martedì 21 luglio 2009

Comune di Napoli nel mirino della GdF, ma è pronto ad aprirsi anche un fronte nella Camera di Commercio di Napoli

NAPOLI - La Guardia di Finanza ha perquisito alcune Società di intermediazione finanziaria che hanno svolto operazioni a rischio con Enti locali della Campania. Finanza creativa che avrebbe messo e mette a rischio la tenuta finanziaria dei Comuni coinvolti da queste società legate a filo doppio con spregiudicati personaggi del sottobosco politico in grado di vantare solide amicizie nei Comuni.
L'inchiesta potrebbe approdare a sviluppi clamorosi, ma rappresenta solo la punta di un iceberg che vede il Comune di Napoli tra gli enti che vantano un elevatissimo numero di amministratori inquisiti senza che nessuno si sia veramente posto il problema sull'opportunità di commissariare l'Amministrazione locale. La prossima tappa giudiziaria potrebbe invece interessare la Camera di Commercio di Napoli, commissariata dalla Regione Campania senza che allo stato risulti ancora perfezionato l'iter burocratico, ma con lo sfondo presunti brogli nella rappresentanza dichiarata dalle Organizzazioni datoriali, consumeristiche e sindacali.
Potrebbe aprirsi una vera e propria voragine portando alla luce anche il malgoverno del sistema associazionistico campano dove una vera e propria lobby politico-imprenditoriale-sindacale sembra aver gestito a proprio uso e consumo ingentissime risorse finanziarie nel corso degli anni.
A rischio un Ente camerale che, per numero d'imprese iscritte, è il terzo a livello nazionale dopo Milano e Roma.
Occorrerà far luce anche sul consolidato sistema di potere che vede ormai da un ventennio sempre gli stessi personaggi a occupare posti chiave nell'amministrazione camerale e a gestire migliaia di milioni di euro senza effettivi controlli, al di fuori di una logica di sviluppo e di sostegno reale al sistema socio-economico territoriale. A complicare le cose l'accresciuta conflittualità interna alle Organizzazioni e fra queste la Confcommercio che aspira ad un'alternanza con l'Unione degli Industriali alla guida della Camera.
Ma questa è un'altra storia che avremo tempo per commentare!

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