giovedì 15 luglio 2010

Nello Di Nardo (IdV) sulle quote CO2.

Roma - "Con questa legge ci accingiamo a spendere 780 milioni di euro per assegnare quote di emissione agli impianti emettitori di anidride carbonica che sono entrati in funzione dopo il 2009". Lo ha dichiarato in aula il senatore Nello Di Nardo, capogruppo dell'Italia dei Valori in commissione ambiente, nella dichiarazione di voto al decreto, convertito oggi definitivamente in legge, per l'assegnazione di quote di emissione di CO2 e per il differimento di termini in materia ambientale e di auotrasporto. "Sarebbe stato necessario, in un periodo di crisi finanziaria - prosegue - ritirare le quote già assegnate in passato e non utilizzate per attribuirle prioritariamente agli impianti cosiddetti nuovi entranti in modo da distribuire il sacrificio tra le diverse grandi imprese. Invece, con il meccanismo introdotto dalla nuova legge il costo dell'operazione dell'assegnazione sarà recuperato forse con le aste solo a partire dal 2013, con il serio rischio che i contribuenti debbano alla fine pagare la maggior spesa che non sarà stata coperta dalle vendite. Sempre più urgente a questo punto una revisione di tutto il sistema degli incentivi in modo da eliminare distorsivi dei certificati verdi e del Cip6 e assicurare le agevolazioni soltanto alle fonti rinnovabili pulite, riducendo contemporaneamente le emissioni in atmosfera fino a raggiungere gli obiettivi comunitari del 20-20-20. In assenza di un impegno a rivedere questi meccanismi - conclude Di Nardo - anche un atto dovuto può risultare inutile in termini ambientali e quindi ci siamo astenuti".

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