lunedì 17 agosto 2009

Piano di Sorrento, la Procura sequestra l'antenna telefonica di via delle rose

PIANO DI SORRENTO - Sull'installazione dell'antenna telefonica a via delle Rose il sindaco Giovanni Ruggiero incassa un primo, importante successo: la Procura della Repubblica di Torre Annunziata, al quale il primo cittadino aveva trasferito tutto l'incartamento, ha confermato il sequestro della struttura ubicata sul palazzo dell'Italmare.
Si allontanano i tempi, e forse anche l'ipotesi, dell'entrata in funzione dell'antenna che aveva provocato una vivace ribellione da parte dei cittadini organizzatisi in comitati spontanei impegnati a raccogliere firme per dire no all'antenna.
A settembre è in programma un incontro chiarificatore con la Nokia per quanto concerne la rimozione della struttura e la valutazione su dove eventualmente ubicarla sul territorio pianese.
La Giunta aveva ipotizzato l'area cimiteriale, a via Gennaro Maresca, ma ogni decisione dipenderà dall'esito del confronto con la società.
Per il Sindaco la soddisfazione è stata grande perchè ha trovato conferma la correttezza della linea seguita. Fin quando ci sarò io al Comune, aveva ribadito Ruggiero fino a qualche giorno fa, l'antenna non sarà installata.
Per ora i Pianesi possono dormire sonni tranquilli in attesa del round successivo fra poche settimane.
Intanto nei giorni scorsi sul settimanale "Agorà" la società interessata all'installazione - A.D. GLOBECO SpA - per bocca di Silvana Pane, ha sferrato un durissimo attacco agli Amministratori locali e all'ignoranza della popolazione definendo il tutto "un'opposizione ignorante, arretrata e provinciale".

Nel numero 424 di Agorà del 28 luglio è apparso un articolo/intervista con il titolo “Ripetitore in pieno centro, una vergogna…”.
Noi commenteremmo che la vergogna è quella che ancora oggi, a quasi 20 anni dalle prime installazioni di ripetitori per telefonia, ci si trovi di fronte ad episodi come questi che denotano ignoranza, arretratezza, provincialismo e superficialità. In Italia sono installate circa 70000 antenne come quella che tanto rumore ha suscitato a Piano di Sorrento che fanno funzionare 65 milioni di telefonini! Il nostro Paese gode della legge più restrittiva al mondo per limitare le emissioni di onde elettromagnetiche, 6 volt per metro all’origine, contro i 21 della Svezia e i 40 di Francia, Germania e Regno Unito.
Ogni installazione è preceduta, per legge, dall’approvazione dell’ARPA (Agenzia Regionale Protezione Ambientale) la quale esegue tutte le valutazioni in merito sia ante che post-operam con un severo controllo della potenzia irradiata ed i settori di copertura dei segnali vengono definiti ed approvati in base all’altezza degli edifici con l’accertamento che l’impatto elettromagnetico sulla popolazione sia, non solo ampiamente nei limiti della legge, ma nella maggior parte dei casi (come il nostro) ridotto al minimo (inferiore a un terzo del limite imposto dalla legge che è il più cautelativo sia a livello europeo che mondiale. Nel palazzo Italmare opera una società che ha già installato fra Roma e Milano più di 60 antenne per telefonia mobile e con le sue centraline controlla che le emissioni siano sempre nel rispetto della legge. E volete che proprio loro si mettano sulla testa un’emittente di onde “nocive” come le chiama il sig. Izzo nella sua intervista?
E’ sconcertante come cittadini laureati, amministratori laureati, giornalisti laureati si comportino come il Cardinale Bellarmino mettendo sotto processo il povero Galileo e rifiutandosi di dare un’occhiata attraverso il suo cannocchiale con la piccola differenza che non siamo nel 1633 ma nel 2009!
Alla nostra replica documentata si oppone un ambientalismo ideologico e fondamentalista che tanto ha contribuito alla vergogna dell’emergenza rifiuti.
Come si vietavano i moderni e sicuri termovalorizzatori ancora oggi si rifiutano gli innocui ripetitori dei telefonia mobile. Ma quello che è più esilarante è che quelle stesse persone, indignate per l’antenna, parlino per ore ai loro cellulari senza auricolare sottoponendo il loro cervello a subire una vera e propria frittura da forno a microonde. Mentre dalla “pericolosissima” antenna parte un segnale debolissimo che giunge al cittadino con una forza di 6-7 volt per metro, un cellulare attaccato al padiglione dell’orecchio arriva ad emettere anche 40-60 volt per metro. Fra l’altro più il segnale è debole e più il cellulare per captare le onde incrementa la potenza in uscita. Se non avessimo timore di offendere qualcuno definiremmo questi cittadini masochisti, ignoranti, incoscienti e “stupidelli”. Si organizzano comitati, si mobilita il popolo, si affiggono manifesti che gridano allo scandalo, si pretende di “vederci chiaro” ma nessuno interpella un vero esperto che potrebbe chiarire le loro idee confuse ed evitare stress a cittadini innocenti che fomentati ad arte sentono la loro salute minacciata da operatori che lavorano per il progresso ed il bene comune.
Sarebbe semplice per noi rinunciare all’antenna ma le assurde provocazioni di questi giorni ci impongono di tentare di educare i cittadini, ancorchè non è nostro compito col l’inutile tentativo di sfatare un pregiudizio anche se ci sovvengono le parole di Einstein: “è più facili disintegrare un atomo che sfatare un pregiudizio”.
Se gli operosi e intelligenti cittadini di Piano si lasciano così facilmente affabulare da novelli Masaniello che raccontano loro fesserie, allora c’è da essere scoraggiati.
Se l’amministrazione comunale invece di educare i propri cittadini, li asseconda col timore di perdere consensi, allora si capisce perché la Campania è agli ultimissimi posti fra le regioni italiane e destinata a rimanervi ancora per lunghissimo tempo”.
Cordiali saluti
Silvana Pane
A.D. GLOBECO SpA
Piano di Sorrento

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