sabato 12 giugno 2010

Ma Coppola continua a copiare...Un malcostume reiterato che rende "colpevole" l'autore e chi gli consente di continuare indisturbato!

SANT'AGNELLO - Nessuno ci crederà, ma l'Assessore alle Pari Opportunità Antonio Coppola ha continuato imperterrito a pubblicare le sue "false rubriche sanitarie" sul quotidiano Metropolis nonostante sia stato scoperto: cioè sono copiate letteralmente da siti internet anche molto importanti (es. www.dica33.it). Basta infatti passare in rassegna gli articoli pubblicati questa settimana - come ci ha fatto notare un attento lettore - per rendersi conto che ormai non c'è più alcun pudore nel perseverare in comportamenti scorretti e lesivi anche dell'immagine personale e professionale.
Dopo la nostra segnalazione e la "pezza a colore" che il quotidiano ha cercato di mettere per mascherare il grossolano errore che ha disvelato il mistero dell'onniscienza sanitaria del Dr. Antonio Coppola, imperterrito lo stesso quotidiano, violando in questo caso scientemente le regole deontologiche della professione oltre quelle del copyright, ha continuato a pubblicare i presunti articoli a firma del Dr. Coppola che noti siti internet di settore sanitario pubblicano con tanto di firma degli autori, siano essi giornalisti o sanitari. In più spacciandoli come "risposte ai lettori", il che è ancora più grave e vergognoso, sotto tutti i punti di vista.
Se l'autore e il quotidiano in questione a questo punto perseverano nell'errore e, scusate, nella presa in giro dei loro lettori, non si comprende quale possa essere l'affidabilità del Coppola-politico perchè è chiaro anche alle pietre della strada che questa persona non ha alcuna remora ad appropriarsi di qualunque cosa possa ritornargli utile pur di soddisfare la sua mania di visibilità e protagonismo!
Quanto accade non trova alcuna giustificazione plausibile...Bene farebbero gli Ordini professionali dei Medici e dei Giornalisti, ad esaminare il caso e ad adottare provvedimenti coerenti a carico di tutti gli attori di questa "sceneggiata".
Abbiamo ricevuto decine di e-mail su questo argomento e non le abbiamo pubblicate solo perchè molte contenevano dettagli e riferimenti di tipo personale, oltre che professionale, che non potremmo verificare.
Il blog, è bene ricordarlo, è solo un luogo dove ragionare e riflettere, senza censure o vincoli, su tanti argomenti che la cosiddetta stampa ufficiale non tratta per interessi di bottega. Rinviamo perciò la pubblicazione al riscontro dei fatti che, intanto, abbiamo intrapreso grazie alla rete dei nostri collaboratori che spontaneamente concorrono ad aggiornare questo sito.

3 Commenti:

Alle giugno 24, 2010 2:01 PM , Blogger Danilo De Riso ha detto...

non c'è bisogno di essere "attenti lettori" per verificare ciò che ormai è prassi comune nei giornali come nei blog come nei siti, di copiare pedissequamente contenuti da una parte all'altra senza citarne la fonte con il risultato che alla fine spesso non si capisce nemmeno più quale sia quella originale.
Ma è pacifico che una notizia faccia "più notizia" se viene indefinitamente copiata da tanti giornali. La sostanza resta la stessa, è compito del giornalista poi vagliare le fonti e proporre il contenuto in forma uguale o diversa ma senza cambiarne il significato intrinseco, seguendo la propria deontologia professionale e facendosi pilotare dal buon senso. La notizia non ha copyright, semmai può avere un'esclusiva ma è un concetto che lascia il tempo che trova, negli "interessi di bottega" che tu citi.
Un medico, quando ti diagnostica una febbre, non è certo un impostore che ha copiato da qualcun altro una informazione protetta da copyright. Ha studiato ed è in grado di dirti che hai la febbre, e lo ha letto dai libri, cioè ha attinto da informazioni già scritte da qualcun altro per aiutarti a guarire dalla tua malattia.
La rubrica medica va intesa in questo modo. Un medico attinge ad informazioni su cose che ovviamente già conosce, le legge, le vaglia, ne verifica l'attendibilità e magari le pone anche in forma dialogica (le 'risposte ai lettori' di cui tu tanto ti scandalizzi) per renderle più facilmente assimilabili al target cui la rubrica è destinata.
Ma anche in questo caso si tratta di NOTIZIE, non di contenuti coperti da copyright, e chi parla di detenere il copyright su cose così importanti come le informazioni e le scoperte mediche, che devono essere dominio DI TUTTI, è solo uno che ha studiato medicina per il proprio interesse non certo per quello altrui e meriterebbe di lasciare il posto a qualcun'altro. Magari appunto a chi, IN TOTALE OTTEMPERANZA DELLE PROPRIE REGOLE DEONTOLOGICHE, impegna la sua giornata in una sala rianimazione per ridare la vita a pazienti clinicamente morti o dati già per spacciati e ALTRESI’ cura una rubrica di DIVULGAZIONE GRATUITA di contenuti medici per far si che il numero dei suoi ed altrui pazienti... non cresca!!!.
1/3 (segue)

 
Alle giugno 24, 2010 2:01 PM , Blogger Danilo De Riso ha detto...

2/3 (continua)
Io so già, e anche bene, che se prendo l’aspirina in dosi eccessive corro gravi rischi, e non c’è certo bisogno che me lo dica Antonio Coppola o Luigi Veronesi o Barnard… ma mi fa piacere sapere che posso trovare sul mio quotidiano, oltre la notizia o il gossip del giorno, anche un medico che tratta il tema che ricordiamo è e resterà sempre il più importante della vita quotidiana: La salute pubblica. Che mi importa se le parole le ha prese da “dica 33” o “dica 34”.... E tutto questo non mi sembra affatto una presa in giro dei lettori.
Inoltre c’è da precisare che non esiste alcuna onniscienza sanitaria come quella che tu citi, caro Derty: le argomentazioni esposte nella rubrica fanno parte del bagaglio culturale di ogni medico, ma evidentemente, come tanti, non ti sei reso ancora conto che un LAUREATO IN MEDICINA prima di poter arrivare a lavorare in un ospedale si è fatto nella sua giovinezza il cosiddetto ‘mazzo così’. Non come qualche giornalista magari anche ‘freelance’ che non sa nemmeno scrivere bene in italiano e si atteggia a voler diventare o ancor peggio a voler essere, il paladino dell’informazione locale o nazionale o riveste incarichi importanti immeritati nei vari media.
(segue)

 
Alle giugno 24, 2010 2:06 PM , Blogger Danilo De Riso ha detto...

3/3 (segue)
Per quanto riguarda le successive e ‘geniali’ asserzioni che tu, caro Derty, evinci riguardo l’affidabilità del Coppola politico, non mi pronuncio in quanto non ho né le conoscenze né dati attendibili per poter iniziare una civile discussione, ma pur rispettando doverosamente il tuo parere ho anche il dovere di manifestare l’impressione, considerando gli innumerevoli articoli di questo blog che hanno come fine unico quello di dissacrare e sistematicamente (e gratuitamente) denigrare la figura di Antonio Coppola, che l’intervento che sto commentando sia l’ennesima prova inconfutabile che anche tu, che tra l’altro ci metti il blog ma non ci metti né la faccia né la tua vera identità, non abbia alcuna remora ad approfittare di qualunque cosa possa ritornarti utile pur di soddisfare il suddetto obiettivo manifestando una mania di visibilità e protagonismo che non ha eguali. E siccome, usando le tue stesse parole, “Quanto accade non trova alcuna giustificazione plausibile” bene faresti secondo me - e non è certo una minaccia, lungi da me, ma ritengo un ovvio consiglio - ad indirizzare i tuoi “strali” da qualche altra parte prima che a furia di criticare a destra e a manca sempre la stessa persona, qualcuno pensi bene di adire le vie legali per risolvere questo problema in modo da, ma stavolta efficacemente, “esaminare il caso e adottare provvedimenti coerenti a carico di tutti gli attori di questa sceneggiata”. Soprattutto dopo aver letto il titolo dell’ultimo articolo pubblicato oggi 24/6 sulla nuova composizione della giunta dove non risparmi ancora una volta un raccapricciante lapidario inutile e a dir poco stucchevole “Fuori Antonio Coppola” che la dice tutta.

In ogni caso grazie infinite per lo spazio ed il servizio sicuramente utile che offri ai lettori del tuo blog.
(fine commento)

 

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