domenica 6 giugno 2010

Flora Beneduce: "Il paradosso di Bassolino sull'insegnamento della differenziata"

VCO EQUENSE - La dottoressa Flora Beneduce interviene su alcune "scandalose" iniziative finanziate dalla Regione Campania diretta da Bassolino.
Dopo la bomba di Maradona e a’ capa e’ Lavezzi, nella notte di San Silvestro 2009 è arrivato il fuoco d’artificio più pericoloso, quello di Bassolino, con la delibera che ha destinato 662mila euro per insegnare la raccolta differenziata agli stati dei Caraibi: Cuba, Repubblica dominicana e Haiti”. Questo il commento sardonico di Flora Beneduce, coordinatrice dei Club della Libertà della Provincia di Napoli. La regione Campania amministrata da Bassolino, le cui immagini di immondizia accumulate per le strade hanno scandalizzato il mondo, pretendeva di esportare la propria competenza nella raccolta porta a porta. Nello specifico, il decreto dirigenziale, che rientra nell’area generale di coordinamento del settore sviluppo economico, ha come titolo “Impegno risorse per cofinanziamento progetto europeo Caribbean sustainable waste management for a better life”,tradotto “Gestione delle politiche ecosostenibili ai Caraibi per migliorare la qualità della vita”. Si tratta di una misura a favore di paesi svantaggiati che rientra nel piano regionale Paser, per promuovere il sistema produttivo su scala nazionale e internazionale. Questo piano, come ricorda l’articolista del Corriere del Mezzogiorno, Alessandro Chetta, è al centro di infuocate polemiche per le consulenze. “Un paradosso che va oltre i confini del ridicolo, anche se ormai eravamo assuefatti agli scandali legati all’ex governatore, con le sue clientele e i suoi provvedimenti scellerati – dice Flora Beneduce -. Chissà cosa altro salterà fuori. Intanto noi dei Club ringraziamo il presidente della Regione, Stefano Caldoro, per l’impegno profuso in questi mesi. Confidiamo che la sua giunta riesca a smascherare e revocare tutti gli impegni di spesa che gravano su noi cittadini. La sua azione di governo ci sta restituendo dignità”.

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