Passate le elezioni sono riprese le demolizioni...
Premesso che non si intende sposare la causa dell'abusivismo edilizio che resta una delle piaghe sociali più gravi ai danni del territorio e della comunità, resta il fatto che l'impegno dei tanti comitati civici per "frenare le ruspe" è diretto a salvaguardare quello che è stato definito "abusivismo di necessità". E qui sta la differenza tra chi ha perpetrato un abuso per assenza di una programmazione urbanistica e della latitanza delle istituzioni locali e chi invece ne ha approfittato per realizzare delle vere e proprie speculazioni e intende ripararsi sotto l'ombrello della protesta per farla franca.
La "sospensiva" accordata dalle varie Procure per non esasperare il clima elettorale e non turbare partiti e candidati sotto la pressione dell'opinione pubblica, si è tradotta in un nulla di fatto e quasi certamente tutte le promesse del neo presidente della regione Stefano Caldoro e del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi sono destinate a rimanere sulla carta. A meno che i disegni di legge presentati da alcuni Senatori e illustrati in pompa magna in periodo elettorale non vengano portati all'approvazione urgente al fine di affontare organicamente il problema scongiurando le demolizioni già avviate...
La gente potrà toccare con mano e pagare a proprie spese, in questa circostanza, che cosa significa l'impegno politico rispetto alla soluzione di un problema.
Se, per esempio, Berlusconi ha ottenuto il "legittimo impedimento" con la firma del Presidente della Repubblica e il più o meno tacito assenso delle forze politiche, ad eccezione dell'IdV, e quindi non è processabile per i prossimi 18 mesi, non si comprende per quali ragioni tanti cittadini non possano essere interessati da un'analoga sospensiva, di altrettanti 18 mesi, per evitare altri guasti, di far pagare ai più deboli anzicchè agli speculatori colpe diffuse, non solo di chi è responsabile materiale e beneficario dell'abuso edile!
Basterebbe un decreto d'urgenza del Consiglio dei Ministri....
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