martedì 4 agosto 2009

Marevivo scrive a Berlusconi che promette interventi sull'inquinamento marino nel Golfo

Roma - Il presidente di Marevivo, Rosalba Giugni, ha incontrato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta. Al centro del faccia a faccia la drammatica situazione in cui versa uno degli angoli piu' belli e famosi d'Italia: il golfo di Napoli. Tutto e' nato, si legge in un comunicato, dalla sollecitazione dell'associazione ambientalista che da 25 anni si batte in difesa del mare: nei giorni scorsi Rosalba Giugni aveva scritto una lettera al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi , denunciando l'emergenza inquinamento delle coste campane e invitandolo a intervenire in tempi rapidi.
Giugni ha chiesto a Letta interventi immediati e decisi, pari a quelli messi in capo per superare l'emergenza rifiuti a Napoli e per avviare la ricostruzione delle zone terremotare d'Abruzzo. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, spiega il comunicato dell'associazione ambientalista, ha assicurato al presidente di Marevivo che a Palazzo Chigi la questione sara' affrontata al piu' presto. Nel territorio di Napoli, penisola sorrentina e isole operano piu' di 1000 stabilimenti balneari, 800 strutture ricettive oltre a ristoranti e ad altri esercizi commerciali di vario genere. Tali attivita' sviluppano un giro economico che va da 1,8 miliardi a 2,2 miliardi di euro all'anno.
Attualmente, oltre alle difficolta' economiche su scala mondiale, una crisi devastante sta investendo il settore turistico-alberghiero che riscontra perdite che vanno dal 15% al 30% arrivando, in alcuni casi anche al 90%. Tra i piu' colpiti da questa crisi ci sono gli stabilimenti balneari che con il loro indotto coprono oltre 15.000 posti di lavoro. ''E' una situazione profondamente complessa e difficile -spiega Giugni- ma per cominciare a vedere uno spiraglio di soluzione e' necessario un forte intervento dello Stato che superi la frammentazione dei poteri locali e sappia affrontare e aggredire risolutamente quelle cause che stanno colpendo a morte una parte del nostro Paese''.

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