mercoledì 27 maggio 2009

Per chi votano i Sindaci della Penisola Sorrentina?

Lo possiamo considerare il tormentone di questa campagna elettorale provinciale: ma per chi votano i Sindaci dei Comuni della Penisola Sorrentina? Quale candidato sostengono tra i tanti che si contendono la piazza?
Su questo argomento abbiamo potuto ascoltare qualche giorno fa un intervento lucido, serio e soprattutto meritevole di evidenza.
L'ha fatto a Villa Fondi l'On. Franco Casillo (PD, presidente della commissione consiliare cultura della regione campania) presentando la candidatura di Rosaria Capacchione alle Europee e di Pietro Gnarra alla Provincia.
Lo spunto, ovviamente, l'ha offerto il caso-Sagristani col suo passaggio, da assessore provinciale uscente del PD all'UDC, cioè nello schieramento avversario.
Evidenziava Casillo: qui in Penisola Sorrentina c'è un diffuso opportunismo politico da parte dei primi cittadini (sorvoliamo sugli altri amministratori) che nascondendosi dietro liste civiche d'area cercano di stare da una parte come dall'altra, di scegliere in base alle proprie convenienze contingenti, senza mai indicare chiaramente alla cittadinanza che li ha eletti da che parte stanno. E questo è sicuramente un modo di far politica sbagliato che inevitabilmente produce i voltagabbana, gli opportunisti, le convenienze personali mascherate come scelte politiche. E' venuto il momento di dire basta a questo modo di agire se vogliamo parlare di un modo nuovo di far politica, nel centro-sinistra come nel centro-destra.
Siamo perfettamente daccordo col Presidente Casillo, anche perchè sono ormai 15 e passa anni che sulla scena politica locale troviamo primi cittadini che sono espressioni di formazioni civiche miste, che si mascherano dietro l'esigenza di dover salvaguardare l'eterogenità dei propri schieramenti e la compattezza dei loro gruppi e per questo si "abboccano un po' con una parte e un po' con l'altra", a seconda del momento, degli umori,delle tendenze e delle convenzienze...
Partiamo da Marco Fiorentino, sindaco di Sorrento. Da sempre nel centro-destra e con Forza Italia (con un passato democristiano), fece un'improvvida scelta sul finire del governo-Prodi approdando all'Udeur di Mastella, ministro della Giustizia. La fine del centro-destra sorrentino e forse peninsulare, si pensò...E forse lo pensò anche lui.
Invece fu l'inizio di una rinascita guidata dal consigliere Giuseppe Stinga e dai tanti amici che non seguirono Fiorentino nell'Udeur e nel centro-sinistra, ma gettarono le basi per la rinascita di un centro destra più democratico, più partecipativo, più condiviso...
Il crollo dell'Udeur spiazzò il Sindaco di Sorrento che grazie al Senatore Raffaele Lauro è riuscito a tornare a casa, in Forza Italia, dove però le cose intanto erano cambiate perchè qualcuno, più di uno, si era messo a lavorare per riempire il vuoto...riuscendoci.
E Lauro traghettava Fiorentino di nuovo nel centro-destra e poi nel PDL. Tornato a casa Fiorentino ha ripreso nella sua azione di mastino della politica sperando di sbaragliare tutti...anche il Senatore e puntando dritto alla Provincia pensava di giungere forte, fortissimo all'appuntamento con le amministrative dell'anno venturo. Ha invece sbagliato i calcoli e nel lungo braccio di ferro che l'ha opposto al Partito e allo stesso Senatore alla fine ha ceduto, mettendo però fuori gioco dalla corsa alla Provincia il candidato naturale, Giuseppe Stinga coordinatore del PDL sorrentino. Nasce così la candidatura di compromesso, quella di Rosellina Russo, alto profilo istituzionale anche se un po' anziana rispetto ai contendenti e all'ansia di gioventù che proviene dal mercato elettorale.
A questo punto però Fiorentino, sindaco del PDL, per "ripicca" sosterrebbe il suo assessore, Raffaele Apreda, candidato in un'altra lista di centro-destra, quella dei consumatori, destinata a non raggiungere la soglia del 2% e quindi disperdendo voti. Se Fiorentino sostiene Apreda, vuole dire che non voterà e non farà votare il suo partito, cioè il PDL, che forse troppo frettolosamente gli ha promesso una candidatura alle prossime elezioni regionali. Lui però si presenta all'inaugurazione del Comitato Elettorale, incassa la promessa, non si pronuncia.
Verrebbe da dire: ma se Fiorentino va bene al PDL per le regionali dell'anno venturo, allora perchè non poteva essere candidato oggi alle Provinciali? Qui sta l'arcano, ma qui sta la richiesta che da più parti proviene per veder legittimata una promessa di candidatura regionale: Fiorentino si esprima ufficialmente e dica chi è il suo candidato a queste elezioni provinciali, assumendosi le responsabilità innanzi agli elettori e ai suoi concittadini.
Passiamo al dottor Leone Gargiulo, sindaco di Massalubrense, che ha avuto l'onore di sedersi al fianco del Presidente del Consiglio l'On. Silvio Berlusconi per i meriti acquisiti nella raccolta differenziata e a domanda diretta del capo dei capi del PDL se fosse di Forza Italia ha farfugliato una risposta...siamo una civica vicina al centro destra...e blà...blà...Allora lo sarà presto del nostro partito, replica il Cavaliere. Passano dei mesi e Gargiulo potrebbe essere il candidato del PDL alla Provincia. Lui stesso ci crede e aspetta il via libera dal collega Fiorentino. Questi quando comprende che Gargiulo ci crede davvero, lo tromba! E allora Gargiulo a Pasqua, nell'incontro augurale col Senatore Lauro, pronuncia il voto di adesione al PDL, pronto a servirlo...nei secoli fedele.
Facciamo un passo in dietro...Alle ultime provinciali Gargiulo è stato un grane elettore del collega medico Sagristani, vantando il sindaco di Massalubrense parenti con responsabilità in seno al PD. Ora Gargiulo, pur deluso dalla mancata candidatura, dovrebbe essere uno dei supporter di Rosa Russo candidata del PDL, ma invece sostiene l'ex Pd Pietro Sagristani con l'UDC...Sempre in casa del centro-destra. E siamo a due, cioè due sindaci del PDL che dicono una cosa e ne fanno un'altra sul piano elettorale (e speriamo soltanto su questo!). Arriviamo a Sant'Agnello dove le cose sono ancora più complicate. Gianmichele Orlando da un anno ha preso il posto dell'ex sindaco Pietro Sagristani, all'epoca leader del PD e che all'indomani delle elezioni amminiatrative fece tesserare al partito di Veltroni quasi l'intero consiglio comunale, si fece nominare assessore per controllare dall'interno i passi del suo successore e mantenere alta la presenza del PD, visto che Orlando è sempre stato di simpatie politiche più prossime al centro-destra, forse non berlusconiano, ma comunque sempre di centro-destra trattasi. Anzi, imperativo categorico di Sagristani è quello di scongiurare l'asse Orlando-Castellano, quest'ultimo da sempre coerentemente berlusconiano e avversario politico di Sagristani.
L'anno scorso al Senato tutti devettero correre per lui, per assicurargli una brillante affermazione e magari un posto a Palazzo Madama...Progetto fallito e guerra dichiarata a Orlando&Co che hanno avuto e avranno vita dura! Sagristani inaspettatamente passa sul fronte opposto, cioè nel centro-destra, la stessa area di Orlando...Che fregatura per Orlando che si ritrova il suo amico-nemico pronto a tornare in sella, nel centro-destra e a minacciare la sua poltrona.
Qual è l'antitodo? Non votare Sagristani per scongiurarne l'elezione...C'è Pietro Gnarra del PD, componente della Giunta di Sant'Agnello, che potrebbe essere la soluzione ideale...Gnarra toglie voti a Sagristani nel suo feudo e può assicurare il riequilibrio, questa volta sul fronte del centro-sinistra in un'amministrazione che è quasi tutta di centro-destra. Un casino, signori miei, perchè nessuno, neanche Orlando si esprime per chi voterà...Nè il suo unico assessore del PDL, Antonino Castellano, sembra essere sintonizzato sulla candidata del partito, la Russo. Sosterrebbe Apreda, nel braccio di ferro che unisce gli amici di Fiorentino contro Stinga&Lauro.
Passando a Piano di Sorrento troviamo l'astro emergente della politica amministrativa, il sindaco Giovanni Ruggiero.
Per tutti è di area di centro-destra, il suo vice, Salvatore Cappiello è da sempre di Forza Italia, come pure altri assessori e il presidente del consiglio comunale, Luigi Maresca, l'unico vero sostenitore della Russo. Che faranno Ruggiero&Co? Sosterranno l'illustre concittadina, ex presidente della Provincia, in questa elezione? Ci sono tanti dubbi e tante delusioni perchè il centro-destra pianese auspicava la candidatura di Fiorentino o comunque di qualcuno più giovane.
Alla fine neanche si sa se Ruggiero è del PDL o di qualche altra formazione del centro-destra! Fosse dell'UDC, visto che sui servizi sociali è stato sempre sintonizzato con Sagristani?
Infine Meta dove le anime del PDL sono dovunque, in tutte le liste, il sindaco uscente, Bruno Antonelli, dovrebbe essere del PDL, ma non lo dice e perlomeno la gente si confonde visto il caos che regna in queste squadre di candidati metesi!
Solo Gennaro Cinque (ma non fa parte del collegio 42) è dichiaratamente del PDL, ma lì a Vico Equense ci sono due PDL, quello che fa capo a lui e quello che fa capo a Giuseppe Dilengite che sarà il suo prossimo avversario alle amministrative vicane.
Signori miei, è pur vero che Berlusconi è imbarazzato a dover rispondere alle 10 domande che gli ha posto il quotidiano Repubblica (l'argomento è delicato e si tratta pur sempre del Capo del Governo e del primo partito italiano): ma è davvero incredibile che tutti questi primi cittadini non abbiano il coraggio di dichiarare apertamente a chi va la loro preferenza elettorale alla Provincia e da quale parte politica stiano.
Tanto solo per coscienza e per trasparenza nei confronti dei loro amministrati.

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