martedì 2 febbraio 2010

Sorrento, tra Stinga e Cuomo spunta il terzo uomo per una candidatura unitaria. Per il partito si parla di Mastellone nuovo coordinatore PDL unito

SORRENTO - La ricomposizione della frattura interna al centro-destra sorrentino rischia di lasciar sul terreno più di una vittima eccellente se dovesse prevalere l'idea - che sta conquistando sostenitori - di mettere fuori gioco i principali contendenti alla carica di sindaco, cioè Giuseppe Stinga e Giuseppe Cuomo. L'On. Paolo Russo, stando alle ultime indiscrezioni, starebbe lavorando a un accordo che farebbe spazio a un terzo candidato sindaco in grado di mettere daccordo le due agguerrite componenti, altrimenti entrambe a rischio di fallire l'obiettivo della vittoria. In questo modo si sarebbe espresso Federico Gargiulo chiedendo a Russo di "tirar fuori il coniglio dal cilindro...". Stinga e forse anche lo stesso Cuomo potrebbero essere capolisti di due formazioni d'area schierando sui du e fronti lo stato maggiore del gruppo uscente con relativi rinforzi che, in una situazione d'accordo, sarebbero pronti a candidarsi. L'obiettivo è infatti quello di aggiudicarsi la vittoria al primo turno e per questo la candidatura di Cuomo, ancorchè in campo, non viene ritenuta in grado di centrare l'obiettivo. Si profilerebbe anche un'intesa sulla gestione del partito affidato a una figura diversa da Stinga (si parla di Gaetano Mastellone) al quale potrebbe essere riconosciuto il ruolo di vice sindaco nella futura amministrazione facendo anche a meno di Rosario Fiorentino. Si sta lavorando alacremente a quest'ipotesi e la novità potrebbe essere rappresentata dalla disponibilità manifestata sia dell'UDC di Pietro Sagristani sia della civica "Il Ponte" di Mariano Pontecorvo a dar via libera all'operazione. La sorpresa è perciò dietro l'angolo, mentre sembrano complicarsi le cose per Marco Fiorentino alle prese con la candidatura alle regionali: il codice del PDL infatti non consente candidature di indagati per cui il sindaco di Sorrento, alle prese col giudizio sulla tragedia del primo maggio, potrebbe veder sfumare la candidatura. Del resto molti big del partito stanno posizionando fedelissimi e parenti nelle diverse liste a sostegno di Stefano Caldoro, circostanza che starebbe provocando la spontanea rinuncia di aspiranti consiglieri regionali.

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1 Commenti:

Alle febbraio 02, 2010 10:44 AM , Anonymous Anonimo ha detto...

Il codice del PDL non consente candidature di indagati?
Proprio sicuri? Magari c'è qualche eccezione...

 

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