o informazione:
1) e-mail:
sorrentoviva@gmail.com
gioantonetti@hotmail.it
2) recapito mobile:
3333906335
3) profilo facebook:
Sorrento Viva

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