sabato 27 marzo 2010

Mobilità, commercio, turismo nei "grandi progetti per Sorrento e per la Costiera"

Con la riapertura del tunnel di Seiano la Costiera si appresta a ritornare alla normalizzazione del traffico in entrata e in uscita per la buona pace di residenti, pendolari del week-end e turisti stranieri. Insomma una tregua vitale per la qualità della vita e per l'economia locale evidentemente stressate da questi lavori che, comunque, dovrebbero risolversi in un'ulteriore futura agevolazione della mobilità. Questo sicuramente è uno dei problemi cardini su cui dovranno confrontarsi i nuovi amministratori della città, col futuro sindaco chiunque esso sia e col conforto delle altre rappresentanze istituzionali fino a oggi incapaci di sedersi attorno a un tavolo per ragionare seriamente di mobilità e di sviluppo in costiera sorrentina. Marco Fiorentino, candidato alla regione, ha parlato di voler collegare la Circumvesuviana direttamente con l'aereoporto di Capodichino, ma ci sono anche altri progetti nel cassetto di cui hanno fatto cenno gli esponenti del PDL, con Giuseppe Stinga e il Sen. Raffaele Lauro e che individuano nella Circum uno strumento per lo sviluppo di una nuova mobilità commerciale e turistica nel terrritorio. Non chiacchiere, ma progetti già messi nero su bianco che forse attendono solo l'esito delle elezioni regionali per essere portati alla luce. L'altro giorno, nel comizio conclusivo della campagna elettorale del centro-destra, il leader del movimento civico "Il Ponte" Mariano Pontecorvo ha parlato di realizzare un servizio metropolitano sotterraneo lungo tutto il Corso Italia avendo come obiettivo addirittura la completa "pedonalizzazione" di Sorrento. Un'idea che ha raccolto diverse critiche, anche ironiche, ma che in effetti aiuta a capire che nel centro-destra sorrentino si sta sviluppando un ragionamento politico-imprenditoriale incentrato sulla logistica e sulla mobilità quale supporto per il turismo.
La stessa Circum, con un raddoppio di binario ed un prolungamento a Massalubrense, potrebbe assumere anche la funzione di servizio metropolitano con un progetto chiaramente più fattibile e che conserva intatto il principio che ha ispirato la proposta di Pontecorvo.
Allora ci chiediamo: è forse questo il "grande progetto per Sorrento" di cui parla il Sen. Lauro riferendosi a un accordo raggiunto addirittura col Ministro per le Attività Produttive On. Claudio Scajola, di cui Lauro è consigliere economico?
Sarebbe auspicabile che, all'indomani delle elezioni amministrative e regionali, questo piano venisse presentato nei dettagli per animare un vero e utile confronto con la comunità locale e che trovi protagonisti gli altri enti locali che non possono e non devono restare estranei a questo processo, ma soprattutto gli attori dello sviluppo locale e tutti coloro che non possono non essere coinvolti in un progetto di cui, per la verità, allo stato si conosce ancora molto poco.
Perchè abbiamo voluto soffermarci su questo tema alla vigilia del voto? Sicuramente perchè una volta eletti, i futuri amministratori della città e della regione avranno molto meno tempo (e voglia!) per confrontarsi con i cittadini e con la comunità degli interessi essendo investiti del potere, oltre che della responsabilità, del governo della cosa pubblica per cui si sentono "titulati e legittimati" ad operare forti del consenso popolare.
Che di per sè, attenzione, non abilita a fare qualsiasi cosa!
Occorre invece che un progetto a così forte impatto sulla società e sull'economia sorrentina, sotto tutti i punti di vista, venga studiato e discusso alla luce del sole perchè le implicazioni che ne derivano avranno una ricaduta sull'intera comunità e con effetti anche contraddittori.
Un secondo tema che i futuri amministratori dovranno tenere bene a mente è il rischio di un possibile collasso socio-economico legato alle attività commerciali-artigianali sorrentine e del territorio. E' in atto ormai da diversi anni un processo per il quale i detentori della proprietà immobiliare commerciale, ritiratisi dall'essere e dal fare impresa, vivono "di rendita" fittando a terzi i loro locali e animando un'imprenditoria del "mordi e fuggi", slegata dal territorio e dalla sua tradizione.
Loro sono diventati attori passivi dell'economia locale (cioè ricavano i loro utili non già dal lavoro ma dalle onerose locazioni immobiliari) mentre imprese sempre più estranee al territorio ne diventano protagoniste coi risultati che già abbiamo sotto gli occhi.
E con un rischio: quello di ritrovarsi un giorno privi di un'identità produttiva (e forse anche delle stesse rendite!) della quale invece si sono appropriati imprenditori dell'hinterland napoletano, non solo, ma che domani potrebbero diventarlo stranieri e cinesi forti di una disponibilità finanziaria inesauribile.
Senza voler scomodare la camorra e le tante mafie che tirano le fila del sistema produttivo a tutti i livelli e che da sempre sono in campo, in modo più o meno occulto.
Per questo Sorrento e la Costiera, innanzitutto attraverso la propria classe politica, devono diventare protagoniste di una rinascita culturale senza la quale questi e altri ragionamenti sono destinati a infrangersi nel nulla più assoluto!
I segnali di questi cambiamenti e il pericolo di ritrovarsi all'improvviso scoperti di fronte a tali rischi ci sono tutti e qualunque osservatore attento li ha colti e li potuti cogliere anche in questa campagna elettorale. Per questo, indipendentemente da chi sarà il vincitore che dovrà governare in Comune o alla Regione, è auspicabile che ci siano antitodi efficaci, cioè oppositori capaci di fare la propria parte senza consociativismi a tutela dell'interesse di tutti: a cominciare da quello degli stessi governanti. Ecco perchè il voto, al di là del partito, riguarda gli uomini e le donne che ne diventano titolari e che ne fanno un uso sul quale il cittadino-elettore non ha possibilità di controllo se non a scadenza di mandato.
Allora votare domenica tenendo presente i problemi che abbiamo di fronte ci permette di valutare e quindi di scegliere meglio a chi affidare il destino delle nostre comunità e di ciascuno di noi.

1 Commenti:

Alle marzo 29, 2010 2:08 AM , Anonymous Anonimo ha detto...

Vorrei aggiungere in riferimento ai detentori delle proprieta' immobiliari sorrentine che oltre ad essere completamente slegati dalla realta' socio-economica sorrentina vanno anche ad aumentare il partito degli evasori fiscali con effetto domino su tutte le attivita' e diventando uno dei principali indici inflazionistici della penisola.

 

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