mercoledì 4 febbraio 2009

Luigi&Luigi per la Provincia di Napoli


NAPOLI - Sarà l'On. Gino Nicolais (PD) a sfidare l'On. Gigino Cesaro (PDL) per la carica di Presidente dell'Amministrazione Provinciale di Napoli. Alla fine Walter Veltroni l'ha spuntata ed ha convinto l'ex segretario provinciale del PD partenopeo a scendere in lizza nella competizione che per il centro sinistra assume sempre di più il senso di una "missione impossibile" anzicchè quello di un'ordinaria "tornata elettorale".
Bassolino, Jervolino e compagni se la spasseranno e certamente non avranno remore a esprimere un voto "scevro da interessi di parte...".
Per la prima volta infatti voteranno PDL confondendosi...sull'ultima lettera dell'acronimo!
E Nicolais sarà bello e servito! La partita però se la giocano gli aspiranti candidati a un seggio in seno all'assemblea di Santa Maria La Nova.
Il PDL, per il collegio Meta-Capri, potrebbe essere rappresentato soltanto da una candidatura di Giuseppe Stinga, peraltro in vantaggio anche nel nostro sondaggio-primarie.
Se il Partito napoletano dovesse fare un'altra scelta, il rischio di mandare all'aria tutto quanto di buono è stato sin qui costruito è serio, molto serio.
L'On. Cesaro, da questo orecchio, non può non ascoltare il territorio peninsulare che intende affrancarsi dall'egemonia di Marco Fiorentino per inaugurare un nuovo corso e per guardare al futuro.
E' un comune sentire che, se non intercettato, rischia di mandare all'aria ogni progetto di consolidamento del centro-destra peninsulare. Con la buona pace del Sen. Raffaele Lauro!
Il PD, dal canto suo, non può che trarre vantaggi da una frattura nel PDL e da una candidatura di Fiorentino o di un suo fedelissimo.
Sembra prender corpo l'ipotesi del sindaco di Massalubrense Leone Gargiulo, di recente approdato alla corte berlusconiana: ma l'ipotesi non sta in campo perchè il Sindaco è considerato uno "svogliato" sul piano politico-elettorale, incapace di competere nelle urne al di fuori dai confini massesi.
Se Fiorentino optasse per una candidatura squisitamente di partito, qual è quella di Stinga, allora potrebbe consolidarsi anche la sua leadership amministrativa e un generale sostegno alla sua possibile investitura alle prossime elezioni regionali. Diversamente si consumerà una resa dei conti dalle conseguenze imprevedibili in casa PDL.
Pietro Sagristani, dal canto suo, sembra aver preso il largo dal PD. I soliti bene informati riferiscono di un'intesa raggiunta con l'UDC dove l'assessore provinciale uscente ed ex sindaco di Sant'Agnello potrebbe bissare il successo di cinque anni fa.
A Sant'Agnello, nella cittadina che l'ha avuto per sindaco per dieci anni, l'ipotesi di una sua rielezione alla Provincia potrebbe impedire lo scioglimento anticipato del Consiglio comunale e l'aborto dell'amministrazione-Orlando.
Diversamente Sagristani, forte di uomini fidati nell'assemblea cittadina, potrebbe decidere sulla fine anticipata della legislatura.
Su questo Orlando è molto attento e nel Paese sembra maturare una fronda contraria al ritorno di Sagristani al Comune, animata da assessori e consiglieri che aspettano l'ex primo cittadino al varco delle urne per bocciarlo sonoramente sperando che ciò ne smorzi le ambizioni egemoniche.
Insomma una partita a 360 gradi che sui territori sarà giocoata dai protagonisti Luigi&Luigi che rispettivamente sceglieranno di contarsi nel...segreto delle urne!

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