venerdì 31 luglio 2009

Inchiesta della Procura di Torre Annunziata sul mare della Costiera

SORRENTO - Questa volta l'appello degli esperti non è rimasto un grido inascoltato e la Procura della Repubblica di Torre Annunziata ha avviato un'indagine conoscitiva sul livello di inquinamento marino delle acque costiere alla ricerca delle responsabilità. Non sarà della partita l'Arpac, perchè il Procuratore Diego Marmo non si fida dei dati forniti dall'agenzia regionale ed ha affidato a due super esperti il compito di stilare un rapporto in base al quale saranno adottate le conseguenti giudiziarie. Si tratta del prof. Giancarlo Spezie, oceanografo di Piano di Sorrento, e di Vincenzo Soggiorno ecologo marino. Saranno loro a stilare il rapporto sullo stato di salute del nostro mare nell'interesse della comunità intera. Del resto l'intervista rilasciata dal prof. Spezie al Corriere del Mezzogiorno non poteva passare inosservata, tanto più agli occhi di un uomo attento e sensibile come il Procuratore Marmo.
La loro dovrà essere una lettura attenta e scevra da condizionamenti sui dati per tentare di capire se c'è qualcuno che, su questo problema, bara ai danni della salute pubblica e dell'imamgine turistica della costiera.
Il silenzio degli Amministratori locali su questo argomento, forse più preoccupati di non danneggiare gli interessi degli operatori del settore turistico e marinaro, sono il sintomo di un'indifferenza politica a salvaguardare un interesse generale che, non dimentichiamolo, è sempre superiore e prevalente rispetto ad ogni altro interesse, ancorchè legittimo.
Auspichiamo pertanto che dai Sindaci dei Comuni costieri venga non solo sostegno all'iniziativa della Procura, ma anche fattiva collaborazione per scoprire dove si annidano le maggiori responsabilità di questa gravissima situazione.
Ormai le politiche ambientali costituiscono la versa sfida su cui misurare le capacità di governo dei nostri territori. Una sfida difficile e che spesso si scontra con interessi molto forti e articolati, collusi anche con la malavita oltre che col malaffare di imprenditori senza scrupoli.
La Penisola Sorrentina non può che plaudire a questa ed altre iniziative che tendano a far emergere responsabilità gravissime che spesso si annidano nei meandri della pubblica amministrazione. Su FB l'assessore sorrentino Rosario Fiorentino si è dichiarato pronto a svelare le gravi responsabilità della GORI nella gestione del ciclio delle acque. Una bomba estiva, un'ansia di protagonismo da parte dell'esponente della giunta sorrentina che si dice dovrebbe correre addirittura per la carica di sindaco a Sorrento l'anno venturo? Forse entrambe, sta di fatto che su questi temi di vitale importanza sembra si giocheranno i destini globali della costiera e quindi è d'obbligo la solidarietà a chiunque, Procura e Amministratori, mettano mano a tutelare l'ambiente di quest'area e il suo eccezionale patrimonio naturale.

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