venerdì 26 marzo 2010

Lo spint elettorale di Flora Beneduce (PDL)

Si è tenuta giovedì sera all’hotel Oriente di Vico Equense la chiusura della campagna elettorale di Flora Beneduce, candidata Pdl al Consiglio regionale della Campania. Una serata speciale, fatta di sorrisi e commozione. Un epilogo che ha voluto essere l’inizio di un grande sogno. Il sogno di chi è stato accanto alla dottoressa in questi mesi, di chi ha avuto modo di conoscerla in camice bianco, di chi ha apprezzato lo spessore umano di una donna che sa entrare in contatto con tutti e che ama la sua terra. Il sogno di chi ha condiviso tensioni ed emozioni. Il sogno di chi, pur non avendola mai conosciuta, scriverà il suo nome sulla scheda verde il 28 e il 29 marzo, perché travolto dalla sua determinazione, dal suo entusiasmo, dal suo messaggio di libertà e speranza.
In una sala gremita, si sono susseguiti gli interventi di esponenti del mondo politico, sindacale e delle professioni. A prendere la parola, il Segretario regionale Pensionati Cisl, Giuseppe Gargiulo, il segretario regionale Cisl Sanità, Aldo Baratto, e il segretario Ugil, Enrico Piscitelli. In seguito, hanno salutato la platea le presidenti dei Club della Libertà “Itinerari vicani” e Pompei “Territorio e Liberà”, Annamaria Ponti e Enza Calabrese. Il dirigente scolastico Angelina Liguoro ha introdotto la candidata, Flora Beneduce, che ha salutato amici e sostenitori e ha ribadito il suo impegno affinché la Campania possa diventare un posto più vivibile. Con il consueto impeto di sdegno e passione, la dottoressa, primario degli Ospedali riuniti di Vico e Sorrento, ha parlato di Sanità e di occupazione, passando in rassegna i disastri operati dalla sinistra e proponendo soluzioni concrete.
Non dobbiamo più accontentarci di un sistema clientelare che non premia il merito – ha detto il primario - In ogni settore c’è bisogno di professionisti, di persone specializzate, di giovani che svecchino ciascun settore. Mentre gli amici degli amici si arricchiscono con consulenze da brividi, i nostri figli sono costretti a partire per cercare lavoro fuori regione. Non è solo una fuga di cervelli. È una fuga di competenze acquisite sul campo. È una fuga di affetti. Non dobbiamo permetterlo”. La dottoressa ha rincarato la dose contro il malgoverno bassoliniano, raccontando la propria esperienza nelle corsie dei nosocomi, dove i posti letto sono sempre insufficienti, il personale carente e senza stimoli, le strutture spesso fatiscenti. “Ci hanno portato allo sfascio – ha tuonato Flora Beneduce -. È l’ora di mandarli a casa. Noi siamo il popolo che progetta e fa, noi siamo il popolo che riconosce l’inalienabilità dei diritti, noi siamo il popolo che ama la famiglia, la terra, la storia e, soprattutto, la libertà”.
Le conclusioni sono state affidate all’onorevole Giorgio Stracquadanio, giunto da Roma per sostenere “una professionista affermata, energica, senza paura”. Tolta la giacca, il deputato ha indossato la maglietta con il logo del Popolo della Libertà e con l’invito a votare Beneduce. Un intervento ricco di verve, immediato e sentito, accompagnato dal plauso ripetuto e continuato di un uditorio travolto dall’entusiasmo.
L’atmosfera è diventata ancora più calda grazie ad un fuori programma, una poesia scritta dall’avvocato Marianna Di Martino a nome del team che ha accompagnato la dottoressa in questa avventura. Abbracci caldi, sguardi lucidi e qualche lacrima. Un’emozione che dura da mesi e che accompagnerà la Beneduce e i Club della Libertà di Napoli e Provincia, di cui è coordinatrice, ben oltre marzo. C’è da scommettere che l’evento di giovedì sera non è la conclusione, ma l’inizio di un lungo percorso che porterà in Campania progresso, sviluppo, futuro.

Etichette:

0 Commenti:

Posta un commento

Iscriviti a Commenti sul post [Atom]

<< Home page