mercoledì 6 gennaio 2010

Agostino Ingenito, presidente Abbac, replica a Nicola Esposito responsabile del Cesp Sorrento

Egregio Direttore,
la prego di accettare mia replica alle dichiarazioni del dottor Nicola Esposito, responsabile del Cesp di Sorrento che in una nota inviata e pubblicata dalla sua testata ha a mio parere espresso ingiustamente pesanti critiche al settore ricettivo extralberghiero e nello specifico dei bed &breakfast che rappresento come presidente dell’Abbac, l’associazione di categoria del comparto in Campania. Che la Penisola Sorrentina viva un endemica necessità di alloggi di edilizia economica popolare può essere indubbio solo se si considerano i dati censiti e reali e delle necessità espresse da graduatorie di richiedenti ed aventi diritto sul territorio comunale di Sorrento
. Ma l’argomento non riguarda il nostro settore che utilizza vani già esistenti in piena proprietà e disponibilità di residenti all’interno delle abitazioni senza peraltro utilizzare case sfitte o seconde case. Se, come afferma Esposito, vi sono famiglie sorrentine che da anni non riescono a trovare un’abitazione in affitto o in proprietà per “il proliferare indiscriminato dei Bed & Breakfast” non è certo per responsabilità dei nostri gestori che in riferimento alla normativa regionale, legge n°5 del 10/05/2001 utilizzano per un massimo di tre camere, spazi comunque che non potrebbero essere alienati o affittati perché interni all’abitazione di residenza. Tuttavia appare decisamente interessante l’argomentazione trattata dal responsabile Cesp perché mi consente di porre in essere una riflessione che riguarda invece le tante seconde case, soprattutto abusive costruite da molti sorrentini nell’area pedemontana ed utilizzate molto spesso come residence privi di qualsiasi autorizzazione. Le dichiarazioni di Esposito appaiono ad un attenta lettura, solo strumentali ed argomentate solo per mera esigenza lobbistica, considerando che egli stesso nel testo pubblicato ha dichiarato che intende utilizzare terreni di proprietà del Consorzio che probabilmente più che rispondere alle esigenze dei cittadini, intende utilizzare i vantaggi legislativi indicati dal Piano Casa per portare avanti una speculazione edilizia. Il testo di legge recentemente approvato in consiglio regionale infatti parla specificatamente non già di alloggi riservati a cittadini medi, ma case a canone sostenibile e che prevedono un accordo pubblico privato in cui il privato proprietario e costruttore cede a titolo non oneroso un numero di alloggi per garantirsi la costruzione di un minimo lotto non riservati al canone sostenibile e dunque alineabili se non comunque a condizioni contrattuali a tutto vantaggio delle fasce più deboli in riferimento a un preciso canone di affitto concordato con la parte pubblica e che resta invariato nel tempo. Non credo che il consorzio edilizio del dottor Esposito intenda realizzare case popolari a canone sostenibile… Detto ciò nel rappresentare la voce di tutti i sani gestori di strutture ricettive extralberghiere della Penisola, non accetto le dichiarazioni strumentali di Esposito perché prive di fondamento e fra l’altro non supportate dalla conoscenza della nostra forma di ospitalità familiare.
Agostino Ingenito
Presidente Abbac Sorrento

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