martedì 17 febbraio 2009

Quale futuro per il Belpaese...con tutta la Costiera!


La sconfitta elettorale del PD alle regionali in Sardegna ha aperto la strada alla resa dei conti nel Partito di Walter Weltroni nato dal "matrimonio" tra ex-comunisti ed ex-democristiani mentre nel centro-destra si celebra la vittoria, straordinaria, del Cavaliere-Gladiatore.
In tutte e due le case, politiche si intende, in queste ore si ragiona sul responso delle urne e sulle più o meno implicite conseguenze che ne possono derivare.
E non c'è da stare allegri, nè sull'uno nè sull'altro fronte.
Il PD è sconfitto e pronto per la sepoltura che, presumibilmente avverrà alla prossima tornata elettorale, quella Europea in abbinamento con le amministrative (provinciali e comunali).
Il progetto politico è fallito, con esso si è consumata l'ipotesi di una formazione politica moderna, ma del tutto inadeguata a confrontarsi con la "corazzata berlusconiana" per i soliti e ben noti motivi.
Primo fra tutti la perenne rissosità interna a quest'area dove al protagonismo politico dei più non corrisponde un altrettanto protagonismo sociale e imprenditoriale in grado di sintonizzarsi con il ventre molle del Paese.
Cade il PD, sconfitto da un Gladiatore incontenibile, pervasivo, determinato e incondizionabile, cadono una dopo l'altra le residue resistenze di un elettorato di centro-sinistra senza motivazioni, incapace di ritrovare il senso di un ragionamento che, a conti fatti, potrebbe essere più semplice di quanto si immagini se soltanto si decidesse a interpretare tutto quello che non può e non deve appartenere a una vera classe dirigente di centro-sinistra. Poichè non è così e nel centro-sinistra sono più "casta" che nel centro-destra, il gioco è fatto, il consenso scema e con esso i voti.
Con tanta più amarezza perchè non c'è nulla, proprio nulla cui appigliarsi.
Veltroni ha fatto bene a rassegnare le dimissioni da segretario: meglio ancora se affiderà a un confronto serio, aperto e impudico la riflessione sul futuro non già del PD, ma del centro-sinistra italiano lasciando che emerga, se ancora c'è, una novità in una fascia d'età tra i 40 e i 50 anni, quella giusta per guidare un'area politica comunque consistente e importante. E smetterla di pensare a vivere solo e unicamente di politica perchè la gente, quella vera e perbene, non ne può più visto che tanti continuano ad alimentarsi soltanto presso le cassi comuni dello Stato.
Nel centro-destra, cioè nel PDL o che dir si voglia, oggi si brinda e si brinderà, Dio volendo, anche a giugno: è scontato!
Ma in cuor loro molti o tutti coloro che hanno ruoli e responsabilità politiche ed istituzionali sanno che i propri destini sono strettamente connessi a quelli del Gladiatore senza il quale quest'area è destinata ad implodere peggio che il centro-sinistra e molto prima. (Basta guardare e capire quello che sta succedendo in Regione Campania, con le debite proporzioni, per comprendere la situazione).
E' questione di leadership e di potere, di denaro e di fascino intriso di suggestione con misto d'invidia per il Gladiatore quella che ne fa un invincibile, insostituibile e unico leader del centro-destra.
Allora la crisi di oggi, gravissima e dagli esiti imprevedibili, può risolversi nella rinascita di domani, anche entro le prossime politiche per un centro-sinistra che si spolveri di dosso la casta, che parli ai giovani come agli over 40 senza lavoro, coi fatti e costruendo programmi tra la gente e per la gente, riscoprendo il contatto porta a porta, persona per persona per toccare con mano i drammi veri della quotidiana violenza che subiscono milioni di persone, spesso in silenzio.
Perchè quando la crisi avrà toccato il fondo cambieranno gli scenari, sociali ed economici, ma anche politici e il rischio di una nuova, sanguinosa stagione di violenza è serio e può produrre effetti devastanti per la nostra democrazia ogni giorno più a rischio. E sembriamo non accorgercene inebriati di grande fratello e festival sanremese!
Allora è il momento di un progetto trasversale tra questi due schieramenti per fronteggiare l'inevitabile vuoto che ne deriverà a tutti i livelli: soltanto gli uomini saggi, giusti, coerenti e resistenti possono farsi carico di salvare questa nostra malandata repubblica, quella che ancora permette a tanti, a tutti i livelli, di mangiare e di rubare su tutto quanto hanno in mano del...bene comune!
A buon intenditor poche parole...
Il vuoto che Berlusconi inevitabilmente lascerà, a un certo punto, sarà ancora più pericoloso per gli scontri che sarà in grado di animare tra i suoi non pari.
E allora non è il momento di fare i tifosi, ma di riflettere, per davvero e con preoccupazione: ché la festa, quella vera dove tutti ballano, e come ballano, non è ancora cominciata!
E...che ci azzecca? direbbe un Di Pietro, tutto questo con un blog sulla politica peninsulare che pure qualche prurito sembra aver suscitato?
Ci azzecca...ci azzecca...Perchè la Penisola mica sta in Paraguay!
E ancora si deve riprendere dalla crisi di rappresentanza politica successiva agli anni 80-90 quando, pur tra mille contrasti, polemiche e contraddizioni, sugli scenari locali e nazionali cavalcavano uomini di peso in ogni caso.
In confronto a quelli di oggi, erano semplicemente giganti!
Nulla togliendo, tanto più l'onore, a tutti gli investiti dal popolo sovrano sull'uno o sull'altro fronte assisi e pur sempre con qualche fisiologica eccezione ci chiediamo: ma quali garanzie ci offrono questa gente, rispetto a questi scenari, per quello che fanno e dicono, o che non fanno o non dicono, o che fanno per loro e solo per i loro entourage?
Tutto qui...tanto, sempre e solo per riflettere in compagnia dell'unico lettore o visitatore di blog... e altri media non allineati!

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