L'avevamo anticipato e oggi il quotidiano "
Il Mattino" riporta la notizia dell'inchiesta aperta dalla Procura della Repubblica di Napoli sui "
falsi numeri" della
Federconsumatori di Napoli per concorrere alla conquista di un seggio alla Camera di Commercio. Ma si tratta soltanto della punta di un iceberg...Il problema dei falsi numeri riguarda tutto il mondo della rappresentanza datoriale, sindacale etc...
(Nella foto a sinistra: Rosario Stornaiuolo, presidente di Federconsumatori)
"È questione di numeri e non solo. La Procura di Napoli ha aperto un fascicolo per verificare la regolarità della comunicazione relativa al numero degli iscritti alla Federconsumatori provinciale di Napoli in occasione del rinnovo del Consiglio della Camera di Commercio per l’assegnazione del seggio in rappresentanza del settore delle associazioni di tutela dei consumatori. Tutto nasce da un esposto presentato in Procura il 24 luglio scorso da uno dei componenti del direttivo nazionale per denunciare elenchi di iscritti che sarebbero stati gonfiati ad hoc per assicurarsi un consigliere in seno alla Camera di Commercio. Stando alla denuncia del componente del direttivo nazionale, in vista delle elezioni, nell’agosto 2008 sarebbero stati dichiarati ben 14.132 iscritti (dato aggiornato al 31 dicembre 2007) a fronte dei 2.737 tesserati registrati nel «data base» degli iscritti per la provincia di Napoli e indicati nella documentazione acquisita in sede di commissariamento della Federconsumatori Napoli da parte della presidenza nazionale dell’associazione. Questione di numeri, e non solo: sullo sfondo ci sarebbero forti interessi politici ed economici. «Tale dichiarazione mendace e non veritiera - si legge nell’esposto - ha permesso l’assegnazione del seggio spettante ai consumatori presso la Camera di Commercio di Napoli all’apparentamento composto da Federconsumatori, Adoc e Adiconsum, attualmente in corso di nomina». Le indagini della Procura della Repubblica sono ancora in una fase embrionale e chiariranno i dubbi sollevati dall’esposto. Una denuncia dettagliata, nella quale si indica la precisa numerazione delle tessere inviate dalla Federconsumatori nazionale alle sedi della Campania, con la specifica indicazione per ogni singola provincia. Per ragioni di privacy, gli elenchi degli iscritti sono in possesso della Federconsumatori nazionale e di quella locale, oltre che della Regione Campania. La sede napoletana dell’associazione era già finita nel caos alcuni mesi fa con il commissariamento deciso dai vertici nazionali per «la oggettiva impossibilità di operare concretamente per la tutela dei consumatori». Da qui una serie di ricorsi che ancora pendono dinanzi al collegio dei probiviri. E, infine, la prospettiva di chiudere gli sportelli sotto i portici della Stazione marittima al varco Angioino e spostare l’attività in un’altra sede". VIVIANA LANZA Etichette: da "Il Mattino" del 02 08 2009
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