lunedì 6 settembre 2010

Pollica-Acciaroli, quando un sindaco muore ammazzato!

Il sindaco di Acciaroli Angelo Vassallo
Il brutale agguato camorristico ad Angelo Vassallo, primo cittadino di Pollica-Acciaroli rieletto alla guida della cittadina turistica della provincia salerinitana nella scorsa primavera e assassinato con 9 colpi di pistola l'altra sera mentre rientrava a casa, pone una serie di interrogativi sulle ragioni di un impegno politico, e perciò pubblico, al servizio di una comunità dove i poteri criminali fanno valere le proprie ragioni a colpi di pistola.
Vigliaccamente assassinando un pover'uomo la cui sola colpa potrebbe essere stata quella di aver voluto fare solo il proprio dovere e di aver voluto difendere l'ambiente, il territorio, la propria città dagli interessi criminali che invece quel territorio lo volevano e lo vogliono depredare, contaminare, inquinare per fare i propri sporchi affari. Stamane abbiamo letto su Repubblica Napoli l'intervista al Procuratore di Torre Annunziata Diego Marmo che ha suonato per l'ennesima volta un campanello d'allarme sulle cause del devastante inquinamento ambientale, terrestre e marittino, della nostra fascia costiera e dell'intero golfo di Napoli. Accuse cui mancano soltanto i nomi e cognomi, forse eccellenti, di chi con la scusa di fare l'imprenditore non si fa scrupolo nel non rispettare le regole e di inquinare tutto in dispregio di qualsiasi legge e senza alcuno scrupolo. Responsabilità anche di una politica che non adotta seri provvedimenti per contrastare inquinamento e speculazione ambientale. Così si muore vittima dell'inquinamento, ma così si muore anche vittime sacrificali delle mafie che controllano tutto e tutto condizionano in casa nostra. Così e per questo è morto Vassallo, per difendere quel mare insignito della bandiera blu...
Essere e fare il sindaco oggi può significare anche trovarsi di fronte a un sicario della mafia che ti ammazza mentre ritorni a casa da tua moglie e dai tuoi figli: ti ammazza o perchè non sei stato ai patti, o perchè hai contrastato, con le ragioni della legge e il senso delle istituzioni, chi quella legge e quelle istituzioni ha calpestato o vuole calpestare. Ti ammazza ad Acciaroli, nel salernitano dove nessuno immagina si possa sparare a un sindaco, perchè ciò, si crede, possa avvenire in Calabria o in Sicilia, difficilmente in Campania! Così non è, evidentemente. E' comodo essere e fare il sindaco accondiscendente coi poteri forti, che poi sono quasi sempre anche criminali...E' semplice indossare una fascia senza farne la bandiera della legalità in difesa degli interessi generali...E' retorica parlare da sindaco, se non si è pronti ad essere primi cittadini, non solo negli onori, ma anche negli oneri, fossero anche quelli della prima linea, della trincea contro chi delinque e spara! Le indagini della Magistratura confemeranno o meno le ipotesi che il PM ha formulato evidenziando una frequentazione del Sindaco con i giudici per discutere e forse trovare conforto e sostegno in questa battaglia di civiltà.
Esiste una diffusa e trasversale classe politica che è refrattaria a qualasiasi ragionamento di tutela ambientale, che considera i vincoli ambientali ostacoli da rimuovere assolutamente, con le leggi o con la forza, pur di realizzare affari e comunque business che i regimi vincolistici impediscono o cercano di frenare. Questa classe politica, collusa con un mondo imprenditoriale e professionale spesso a sua volta molto prossimo a quei poteri criminali che dettano legge, con le buone e con le cattive, nei comuni piccoli e grandi, soprattutto (ma non solo) del mezzogiorno d'Italia, va contrastata con ogni mezzo perchè in ballo ci sono gli interessi delle comunità, delle nostre comunità sempre più spesso e sole in balia di interessi criminali che siedono anche in tante pubbliche amministrazioni.
Morire così, alle porte di casa, una sera di fine estate in una cittadina simbolo del turismo meridionale significa molto di più di quello che possiamo leggere nelle cronache di un delitto di provincia.

Riceviamo dal Consigliere Comunale di Sorrento Rosario Fiorentino:

In data odierna ho formalizzato la richiesta al Presidente del Consiglio Comunale di commemmorare il sindaco assassinato in un agguato di stile cammorristico. Sarà anche l'occasione perchè taluni nostri amministratori spieghino i propri rapporti con il consigliere Tommasino ucciso a C.Mare di Stabia.
Rosario Fiorentino

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1 Commenti:

Alle settembre 07, 2010 7:03 AM , Anonymous Rosario Fiorentino ha detto...

In data odierna ho formalizzato la richiesta al Presidente del Consiglio Comunale di commemmorare il sindaco assassinato in un agguato di stile cammorristico. Sarà anche l'occasione perchè taluni nostri amministratori spieghino i propri rapporti con il consigliere Tommasino ucciso a C.Mare di Stabia.

 

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