venerdì 7 agosto 2009

UN PATTO PER LO SVILUPPO DI SORRENTO

La redazione di Agorà nel suo ultimo numero “estivo” da qualche anno intervista l’impegnato manager sorrentino Gaetano Mastellone che nelle sue attuali attività professionali spazia dal settore finanziario a quello turistico alberghiero a quello di studi di settore economici. Abbiamo pertanto posto una serie di domande spazianti a 380°.


L’attuale attenzione del governo al problema sud Italia come lo valuta?
Non è mai troppo tardi! Sono circa quaranta anni che i politici discutono del sud Italia ed il sud resta “povero” ma sempre ricco di malaffare e criminalità. Mi auguro che questo governo ora faccia sul serio. Perché discutere di sud Italia? Il mezzogiorno è il sud d’Europa, il futuro è l’Europa! Basta con le promesse, facciamo i fatti. Ultimamente sento riparlare di Cassa per il Mezzogiorno, mi vengono i brividi! Sviluppo e programmi seri, no all’assistenzialismo.
Sulla politica del turismo nazionale qual è il suo pensiero?
Assolutamente negativo, poche idee e solo tante enunciazioni. La Brambilla deve capire che non bastano i loghi, la Tv, la pubblicità etc. serve un Progetto & Programma sul Turismo fatto da gente capace. Serve anche una politica di supporto, io aiuterei gli albergatori che “innovano” che “danno servizi & qualità” non finanzierei chi invece pensa solo ad aumentare il numero delle camere. La Francia , la Spagna, la Germania, la Grecia con i loro governi stanno realmente dando una mano al settore, in Italia questo non è ancora avvenuto. Sono molto preoccupato e critico con il ministero del Turismo. Per uscire dalla crisi richiedo “qualcosa in piu”, serve uno shock positivo che abbia effetto nel breve periodo, ma che al contempo modernizzi il settore e lo metta strutturalmente in condizione di crescere molto più di prima. La Brambilla ascolti di più gli “imprenditori” e faccia meno uso dei “consigliori”. Mi auguro di poter cambiare idea.
Sul commercio invece che quadro può delineare in Italia ed a Sorrento?
Il quadro è tragicamente tragico! In Italia si soffre, i saldi sono andati malissimo e da settembre assisteremo ad una chiusura drammatica di tanti esercizi e l’artigianato è quasi del tutto sparito. Invoco una riscoperta dell’Università delle mani! Il governo non deve solo pensare alle “grandi cose” faccia attenzione anche all’industria piccola che è stata sempre trainante per il sistema Italia. A Sorrento la situazione è speculare, sicuramente migliore del resto d’Italia in quanto abbiamo il “volano turistico”, nonostante le note problematiche. Ho una grande fiducia per il futuro, in giro c’è più sensibilizzazione e certamente si attueranno nuovi progetti. Bisognerà sì stringere la cinghia anche per quest’inverno ma, con la prossima estate 2010, si ripartirà sicuramente. Ai commercianti sorrentini dico: abbiate fiducia, innovate, investite e fate anche delle scelte merceologiche diverse. Un suggerimento. Un’impresa che a tutti i livelli, dal proprietario fino ai gradini più bassi, agisce seguendo l’emergenza del momento, finisce con il subire le situazioni (lo stress economico negativo) e non riesce a governare il mercato, non è in grado di scegliere la strada da percorrere, non realizza scelte strategiche fondamentali per la crescita e lo sviluppo nel medio lungo periodo. Pensare al domani con ottimismo questa “è la ricetta”. Un suggerimento ancora è per l’unione delle forze. Fate un Super Consiglio Associativo Sorrentino: Ascom, Confesercenti, Confcommercio e Consorzio, insieme per fare di più e meglio.
Lei appartiene al Direttivo congiunto di FI ed AN, come vede il PDL del futuro?
Ho le idee chiare. Unione, condivisione e sviluppo per una Sorrento diversa. Mi auguro che, da settembre, tutte le forze, vecchie e nuove, riconducibili al centro destra si uniscano, seguendo le indicazioni del Partito, in un “nuovo PDL” abbandonando l’ascia di guerra e le posizioni precostituite! Quello che serve è lavorare per la città, punto e a capo. Mi piace sempre ricordare a tutti, me compreso, di fare “dieci passi indietro”!. Sono disponibile ad essere parte attiva per unire le forze, se chiamato. A patto che ci sia un’unica strategia che è lo sviluppo della città.
Ad aprile 2010 ci saranno le elezioni comunali e quelle regionali, qual’è il suo pensiero?
Il mio pensiero è semplice. Il centro destra PDL, quello “nuovo unito”, con gli alleati devono fare un “Patto per Sorrento” ed un “Patto per la Penisola Sorrentina”. Siamo ad una svolta epocale. Abbiamo un valido ed attivo consigliere provinciale come Raffaele Apreda, ora dobbiamo assolutamente avere un consigliere alla regione Campania, magari anche poi assessore. Poi vorrei vedere anche un “deputato” dell’area PDL, magari il consigliere Sagristani: perché no! E’ fondamentale avere risorse sorrentine, “unite”, al comando in difetto vedo diversi problemi all’orizzonte. Il mio candidato ideale alla Regione l’ho già manifestato più volte perché è persona capace politicamente, esperta ed amante del territorio. Il nome? Non ho alcun dubbio che tutti dobbiamo puntare sull’unica persona capace per quel ruolo, l’attuale sindaco di Sorrento Marco Fiorentino. Molti diranno che spesso non ho condiviso le scelte del sindaco, ed allora? Per stimare una persona politicamente mica si può dire o si deve dire sempre di sì! Cerco di essere obiettivo nelle scelte. In caso di una sua eventuale candidatura, sin da oggi, mi impegno personalmente ad aiutarlo anche al di fuori della penisola sorrentina dove ho tantissime conoscenze. Per il comune di Sorrento mi auguro che si faccia una scelta di “qualità e di innovazione” perché bisogna costruire, tutti insieme, la Sorrento del futuro che dia spazio ai cittadini, ai giovani, alle donne, agli anziani ed alle imprese. Un Patto per la Città al fine di avere un grande progetto. Il mio sogno nel cassetto è quello di vedere Sorrento come la Montecarlo del Sud! Chi mi conosce sa che quando parlo .... non sogno, è possibile farlo. Sorrento deve emergere dal torpore, dobbiamo ridare alla città intera, al Turismo, al Commercio ed all’Artigianato una nuova e vivace prospettiva economica che necessariamente deve passare attraverso “il fare”.

ABBIAMO pubblicato questa intervista del dott. Mastellone per una duplice ragione: perchè si tratta dell'unico esponente del PDL sorrentino che è quotidianamente e ininterrottamente impegnato in uno straordinario esercizio comunicativo in materia di economia, turismo e politica locale.
Secondo, perchè seguendone le performance comunicative non possiamo non rilevare, e non ce ne voglia, il suo incredibile dietro front rispetto alle opinioni espresse pubblicamente su Fiorentino&Co, a volte anche sopra le righe, e sugli altri principali attori politici peninsulari.
Oggi invece osannandoli come "salvatori della patria" rinnega quantomeno il suo medesimo pensiero più recente al punto da far pensare a una "resa della ragione" o a una "resa delle armi".
Il che può non costituire un problema...Piuttosto è l'ennesima conferma del male contaggioso di questa stagione dove a chiunque è permesso di dire tutto e il contrario di tutto senza che nessuno gliene renda almeno conto.
Stiamo qui liberamente per pensare ed esprimere le note critiche...e lo facciamo anche in questo caso...


Pubblichiamo di seguito la replica del dott. Mastellone:

Egregio Direttore del Blog Politica & Politica in Penisola perché dovrei “arrabbiarmi” con Lei per quello che ha scritto? Anzi la ringrazio perché mi fornisce un’assist per chiarire meglio la mia posizione che è sempre la stessa: ho le mie idee, le porto avanti, attendo gli eventi futuri che purtroppo non dipendono solo da me, critico quando c’è da criticare ed applaudo quando c’è da applaudire. Ovviamente non ho affatto il dono dell’onnipotenza e faccio anche io tanti errori di valutazione, ma sempre in buona fede e con il solo interesse che è quello dello sviluppo del paese. Esprimere poi il proprio parere o la propria idea è assolutamente “un diritto” in una società moderna, quindi bene Lei ha fatto a registrare un mio improvviso “dietro-front” che di fatto non esiste assolutamente. Vorrei chiarire quindi che il mio intervento su Agorà non è assolutamente un “riposizionamento” e non osanno nessuno come “salvatore della patria”! Figuriamoci! Ho solo, e semplicemente, detto che il PDL deve essere unito e che la “casa” è aperta a tutti, ovviamente nel rispetto delle regole e delle direttive del partito centrale. Noi desideriamo due “tipi” di politica, quella amministrativa e quella del partito (la politica). Chi lo desidera può partecipare a questo nuovo PDL che sarà un partito senza re o reucci o damigelle o vassalli! Questa è la posizione del partito locale e la posizione del Direttivo capeggiato dall’amico Stinga. E’ anche vero però che bisogna costruire, fare sempre le guerre non serve a nulla! Mio caro Direttore i dietro-front li fanno gli altri non Gaetano Mastellone! Questa è l’unica certezza sulla quale può scommettere e fare “bingo”: la nostra linea strategica è stata ben tracciata e se si ricorda anche nel comizio di Piazza Lauro a Sorrento il Senatore Lauro è stato ben chiaro, ben chiaro è stato il coordinatore cittadino Stinga e ben chiaro lo sono stato io! Se qualcuno farà marcia indietro stia tranquillo che “un secondo dopo” farò una “lettera aperta alla città” perché oggi non si può più scherzare sulla pelle delle imprese, dei cittadini di Sorrento: essi chiedono altro! Di Marco Fiorentino ne ho parlato come candidato alla regione e mi pare che questa posizione del partito sia stata espressa da persona certamente più autorevole e qualificata politicamente del sottoscritto, il Senatore Raffaele Lauro. Posizione che io condivido assolutamente. Per quanto concerne il “nuovo Comune di Sorrento” nell’articolo ho risposto alla domanda in questo modo: ”Per il comune di Sorrento mi auguro che si faccia una scelta di “qualità e di innovazione” perché bisogna costruire, tutti insieme, la Sorrento del futuro che dia spazio ai cittadini, ai giovani, alle donne, agli anziani ed alle imprese. Un Patto per la Città al fine di avere un grande progetto”. Forse il richiedere un “Patto” potrà essere stato fuorviante nell’interpretazione del mio pensiero, ma lo riconfermo quello che serve è lavorare insieme, tutti uniti per il benessere di una città he deve risplendere. Dove sta il passo indietro? Per chiudere desidero chiarire ancora una volta il mio pensiero, e non solo il mio, ma anche quello di tutto il Direttivo di Sorrento FI & AN – PDL, sulle elezioni 2010 di Sorrento. Marco Fiorentino ha concluso il suo “ciclo” nel bene e nel male (è un fatto!) e quindi perché stiamo sempre a parlare di lui? Andiamo oltre! Bisogna costruire un nuovo assetto comunale e secondo lei, caro Direttore, come lo si costruisce con la “guerra” o “con l’unione”? Vogliamo una Sorrento diversa? Allora bisogna mediare, parlare con tutti e trovare un’accordo che “vada oltre il Fiorentino” e, per la prima volta a Sorrento, mi auguro che si attui una politica di “largo respiro” per una città che soffre maledettamente, in difetto precise saranno le responsabilità di “tanti nomi e cognomi”. Assolutamente né io, né gli altri, anche parte di quelli vicini a Fiorentino, accetteranno un nuovo “Sindaco Pupazzo di Fiorentino”. Per chiudere ripeto una frase che ho già scritto tante volte: Sorrento o cambia nei prossimi 10 anni o muore! Grazie per l’accoglienza su questo meraviglioso Blog che “neutralmente” dice e ridice cose e fatti con professionalità e serietà. Gaetano Mastellone.
Sorrento, 8 agosto 2009

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