Piano di Sorrento, "In città" commenta l'intervento dell'assessore Geppino Russo
Pubblichiamo l'intervento di Gaetano Maresca sul suo blog che sviluppa una nostra riflessione sull'intervista rilasciata al settimanale Agorà dall'Assessore Geppino Russo.
"MESSAGE IN A BOTTLE
02/07/2009 by incitta
“Non ci sto”. Questo è il messaggio che Geppino Russo fa arrivare sulle pagine del settimanale Agorà dove confessa tutto il suo malessere per una Città ormai senza governo.
Assessore al bilancio, con un passato di Sindaco decisionista, Geppino Russo soffre la comunanza con amministratori senza idee, senza progetti, senza…., che litigano e vivono alla giornata con problemi più grandi di loro. I funzionari sotto pressione, con gli uomini della Procura che invadono gli uffici del Comune tutti i giorni, mostrano qualche cedimento perdendo di vista il pubblico interesse.
Geppino, sentendosi non più ascoltato, nè dai colleghi di governo, nè dai funzionari del Palazzo, prende carta e penna e si confessa ai Cittadini. Anche lui si rivolge alla Città e lancia un appello disperato, forse più d’uno, e tenta di raddrizzare una barca che punta dritto sugli scogli.
Il lungo elenco delle cose da fare, per la verità non nuovo, essendo in gran parte un programma che già in passato aveva reso pubblico, è condivisibile e auspicabile se non fosse troppo tardi. Tra le tante cose da fare, ne colgo una: l’invito che fa in premessa ai suoi colleghi, di riparare al disastroso rapporto tra Amministrazione e Cittadini, avendo la percezione, da vecchio amministratore, del distacco progressivo tra i due. Anche noi del Movimento abbiamo vissuto questo disagio nell’assistere come l’Amministrazione non abbia tenuto conto delle indicazioni dei Cittadini, fino agli insulti, e i ripetuti inviti della Regione a proporre soluzioni sul nuovo approdo di Marina di Cassano.
Russo denuncia la scarsa efficienza della macchina comunale e difende la separazione dei ruoli tra l’indirizzo politico e l’amministrazione dei funzionari. Questi, di fronte alle scarse competenza dei primi, tentano di invaderne il campo. Addebbitare i problemi alla burocrazia è strumentale. Il potere degli uffici non nasce oggi. E’ sempre esistito ed esisterà sempre. E’ evidente che straripa quando il ruolo dei politici è indebolito da “pavidi e nocivi compromessi“, come precisa Geppino. Posso immaginare le trattative tra gli uni e gli altri quando si tratta di licenze, autorizzazioni, gare. Il vuoto di legalità denunciato da Russo è l’aspetto più drammatico di una compagine amministrativa senza strategia, che tenta di sopravvivere a se stessa, alimentando la clientela politica.
La lunga lista delle cose da fare elencate da Russo è talmente ampia che contiene tutto quello che un’Amministrazione dovrebbe fare. Viene da domandarsi fino ad ora cosa è stato fatto se tutto rimane nel libro dei sogni. Sembra il programma elettorale di chi sta per candidarsi e sollecita il voto ai Cittadini. La realtà, invece, è che ci avviciniamo alla fine di un’esperienza in cui non crede nemmeno lui e, denunciando tardivamente questo fallimento, tenta di smarcarsi.
Ma una cosa manca nell’articolo di Geppino: la conclusione. Non credo che Agorà non avesse più spazio da dedicargli. Geppino è stanco lui stesso di queste inefficienze e si è reso conto della drammaticità della situazione. Se qualche anno fa definivo la compagine di Nastro “insieme per forza”, quella di Ruggiero è “insieme con la sputazza”. Come indicato in altra pagina dello stesso giornale, alcune denunce, che hanno attirato gli uomini della Procura della Repubblica, partono dall’interno di questa Amministrazione. Stando così le cose, se la fiducia non lega nemmeno gli assessori e il loro Sindaco, la conclusione che suggerisco a Geppino è di dimettersi prima del botto finale. La musica è finita. Sipario. Sipario.
Noi, intanto, non perdiamoci di vista. Gaetano Maresca"
Il nostro commento:
Ci sono linguaggi, in politica, che servono a lanciare messaggi o a fare dichiarazioni. Ebbene, l'intervista dell'assessore Russo ad Agorà è di quelle che non lasciano dubbi: Russo sancisce il fallimento dell'amministrazione del sindaco Giovanni Ruggiero indicando che cosa dovrebbe fare una buona e responsabile amministrazione cittadina. Musica per l'opposizione e per il movimento civico di Maresca che sta cercando di costruire l'alternativa politica e amministrativa a Ruggiero. Manca invece una coerente implicazione: le dimissioni dalla giunta dell'assessore Russo che, se constata il fallimento di un'esperienza amministrativa che l'ha visto protagonista sin dal primo momento, non può denunciare senza trarne le dovute conseguenze. Siamo, infatti, alle solite: si critica ma non si lascia la poltrona. E Russo, nella sua plurideccenale esperienza di amminsitratore, si è ben guardato dal lasciare le poltrone che contano, anche se ha sempre minacciato di farlo...tanto per intimidire e condizionare i partner. Si tratta di un comportamento disdicevole quanto l'inefficienza e l'inefficacia dell'azione di governo, ma l'assessore Russo perchè non le spiega ai suoi concittadini quali sono state le ragioni per le quali quando è stato sindaco di Piano non è stato in grado di impostare l'andamento dell'Amministrazione secondo i principi e gli indirizzi che dalle colonne di Agorà egli si premura di dettare?
Piuttosto non si capisce che cosa ci faccia ancora Russo in amministrazione e soprattutto con questa amministrazione, una generazione di differenza col Sindaco che potrebbe essergli figlio se non nipote...Tutto il resto completamento estraneo alla sua vision della politica e della PA.
A volte il silenzio può essere davvero d'oro se serve a non riaprire ferite o a lasciar scorrere il pensiero su stagioni di basso profilo della politica locale.
Ma Russo ha dichiarato a ragion veduta: intende continuare ad aggregare attorno a sè un potenziale gruppo che gli consenta di giocare un ruolo nella partita del governo del territorio.
Etichette: politica e amministrazione
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