Non persone, ma...voti che camminano!
Non persone, ma voti che camminano!
Quando, tra poche ore, saranno aperti i seggi elettorali per la messa in scena della massima espressione della democrazia partecipativa, si verificherà una situazione di cui gli elettori, o almeno gran parte di essi, non ha reale percezione. Agli occhi dei candidati, assiepati in ogni angolo della strada purchè in prossimità delle sezioni elettorali o addirittura in esse, ogni sopraggiungere di un elettore fa brillare gli occhi di speranza e di implorazione o quasi adorazione: quella infatti non è più una persona, maschio o femmina, giovane, adulto o anziano...E' un voto che cammina, carico di forza destinata però ad esaurirsi nell'attimo in cui barra con la crocetta il simbolo del partito prescelto e scrive il nome di preferenza del candidato.
Esercitato questo diritto, ritirato il certificato elettorale e uscito dal seggio l'elettore più attento riesce a percepire quanto sia già cambiato l'atteggiamento nei suoi confronti da parte dei candidati che non gli riservano più quello sguardo adorante e implorante che esibivano all'arrivo al seggio, cioè prima dell'esercizio del voto!
Una volta che ha votato, l'elettore vede immediatamente disperdersi quell'aurea di fascino che lo circondava e che ha conservato, con un crescendo di fulgore, per tutta la campagna elettorale... così torna ad essere persona o, piuttosto...suddito!
E' un processo che si rinnova puntuale in occasione di ogni tornata elettorale e chiunque abbia familiarità con la politica e con le elezioni non potrà che condividere questa riflessione ed avvertire questa sensazione.
Mi raccontava un amico della sua consueta abitudine di recarsi a votare nella giornata del lunedì, magari in prossimità dell'ora di chiusura dei seggi per godersi fino in fondo questa sensazione girando e rigirando tra la gente, nei seggi e tra i candidati, premurandosi di far sapere di non aver ancora esercitato il proprio diritto di voto! E dai con i corteggiamenti, con gli sguardi languidi e carezze più o meno figurate, i caffè...che però durano l'arco di una giornata e mezzo dove si assiste alla costante prostrazione del candidato che aspetta che quel voto si materializzi e il suo titolare torni ad essere pesona, cioè suddito! Non persone, quindi, ma voti che camminano...Almeno fino a quando qualcuno penserà di ribellarsi a questo stato di sottomissione del re al popolo ed escogiterà il mezzo per privarlo anche di queste 36 ore di potere a parti contrapposte!
2 Commenti:
tipico della destra sorrentina...
Tipico commento anonimo della sinistra sorrentina :) Come se ci fossero diversi modi di fare campagna elettorale a destra o a sinistra . . . Direbbe il grande toto': ma mi faccia il piacere !!!
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