Sant'Agnello, retroscena da chiarire sulla crisi e la sfida che attende Sagristani alla prova del nove!

Il frazionamento del gruppo di maggioranza, il ricomporsi di una minoranza che si era divisa tutti all'insegna dell'andiamocene a casa pone interrogativi inquietanti, perchè la crisi che è esplosa a Sant'Agnello è una crisi della politica e degli interessi legati alla politica di cui sono interpreti tutti gli attori che recitano un copione in parte già scritto.
E' emersa anche un'altra novità, ai più sconosciuta o forse dimenticata. L'ha ricordata l'ex sindaco Pietro Sagristani e qualche Consigliere l'ha ripetuta in aula: nel 1994 fu un gruppetto di tre consiglieri, fra cui anche l'attuale sindaco Orlando (Nello Coppola e Franco Acampora gli altri due), a far commissariare il Comune di Sant'Agnello sbarrando la strada all'elezione a sindaco proprio di Sagristani a seguito della prematura scomparsa del primo cittadino, l'avv. Giuseppe Castellano.
Il Sindaco ha chiesto al Consiglio comunale di esplicitare quali sono le ragioni concrete, le scelte operate e i progetti fatti o non fatti per i quali c'è dissenso e voglia di andarsene a casa. E' un quesito legittimo perchè gran parte di questi Amministratori non sa entrare nel merito dei problemi e si sofferma al "pettegolezzo" politico, non già alla critica, anche feroce e severa che l'ex sindaco Sagristani invece sviluppa molto apertamente e senza scrupoli! Evidentemente sa il fatto suo!
Almeno lui la partita se la sta giocando tutta...Molti dei Consiglieri che a lui intendono far riferimento sembrano non conoscere neanche quello di cui parlano. Nè sanno replicare a ragion veduta! Del resto lo afferma lo stesso Sagristani che su quegli uomini ha costruito dieci anni di governo che hanno cambiato Sant'Agnello - lo ha confermato anche Orlando ieri sera - ma dove tutti questi amministratori sono stati spettatori o hanno curato qualche piccolo orticello per gentile concessione del Capo.
Sant'Agnello oggi ha bisogno di recuperare una vitalità politica, un protagonismo nuovo di gente che non ha mani in pasta e che non intende mettercele in pasta...
Sicuramente il primo a essere cosciente di quest'aridità politica è proprio l'ex sindaco che, se si tornasse alle urne in primavera, certamente si ricandiderà, ma non potrà assolutamente ripresentarsi sulla scena con la stessa squadra o con gran parte di essa, cioè di chi oggi ha affossato quest'amministrazione che aveva un solo obiettivo: portare a compimento la programmazione avviata e non realizzata dalla precedente, come sta scritto nel programma elettorale e come è evidente che debba essere nella logica della continuità amministrativa e nel rispetto di scelte e azioni comunque condivise.
Qui si gioca la credibilità dell'uomo e del politico Sagristani che in tutta questa storia si sta assumendo una grandissima responsabilità agli occhi non solo dei Santanellesi: lo sta facendo alla luce del sole decretando, di fatto, anche la fine di quella generazione politica con cui ha condiviso almeno gli ultimi 10-12 anni e che oggi è protagonista, su entrambi i fronti, di uno spettacolo avvilente per una cittadina moderna.
Etichette: crisi amministrativa
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