giovedì 29 aprile 2010

Sorrento: Antonetti (IdV) a tutto campo...

SORRENTO - L'Italia dei Valori, rappresentata dall'Avv. Giovanni Antonetti, ha inviato la seguente nota sui problemi più scottanti della Città.
"Spett.le Comune di Sorrento.
Sindaco, Giuseppe Cuomo.
Assessore al condono edilizio, Federico Gargiulo.
Ufficio condono edilizio, Francesco Saverio Cannavale.
e p.c. Spett.le Procura della Repubblica di Torre Annunziata.
Procuratore Capo, Dott. Diego Marmo.

La missiva in oggetto, segue le richieste protocollate in data
- 8 aprile (Prot. n. 12.714, avente ad oggetto “Bagni Pubblici e Servizi minimi essenziali per la spiaggia libera San Francesco”),
- 15 aprile 2010 (Prot. n. 13.693, relativa a “Sosta non autorizzata in piazza della Vittoria, via San Francesco e corso Italia” nonchè “Viabilità, in occasione del mercato settimanale nel giorno di martedì, in via san Renato e via Atigliana, ed apposizione di senso unico a regime, in riferimento ai soli pullman, lungo la stessa via Atigliana”), e
- 22 aprile (Prot. n. 14.605, concernente “Raccolta dei rifiuti nel centro storico di Sorrento e nelle periferie”);
risultando odiernamente pervenuta risposta in riferimento alle prime due segnalazioni, mentre, per ciò che concerne le urgenti questioni relative alla terza richiesta, ancora inevasa, si richiama quanto integralmente ivi contenuto quale reiterato invito ad individuare una pronta soluzione.
Si ritiene quindi opportuno segnalare al Comune di Sorrento, ed ai relativi uffici indicati in epigrafe, oltre che alla competente Procura della Repubblica, la seguente problematica, relativa principalmente alle località collinari di Cesarano, Casarlano, Priora e del Capo di Sorrento; questioni attinenti, in via del tutto principale, alla incolumità pubblica e privata dei nostri cittadini, turisti e villeggianti, oltre che alla tutela paesistico-ambientale della nostra penisola.
DISAMINA DELLE PRATICHE DI CONDONO EDILIZO AI SENSI DELLE LEGGI N. 47/1985 E 724/19, E CONTROLLO DEL TERRITORIO IN RIFERIMENTO AL TERZO CONDONO (D.L. 269/2003) ED AL RECENTE DECRETO LEGGE APPROVATO IN DATA 23 APRILE 2010.
L’abusivismo edilizio è una piaga che affligge l’intera Regione Campania, ed in particolare la nostra penisola; le pratiche per il rilascio della concessione edilizia in sanatoria, relative al primo ed al secondo condono, rispettivamente ai sensi delle Leggi 47/1985 e 724/1994, sono giacenti presso i competenti Uffici Comunali da troppo tempo, in parte, e comprensibilmente, a causa della elevata mole di istanze e della carenza di organico, ed in parte ad inspiegabili “motivi politici” di rallentamento.
Il fenomeno dell’attuale edificazione selvaggia, in totale assenza di titoli edilizi abilitativi, dilagante a Sorrento nelle località collinari di Cesarano, Casarlano, Priora e del Capo di Sorrento, va fermamente arginato e sanzionato, per tutelare l’incolumità pubblica e privata dei nostri cittadini, turisti e villeggianti, ed evitare il ripetersi di tragedie come quelle della città di Ischia; è altrettanto necessario, però, dare risposte concrete, immediate e competenti ai nostri cittadini, che pur avendo realizzato abusivamente la loro abitazione, dopo anni di sacrificio, hanno bisogno di conoscere se la domanda di condono, presentata oltre venti anni or sono, sarà accolta o rigettata dal Comune di Sorrento.
La problematica in oggetto, articolata in entrambi i profili indicati, oltre ad essere stata al centro della campagna elettorale per le scorse elezioni comunali sorrentine, è ritornata di stringente attualità in ragione dell’approvazione, da parte del Consiglio dei Ministri, in data 23 aprile 2010 di uno specifico Decreto Legge che, in riferimento alla Regione Campania, sospende le demolizioni sino al mese di giugno 2011 per gli immobili abusivamente edificati entro il 31 marzo del 2003; i limiti fissati da questo decreto, dettati da evidenti ragioni di ordine pubblico, consistono nella inapplicabilità alle aree ad alto rischio idrogeologico, sismico e di esondazione nonchè alle zone sottoposte a vincolo paesistico-ambientale, (l’intera penisola sorrentina), oltre alla esclusione per quelle abitazioni con “cemento non a norma”.
Tanto esposto, formalmente chiedo allo spettabile Comune di Sorrento ed agli Uffici competenti indicati in epigrafe,
di adottare le opportune e necessitate soluzioni al fine di risolvere l’indicato problema, che affligge il territorio sorrentino ed i nostri concittadini, disponendo inoltre misure preventive per rendersi già operativi in previsione della ipotetica applicabilità del menzionato recente Decreto Legge, il tutto seguendo le seguenti obbligate direttive, da attuare in stretta collaborazione con la Procura della Repubblica di Torre Annunziata, da sempre baluardo di legalità nella nostra penisola sorrentina, e con i competenti uffici locali della Polizia Municipale e della Compagnia dell’Arma dei Carabinieri:
a) maggiore attività di controllo, costante e continua, delle aree urbane e collinari, con particolare attenzione a queste ultime, al fine di prevenire e reprimere il fenomeno dell’edificazione selvaggia in assenza di titoli edilizi abilitativi, evitando assolutamente tolleranza nei confronti di immobili costituenti attività speculative;
b) rapida definizione delle domande di condono ai sensi delle Leggi 47/1985 e 724/1994, utilizzando le dovute competenze tecniche, di cui è ampiamente dotato l’Ufficio condono edilizio del Comune di Sorrento, al fine di dare risposte concrete e immediate ai nostri cittadini che attendono da anni di conoscere l’esito delle domande di condono presentate circa venti anni fa;
c) in previsione della imminente applicazione del recente Decreto Legge, ed al fine di contribuire a rendere più efficace l’azione della Procura della Repubblica di Torre Annunziata, svolgere un’unica e massiccia opera di monitoraggio del territorio sorrentino, all’esito della quale sarà realizzata una catalogazione degli immobili abusivi, differenziandoli in base ai seguenti elementi:
- presentazione o meno della domanda di condono e, in quest’ultimo caso, specificando se trattasi di primo (L. 47/1985), secondo (L. 724/1994) o terzo condono (D.L. 269/2003),
- abitazione adibita a prima casa oppure immobile costituente investimento speculativo (seconda od addirittura terza casa),
- manufatto adibito ad attività commerciale costituente unica fonte di reddito per la famiglia dell’imprenditore titolare, ovvero immobile commerciale utilizzato a fine esclusivamente speculativi.
Un’iniziativa utile e necessaria che potrebbe aggiungersi all’ipotesi, già adottata da altre Procure, di nominare lo stesso sindaco come custode giudiziario delle strutture abusive poste sotto sequestro.
In attesa di un positivo ed immediato riscontro, data anche l’urgenza delle questioni prospettate per l’ncolumità pubblica e privata e la tutela paesisticao-ambientale della nostra città di Sorrento, porgo i più sinceri saluti.

Avv. Giovanni Antonetti

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