Sant'Agnello, il WWF denuncia le nefaste conseguenze delle "potature"


Ed infatti alcune piante “amputate” sono già morte ed altre sono condannate al deperimento!!! Quello che si deve fare quando si pota una pianta è di evitare le cosiddette "capitozzature" e le potature radicali le quali, oltre ad essere decisamente antiestetiche, risultano dannose per lo stesso sviluppo delle piante. Tali indicazioni sono tra l’altro anche contemplate nel “Regolamento d’Uso delle Aree a Verde e per la Tutela del Patrimonio Arboreo” in vigore nel Comune di S.Agnello e che vieta espressamente tale tipologia di intervento.

Abusare della potatura è certamente un errore: essa va effettuata in armonia con le fasi di sviluppo dell'albero, per evitare di devastare o uccidere una pianta.
Ciò premesso e ritenendo che l’intervento di potatura così come operato sulle alberature del comune di S.Agnello abbia comportato un grave danneggiamento degli stessi, il WWF ha chiesto:
- di non eseguire ulteriori potature arboree nei modi già adoperati, contrastanti con il Regolamento Comunale e lesivi di Bellezze naturali secondo quanto definito dall'art.1 sexies della L. 431/85 e dalla L. 1497/39;
- di conoscere con quali finalità, modalità e competenze sia stata effettuata la potatura;
- una volta accertati i danni anche postumi (marciscenze, insorgenze di funghi, carie, cancri corticali, ecc.) l'applicazione di una penale laddove non già previsto dal capitolato d'appalto;
- in accordo con il decreto legislativo 24 febbraio 1997, n° 39 concernente la libertà di accesso alle informazioni in materia di ambiente, copia della delibera di affidamento dell'appalto (o procedura affine) e il relativo regolamento.
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