giovedì 3 settembre 2009

Vico Equense, sulle scuole il Sindaco ha sbagliato!

VICO EQUENSE - La decisione del sindaco Gennaro Cinque di sfrattare le scuole materne in dispregio della sentenza del TAR e di chi alla legge aveva fatto ricorso per tutelare i propri diritti lesi, è sintomatica di una concezione distorta del ruolo e della funzione pubblica. Perchè un Sindaco, cioè un amministratore del bene pubblico, ha come primo dovere di rispettare e di far rispettare le leggi dello Stato e le sentenze ed essere garante di imparzialità nel proprio operato. Non sembra essere il caso del Sindaco di Vico nella circostanza perchè quanto ha fatto è lesivo degli interessi generali, ancorchè questi possono non coincidere con i propri, di uomo e di politico.
Sfidando le regole e anche il buon senso Cinque ha dato l'esempio di tutto ciò che non può e non dev'essere un amministratore pubblico. Non è decisionismo il suo, nè sicumera, bensì arroganza!
Se ha dato mandato ai suoi legali di ricorrere al Consiglio di Stato contro la sentenza del TAR che ha dato ragione ai genitori, avrebbe dovuto attendere l'esito del ricorso, agire secondo diritto e non come se il Comune fosse casa propria.
Sulla scuola, in questo momento, si sta giocando una partita decisiva per la tutela non solo del diritto allo studio e al lavoro, ma degli interessi generali.
La stessa Ministra Gelmini, la cui riforma è stata dichiarata illegittima, si sta accorgendo di aver compiuto un'operazione scellerata e dalle conseguenze devastanti sul piano sociale ed economico e cerca di correre ai ripari...ma la frittata è fatta!
Sarebbe bastato un po' di buon senso a Cinque per capire che commetteva un errore...
Perchè, egregio Sindaco, non ha usato lo stesso decisionismo per abbattere il Mostro di Alimuri?
E' un quesito dalla risposta scontata per chiunque abbia buon senso e la smania di realizzare i project financing la dice lunga sulla sensibilità di un amministratore rispetto ai problemi reali della comunità che amministra.

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