giovedì 14 gennaio 2010

Sulle tasse "Il Giornale" e "Libero" all'attacco di Berlusconi!

Le questioni nazionali, cui peraltro abbiamo sempre guardato con attenzione e che riteniamo ne meritino da parte dei nostri affezionati lettori anche più di quelle locali in questo momento, ci confermano di una sincronia tra le nostre considerazioni e quanto sta avvenendo in queste ore. In merito al problema delle tasse, per esempio, oggi i giornali della famiglia Berlusconi ci danno addosso al Premier, con opposte motivazioni, ma ciò la dice lunga su quanto andiamo ragionando.

Vi proponiamo questa lettura, poi torneremo a parlare di fatti territoriali.

Un pasticcio, un grave errore, una scelta che non si capisce. “Il Giornale” di famiglia e l’altrettanto allineato “Libero” stamattina sparano ad alzo zero contro Berlusconi. Lo sbaglio imperdonabile, secondo i fogli di Feltri e Belpietro, è il repentino dietrofront sulla riforma fiscale. Prima annunciata e poi rapidamente rimessa nel cassetto delle buone intenzioni. I titoli: “Il pasticcio delle tasse”, strilla il Giornale, che si chiede in prima pagina perché il premier abbia illuso gli italiani. “Stavolta non ci stiamo”, titola invece Libero, con tanto di commentino acido: “Una giravolta degna di Peppone”. Un sussulto di indipendenza? Oppure un modo indiretto di prendersela con i “rigoristi” del Pdl, Tremonti in prima fila? O, ancora, un’acrobazia per poter dire nei giorni di battaglia che non si prendono ordini da Berlusconi? Il retroscena impazza. Ma di certo, le prime pagine dei due house organ del centrodestra dicono che nell’esecutivo resta aperto un problema grosso come una casa, che solo il movimentismo berlusconiano sulla giustizia riesce – non del tutto – a coprire. Un problema che si chiama politica economica che non c’è, e nemmeno si intuisce all’orizzonte, se per vederla perfino Feltri e Belpietro devono spostare il mirino dalle parti di casa loro.

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