venerdì 10 luglio 2009

Sorrento, Costanzo Iaccarino vice presidente nazionale Federlaberghi

Tutta la mia vita tra gli hotel
Iaccarino, figlio e nipote di albergatori: Ho questa professione nel Dna
"Sono nato in albergo, sia mio nonno che mio padre erano albergatori, per cui è stato naturale per me fare l'albergatore. Non mi saraprei immaginare diversamente". Costanzo Iaccarino, 56 anni, imprenditore turistico della penisola sorrentina (a lui fa capo l'Imperial hotel Tramontano di Sorrento) e presidente degli albergatori di Sorrento e di Federalberghi Campania (e da ieri anche vicepresidente nazionale) si racconta. "Sentirmi napoletano, sorrentino, campano - dichiara -mi riempie di gioia e di orgoglio, nonostante i problemi di questa terra. Ma sono convinto che il futuro della nostra regione dipende dalle persone. Tutti dobbiamo impegnarci per dare un futuro alla Campania. Il nostro grande difetto è proprio quello di non riuscire a dare valore a una terra baciata dal Padreterno. Non riusciamo proprio a farla decollare come si deve".
Presidente Iaccarino, cosa significa per lei questa nomina?
Si tratta innanzitutto di un riconoscimento importante per l'intero comparto dell'imprenditoria alberghiera campana e per l'impegno mostrato, in questi mesi, per superare la crisi dei rifiuti e il calo di presenze nella regione, dovuto alla crisi generale.
Il peggio è passato, a suo avviso?
No. Sfortunatamente queste difficoltà dureranno ancora per tutto il 2009. Speriamo che le cose possano migliorare il prossimo anno.
Quale deve essere l'atteggiamento degli albergatori rispetto all'attuale momento storico?
Propositivo. Bisogna impegnarsi sempre di più per creare nuove opportunità al nostro settore e al turismo campano. Inoltre, è necessario instaurare un rapporto più collaborativo con gli Enti pubblici che si occupano della promozione del nostro territorio.
Quali sono le priorità su cui intende concentrare le sue energie, nella nuova veste di vicepresidente di Federalberghi?
La difesa dei posti di lavoro nel comparto alberghiero e l'estensione degli ammortizzatori sociali anche per i dipendenti delle nostre strutture, sono al primo posto delle richieste che saranno rilanciate direttamente dalla Campania a livello nazionale.
Se dovesse dare una definizione di sé, che cosa direbbe?
Non direi niente di particolare. Sono una persona che si impegna con passione in quello che considera il lavoro più bello del mondo. Lo stesso vale per le attività associative che svolgo con grande impegno.
" soddisfatto della sua vita lavorativa?
Certo. Ho fatto sicuramente degli errori, ma chi non ne fa?
Da bambino sognava di fare l'albergatore?
E come non potevo sognare di fare questo mestiere? Sono nato in albergo, sia mio nonno che mio padre erano albergatori, per cui è stato naturale per me fare l'albergatore.
Mi dice un suo difetto?
Ne ho tanti. Ho un carattere un po' introverso. Sono uno che ci tiene a fare le cose per bene e che si innervosisce quando non ci riesce.
E un pregio?
A questa domanda dovrebbe rispondere chi mi è vicino. Comunque, credo che la passione con cui faccio le cose sia un pregio.
Come vede il suo futuro?
Continuerò a fare l'albergatore, sperando di farlo sempre meglio.
Qual è il suo rapporto con Napoli e la Campania?
" molto stretto. " un rapporto che vivo con grande piacere. Sentirmi napoletano, sorrentino, campano mi riempie di gioia e di orgoglio, nonostante i problemi di questa terra.
Come si immagina il futuro della sua terra?
Il futuro della mia terra dipende dalle persone. Tutti dobbiamo impegnarci per dare un futuro alla Campania. Il nostro grande difetto è proprio quello di non riuscire a dare valore a una terra baciata dal Padreterno. Non riusciamo proprio a farla decollare come si deve.
Di chi è la colpa?
Di tutti noi. Dei cittadini, che devono essere orgogliosi della propria terra e impegnarsi di più offrendo un sorriso a chi la visita e a chi la vive quotidianamente.

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