martedì 18 agosto 2009

Due stabiesi sversano liquami nel mare della Grotta Azzurra

CAPRI - Due dipendenti (Salvatore Guerriero di 28 anni e Salvatore Criscuolo di 52)di una ditta di espurgo fogne (Ecology srl della zona Quisisana di Castellammare di Stabia) sono stati sorpresi dai Carabinieri a sversare nel mare dell'isola di Capri, nella Grotta Azzurra, gli espurghi dei pozzi neri di aziende loro clienti dell'isola.
Invece di smaltirli a norma di legge, i due hanno pensato bene di travasare tutto in mare. Evidentemente non è stata l'unica volta che l'hanno fatto, restando impuniti, e facendo così risparmiare un bel po' di denaro alla loro impresa che non può essere all'oscuro di tutto, come facilmente dichiarerà. Nel qual caso manderebbe sull'isola un automezzo a ritirare fanghi che poi non giungerebbero a destinazione, cioè in azienda per procedere al regolare smaltimento!I due stabiesi arrestati meritano una pesantissima sanzione, in galera e pecunaria e all'azienda per la quale lavorano dovrebbe essere revocata ad horas l'autorizzazione con cessazione dell'attività.
Non si può essere clementi in circostanze come queste...Anzi, bisogna usare il pugno di ferro perchè il danno ambientale e d'immagine che ne deriva all'intera area è pesantissimo e dalle conseguenze imprevedibili.
Il Comune si costituirà parte civile nel procedimento? Lo verificheremo e la stessa cosa dovrebbero farlo tutti quelli che sono stati direttamente e indirettamente lesi da questi comportamenti che non costituiscono un caso isolato.
E perchè non pensare che non si tratti soltanto di un comportamento doloso fine a sè stesso, ma qualcosa di più posta in essere per danneggiare ulteriormente quest'area turistica? Sarebbe il caso di prendere in considerazione anche quest'ipotesi.
AGGIORNAMENTO 1:
I due sono finiti agli arresti domiciliari in attesa di un giudizio per direttissima la prossima settimana. Intanto la notizia ha fatto il giro del mondo rilanciata dal TG1 con tanto di servizio. Insomma, è possibile continuare a subire questi scempi senza reagire con determinazione e pretendendo risarcimenti pesantissimi?
AGGIORNAMENTO 2:
Anche il patròn dell'Hotel Caesar Augustus di Anacapri, Paolo Signorini, esprime perplessità sull'accaduto ipotizzando un disegno criminoso diretto ad arrecare danno all'isola nel pieno della stagione turistica, come di fatto è avvenuto visto che la notizia ha fatto rapidamente il giro del mondo.

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