sabato 25 luglio 2009

Sanità, la guerra di Bassolino all'affondo della destra!

Sanità campana in subbuglio...Il commissariamento attuato dal Governo su proposta del Presidente Berlusconi e del Ministro del welfare Sacconi ha scatenato l'ira del Governatore e dei suoi uomini che pensavano di poter procedere liberamente alla nomina dei manager, dei direttori generali che sovrintendono al pianeta sanità.
La sanità campana è un settore allo sfascio sul piano della gestione finanziaria e su quello dell'organizzazione dei servizi: cittadini privati dei diritti essenziali e una classe medica estremamente politicizzata che ha costruito le proprie carriere sulla "fedeltà" ai capi partito e correnti del centro-sinistra. Questa la situazione insieme a un debito incontenibile.
Nonostante il patto di non belligerenza Berlusconi-Bassolino, alla fine il Capo del Governo ha dovuto cedere alle forti pressioni del centro-destra campano e alla decisione del Ministro Tremonti di tagliare le gambe a Bassolino in vista delle prossime elezioni regionali.
A complicare la situazione la quasi-crisi al Comune di Napoli dove la Jervolino non ha più la maggioranza e potrebbe decidere, daccordo col Governatore, di ritirarsi per permettere l'abbinamento elettorale comunale con le regionali dell'anno venturo.
Una partita doppia per la quale il centro-sinistra oggi è ancora in grado di competere e che invece trova impreparato il centro-destra a confrontarsi con l'invincibile armata elettorale di Bassolino&Co.
Ieri in un summit della Giunta a Palazzo Santa Lucia sono state decise le contromosse del Governatore che ha dichiarato guerra al Governo nazionale e si prepara a lanciare la sfida al Presidente proponendosi come il paladino degli interessi del Sud.
Intanto in Regione ci sono "infornate di assunzioni politiche" da portare a termine, milioni di euro di fondi comunitari da investire, incarichi e consulenze da alimentare. Non a caso ieri in soccorso di Bassolino e soprattutto della Jervolino è giunto l'On. Cozzolino che evidentemente a Bruxelles ha poco da fare e quindi è prodigo di sostegno e di conforto al suo clan politico-elettorale in vista della sfida decisiva.
Mai Napoli e la Campania erano finite così in basso e questa volta il rischio di restare al palo, e per molto, è quasi una certezza!

Etichette:

0 Commenti:

Posta un commento

Iscriviti a Commenti sul post [Atom]

<< Home page