mercoledì 14 luglio 2010

Nicola Cosentino si è dimesso da sottosegretario. Carfagna e Mazzoni per la successione alla guida del PDL campano

ROMA - Il colloquio faccia a faccia tra il Premier Silvio Berlusconi e il sottosegretario all'economia Nicola Cosentino ha portato alle dimissioni di quest'ulimo dal governo per disinnescare la bomba della mozione di sfiducia che sarebbe stata discussa mercoledì prossimo alla Camera dei Deputati per decisione del Presidente Gianfranco Fini. Un dibattito che avrebbe potuto portare addirittura al voto a favore delle dimissioni della componente finiana del PDL insieme all'opposizione, eventualità che avrebbe determinato una frattura insanabile nella maggioranza. Berlusconi di fronte all'ipotesi di una sconfitta che avrebbe potuto mettere a rischio la tenuta del governo ha chiesto a Cosentino di dimettersi e il parlamentare coinvolto nello scandalo della P3 e nella costruzione di falsi dossier contro il presidente della regione Campania Stefano Caldoro ha dovuto far buon viso a cattivo gioco e firmare l'atto di dimissioni. Inizia la parabola discendente del potere di questo personaggio discusso sul cui capo pende una richiesta di arresto per associazione camorristica non autorizzata dal Parlamento. La situazione però si sta facendo insostenibile perchè Cosentino si ritrova al centro di un sistema dio potere e di interessi illegali che, come ribadito dalla Ministra Mara Carfagna, è incompatibile con la sua permanenza al Governo e alla guida del PDL campano. Su quest'ultimo punto la scelta del successore di Cosentino sembrerebbe circoscritta proprio alla Carfagna o all'europarlamentare Ermina Mazzoni secondo le ultime indiscrezioni.

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