BOX INTERRATI IN PENISOLA SORRENTINA: il MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE SCRIVE AL WWF


Ma, volendo tralasciare pareri e cavilli legali, ci sarebbero diverse considerazioni da fare. Si è avveduta l’Amministrazione Comunale di Piano di Sorrento che, dopo avere reso possibile l’edificazione di oltre 1000 box interrati, anche là dove non era possibile, in nulla è migliorata la situazione della viabilità, dell’inquinamento acustico e atmosferico come invece promesso?
Ci si è accorti che l’unico parcheggio pubblico resta quello realizzato dall’Amministrazione Nastro, in via Cavottole, ben 15 anni fa???
Perché è stato consentito un mega-parcheggio tutto di box pertinenziali in via G. Maresca senza prevedere nemmeno un piano a rotazione ad uso pubblico?
Perché è stata abbandonata l’idea di realizzare parcheggi pubblici e privati al di sotto di P.zza Cota e e P.zza Mercato (n.d.r. progettati dall’Amministrazione Nastro, quello di P.zza Cota già approvato dal C.C. nel 96) spostando la loro edificazione di appena 50 metri, guarda caso, al posto di parchi pubblici e agrumeti??? Perché anziché scavare sotto l’area dell’ex-macello si progetta di spiantare il fondo agricolo vicino?
Perché continuare a distruggere giardini quando vi è la possibilità, anche con la legge 122/89 e con il contributo di privati espressamente previsto dalla stessa legge, di realizzare parcheggi in vaste aree pubbliche?
Il Comune si è mai preoccupato di verificare quanti box sono rimasti invenduti e quanti ne siano realmente ancora necessari? E quanti sono i box trasformati in tutt’altro: negozi, palestre, attività commerciali, depositi, uffici, ecc.? E le opere in difformità parziale o sostanziale, spesso sotto sequestro o con procedimenti penali in corso, chi avrebbe dovuto controllare?
Esiste una razionale programmazione urbanistica o tutto è lasciato al caso e alle richieste di imprenditori privati che acquisiscono aree al solo fine di realizzarvi inutili parcheggi? Migliaia di box auto sono già stati realizzati modificando irreversibilmente il paesaggio della penisola sorrentina, altrettanti sono in corso d’opera e si continuano a progettare al posto degli storici fondi agricoli, di agrumeti, noci, ciliegi e ulivi secolari, che hanno fatto la storia dell’economia, del paesaggio e del turismo della penisola sorrentina.
“Non sarebbe male se l’Amministrazione di Piano di Sorrento smettesse di ritenersi detentrice di verità assolute, e qualche funzionario di ritenersi il solo a capirne di urbanistica, ed aprisse un pubblico dibattito per evitare scelte che saranno pagate in un senso o nell’altro dai nostri figli, ai quali stiamo sottraendo, per la gioia delle tasche di pochi, verde e vivibilità!!!”
Etichette: Comunicato WWF Penisola Sorrentina
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