giovedì 11 febbraio 2010

Sorrento, il centro-destra cerca di riunirsi attorno a un candidato sindaco del PDL

SORRENTO - "Si ritira o non si ritira?": il riferimento è a Giuseppe Cuomo,candidato sindaco di una parte del centro-destra sorrentino che, all'indomani dell'ufficializzazione della candidatura alla Regione, nella lisa del PDL, del sindaco uscente Marco Fiorentino potrebbe rappresentare l'ostacolo alla ricomposizione della frattura interna al PDL e nello specifico con l'area che fa capo a Giuseppe Stinga. La candidatura di Cuomo è stata tatticamente voluta da Marco Fiorentino ed è stata ufficializzata alla vigilia dell'ultimo dell'anno con l'intento di portare allo scoperto un PDL che aveva puntato sul coordinatore cittadino, Stinga, quale candidato sindaco dopo una travagliata discussione interna che aveva provocato anche le polemiche dimissioni dal direttivo del PDL di un uomo di punta come Gaetano Mastellone. Una brutta gatta da pelare per il Sen. Raffaele Lauro che nella "sfortunata campagna elettorale provinciale" dell'anno scorso si è impegnato pubblicamente a sostenere la candidatura di Fiorentino alle regionali in cambio del sostegno a Rosellina Russo quale candidata alla Provincia. Un buco nell'acqua visto che Fiorentino ha candidato e fatto eleggere Raffaele Apreda in consiglio provinciale in una lista d'area del centro-destra riuscendo a mettere all'angolo il PDL sorrentino e il suo nuovo corso strenuamente difeso da Stinga, ma nel contempo vittima di un crescente isolamento politico.
Con l'investitura regionale Fiorentino ha vinto il secondo round della sua personalissima partita interna al PDL che gli ha riconosciuto un'oggettiva leadership sul campo, nel contempo mortificando il lavoro profuso in questi anni da Stinga il quale si è fatto carico di mantenere alto il vessillo di Forza Italia prima, e del PDL poi. Come si sa in politica gli sforzi non pagano e oggi Stinga deve far buon viso a cattivo gioco, cioè alla decisione del partito di puntare su Marco Fiorentino che avrebbe addirittura avuto dalla sua, nella trattativa per la candidatura, l'armatore Aponte già presidente della Fondazione Sorrento e interlocutore privilegiato del Premier Silvio Berlusconi.
Al momento la partita nel PDL è chiusa e nelle prossime ore si decideranno le sorti dell'amministrazione cittadina per la quale si sta lavorando a una proposta unitaria del PDL purchè sostenga Fiorentino nell'ascesa regionale.
A questo punto è legittimo chiedersi se Stinga saprà accodarsi o se proseguirà nella sua battaglia per imporre un partito nuovo a Sorrento in grado di mettere da parte il metodo e gli uomini di Fiorentino. Secondo i soliti bene informati Stinga starebbe trattando la "resa politica" con Fiorentino%Co, cioè l'investitura a candidato sindaco del centro destra, sostenuto nell'operazione dal Sen. Lauro. Per Fiorentino si tratterebbe comunque di una resa all'avversario che, per chi lo conosce, non appartiene al personaggio. Ma ve la immaginate una Città di Sorrento guidata da Stinga sindaco e da Rosario Fiorentino vice sindaco? Senza considerare che Sagristani, recuperata l'unione dell'UDC, rivendicherebbe il vice sindacato per Saverio Iaccarino! Insomma siamo all'anno zero di una sfida senza precedenti che, secondo i più, non si risolverà in questa tornata elettorale, considerata una tappa obbligata in vista di un futuro riallineamento cui starebbero già da tempo lavorando Marco Fiorentino e il suo entourage.

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