sabato 9 maggio 2009

Ma i giochi elettorali non sono fatti! Nel PDL la candidatura di Rosellina vacilla nei commenti degli addetti ai lavori

SORRENTO - La candidatura dell'ex presidente della Provincia di Napoli, Rosa Russo alias Rosellina, ha lacerato il PDL della costiera sorrentina.
Neanche 24 ore sono passate dalla notizia e poche dalla presentazione delle liste che sono piovuti commenti da ogni parte sulla scelta operata dal PDL per derimere il braccio di ferro tra Giuseppe Stinga e Marco Fiorentino. Ma procediamo con ordine. Da mesi Stinga e Fiorentino si contrappongono per stabilire la leadership nel PDL nato dalla fusione tra Forza Italia ed AN.
Il Sindaco di Sorrento vanta buoni rapporti con l'On. Luigi Cesaro, designato alla presidenza della Provincia di Napoli e fino all'ultimo minuto ha puntato su di lui per ottenere la candidatura nel collegio di Sorrento-Capri. Addirittura Fiorentino ha aperto sedi di comitati elettorali e assoldati i primi collaboratori per una campagna elettorale che l'avrebbe dovuto proporre al rango di nuovo leader del PDL in Penisola Sorrentina. Ma Fiorentino non ha fatto i conti con un'accoppiata vincente e soprattutto determinata: il coordinatore locale del partito, Giuseppe Stinga, e il Sen. Raffaele Lauro, entrambi protagonisti della rinascita del partito dopo l'abbandono di Fiorentino e il suo passaggio nell'Udeur mastelliano.
Qui si cementa un'alleanza politica strategica che porterà Stinga a farsi carico della rinascita del partito in un contesto difficile soprattutto per la presenza di Fiorentino quale sindaco della città di Sorrento. Ma Stinga è determinato, sa il fatto suo, apre il partito a energie nuove, cambia il modo di far politica, invoca collegialità, trasparenza, partecipazione, gestione democratica e confronto su temi sociali, economici e culturali. Un'operazione che raccoglie consensi e apre nuovi orizzonti a un partito altrimenti senza prospettive. In questo contesto Fiorentino non riesce a percepire la novità che emerge, il modo nuovo di intendere la politica, a star dietro al movimentismo di Stinga: un raccordo puntuale, incessante col partito, da Napoli a Roma fino a Sorrento accredita Stinga come il politico emergente del centro-destra sorrentino e peninsulare. Fiorentino sottovaluta tutto e troppo, pensando di avere frecce in una faretra vuota! Inizia il braccio di ferro cui neanche l'On. Cesaro riesce a resistere perchè la "prepotenza" politica di Fiorentino rischia di annullare tutto il lavoro svolto da Stinga e che sta cominciando a dar buoni frutti. Il fatto che poi il Sindaco intenda assurgere alla Provincia per gestire col potere assoluto anche le amminsitrative sorrentine dell'anno venturo, sono la goccia che fa traboccare il vaso. Qui si instaura una vera e propria dittatura politica e amministrativa, hanno pensanto gli Stinga, i Lauro e compagni. Bisogna fermare Fiorentino e ostacolarne il progetto. Così prende corpo la controffensiva giocata abilmente da tutti i protagonisti tra Sorrento, Napoli e Roma. Il via vai di Stinga scuote l'ambiente e le notizie sul malessere che provocherebbe la designazione di Fiorentino alla Provincia arrivano addirittura all'attenzione del Presidente del PDL e del Consiglio Silvio Berlusconi. Nella sua fatidica venuta a Napoli di qualche giorno fa con le polemiche scaturite dalla sua partecipazione alla festa della porticese Noemi, il Presidente partecipa a un summit sulle candidature del PDL in Campania e derime la questione. Fiorentino non può essere candidato, non rompiamo il partito candidando Stinga anche se lo merita, ci diano un nome di garanzia e chiudiamo la vicenda sorrentina.
Così nasce la candidatura di Rosellina da sempre schierata col gruppo di Stinga il quale vince ma non stravince, dimostrando così di aver assimilato bene le lezioni della politica e di essere il nuovo leader del partito a Sorrento.
Fiorentino incassa la sonora sconfitta, si convince che col PDL ha chiuso, tenta di candidare in quota "Lista Cesaro" il fedele Raffaele Apreda, ma si mette subito a lavoro per costruire il suo nuovo percorso politico sempre più distante da un PDL che ne ha mortificato le ambizioni politiche.
Ora si tratta di capire se la scelta di Rosellina è in grado di tradursi in successo elettorale con la sua elezione alla Provincia.
E qui le note si fanno dolenti perchè le reazioni alla mancata candidatura di Fiorentino non si son fatte attendere. Massalubrense è in rivolta, solo il Sindaco Leone Gargiulo sarebbe impegnato a sostenere Rosellina e quindi a contarsi sul campo con amici ed avversari che bocciano sonoramente la mancata candidatura di Fiorentino.
A Sorrento il Sindaco metterà in moto una macchina infernale per mortificare la Russo col rischio di vanificarne il successo elettorale.
A Capri ed Anacapri la farà da padrone il candidato della lista Cesaro per cui l'isola diventa off limits per Rosellina, mentre a Sant'Agnello è Antonino Castellano, che aveva sottoscritto un documento a sostegno della candidatura di Fiorentino, a dichiararsi scettico sulla scelta operata dal partito.
A Piano di Sorrento l'Amministrazione dovrebbe schierarsi compatta attorno alla concittadina ed ex presidente della Provincia, ma nell'amministrazione di Giovanni Ruggiero gli interessi sono contrastanti e la Signora rischia di non coagulare attorno a sè quella base di grandi elettori che rappresentano lo strumento per vincere la competizione elettorale.
Da questo momento per Stinga, Russo & Co si apre una partita delicatissima che se dovesse risovlersi con un insuccesso della Russo travolgerebbe Stinga e il suo PDL. E' quello che vuole Fiorentino per tagliare la testa al toro, sconfiggere sul campo i suoi avversari interni e pretenderne la capitolazione all'indomani delle elezioni per gestire da monarca assoluto amministrative e regionali 2010.
I concorrenti della Russo invece hanno festeggiato a spumante perchè la mancata candidatura di Fiorentino trasforma il capoluogo della costiera, Sorrento, in un vero e proprio territorio di caccia elettorale.
In primis il candidato dell'Udc (ex PD) Pietro Sagristani, assessore provinciale uscente (questa mattina avrebbe rassegnato le dimissioni dalla carica di assessore alla segreteria dell'Amministrazione provinciale scongiurando in questo modo la revoca da parte del presidente Di Palma che attendeva l'ufficializzazione della canddiatura nell'Udc per revocare il mandato al suo collaboratore), che recupera fortemente a Massalubrense e a Sorrento proponendosi addirittura come un aspirante alla leadership in casa Udc. In questa circostanza il Santanellese approderebbe direttamente alla vice presidenza della giunta provinciale in base agli accordi sottoscritti tra PDL e UDC.
Ovviamente ne deriverebbero ripercussioni a catena su Sorrento e su Massa chiamate ad eleggere i nuovi consigli comunali la prossima primavera. Chance di successo anche per il candidato dell'Italia dei Valori, Francesco Ciampa da Piano di Sorrento, che vede aprirsi davanti spiragli interessanti, anche perchè la sua candidatura sta crescendo di considerazione tra la gente, soprattutto tra i giovani e tra tutti coloro che intendono portare una novità nelle istituzioni. Ciampa meglio di ogni altro rappresenta questa novità e quindi nell'IdV si comincia a lavorare per incassare un successo forse non preventivato. Il Sen. Nello Di Nardo e l'On. Antonio Palagiano hanno così a portata di mano un'opportunità più unica che rara, in grado di renderli più protagonisti sui territori peninsulari. Ottimismo si respira anche nel quartier generale del dott. Pietro Gnarra, candidato del PD e concittadino di Sagristani.
Anche per lui la candidatura del PDL è debole rispetto a quella di Fiorentino e quindi nella crisi che pur ha investito il PD napoletano uno sforzo ben articolato e sostenuto dagli amici santanellesi interessati a contrastare Sagristani potrebbe tradursi in un successo.
Ma le candidature minori non finiscono qui. Gianluigi De Martino con l'MPA guadagna spazi a Sorrento, mentre in qualcuno comincia a sorgere il dubbio che tante candidature potrebbero parcellizzare il voto col risultato che nessun candidato del collegio raggiunga il rispettivo quorum utile per l'elezione.
Anche questo bisogna mettere in canto...per cui saranno determinanti lo sforzo organizzativo, gli investimenti finanziari e le alleanze che nasceranno sul campo. In pratica si tratta di stabilire, da parte di ciascuno, in quale ambito elettorale andare a pescare...Chi azzecca l'operazione vince!
A Sant'Agnello si respira un'aria particolarmente tesa perchè l'entusiasmo di Sagristani e una sua rielezione in pratica sancirebbero la fine dell' amministrazione-Orlando con il ritorno alle urne l'anno venturo in abbinamento con le regionali e la tornata amministrativa.
Insomma i giochi sono tutt'altro che fatti!!!

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